P. Silvano ci aveva scritto che per le esigenze della missione sarebbe stato utile procurare delle stoffe. Si, delle stoffe di buona qualità e non abiti magari riciclati. L'esigenza dei ragazzi, allievi della scuola meccanica, di falegnameria e per i giovani muratori, sembra sia quella di avere delle tute da lavoro. Quelle attualmente in uso sono realizzate con stoffe di bassa qualità e quindi durano pochissimo tempo.
Ecco quindi che si sono impegnati i due "giovani" Italo Rossini e la moglie Dina. Hanno subito attivato i loro canali e stamattina sono stato con loro nel laboratorio di una ditta del settore. Il titolare ha deciso di regalare tutti quei rotoli di stoffa, di diverso tipo e colore, che non venivamo più usati per le produzioni industriali.
Vedete nella foto i nostri del Ciarnin (la oramai famosa località in cui abitano!) ed il titolare della ditta che mostra questo prezioso materiale.
Ora a noi resta l'incarico di provvedere al recapito agli amici di Schio o al segretariato di Milano. Il materiale andrà recapitato a chi allestirà il prossimo container in spedizione per le missioni del Congo.
Non sarà un bancale leggero; sono diversi quintali di materiale, ma per il piacere del risultato ottenuto credo che a noi sembreranno quasi delle piume.
Bravi Dina & Italo!!! Le stoffe che avete recuperato saranno molto apprezzate. Ci penseranno le sarte "dell'atelier de couture" di Mambasa, alla guida di Sr. Lisette, a trasformarle in tute da lavoro belle e resistenti.
RispondiEliminaCornelia
Un grazie sincero anche da parte mia e dei ragazzi (si fa per dire...molti sono già oltre i 5o anni)
RispondiEliminaPenso che per qualche anno il problema sarà risolto e bene. Grazie Italo e Dina...e Gianluigi.
Senigallia si muove, e gli altri?!
"C'è gloria per tutti"...diceva il nostro professore di greco quando interrogava qualcuno e si accorgeva che non era molto pronto.
Ci sono aule, pozzi, cooperative da costruire...