domenica 31 maggio 2009

Ultime notizie: per Anna! MUDJUDJU!

Dmenticavo!

Oggi tornando da Mayuano mi sono fermato al km 11 e ho fatto la foto della cooperativa di Mudjudju! La presenza di Ilvo e di Renato (2 dei 5 visitatori-amici-volontari attualmente presenti a Mambasa) garantiscono della autenticità della foto (un po' infelice a dire il vero).

Altre notizie per ANNA : Ester è di ritorno...e la schiusa delle uova italiane è stata ottima: 39 pulcini su 41 uova!
Così...chiudo la parentesi aperta il 7 maggio...
Il contenuto verrà un po' alla volta!
foto: Cooperativa (di polli) Mudjudju a 11 Km da Mambasa, sulla strada di Beni.

Quanto tempo è passato,,,!

Così diceva una vecchia canzone: Vecchio scarpone, quanto tempo è passato...!

Spero non succeda più.


31 maggio 2009!


E' impossibile in una sola volta, raccontarvi tutto quanto è successo in questo mese. Dovrei stare sveglio tutta la notte, con grossi problemi domani (un domani molto vicino, dato che sono già le 23,30).

Stasera riprendo...dal 7 maggio. Presenza del Vescovo e 240 Cresime.
Qui in Africa diamo una mano anche noi, semplici preti, sempre con l'autorizzazione del Vescovo.
Anche oggi, 31 maggio, a Mayuano ho conferito il sacramento della Cresima a 45 ragazzi.
Padre Dino invece ha battezzato e ha dato la Prima Comunione qui a Mambasa...Ma ne riparleremo.

L'importante era ricominciare e avere un punto di ...ripartenza.
Spero così di ridestare la vostra attenzione e mi auguro di non deluderla.
A presto.


giovedì 21 maggio 2009

E’ QUI CHE VERRETE ACCOLTI


Sono due camerette, di 4m per 4m, dotate di acqua calda (lavandino e doccia). Sono vicinissime al vecchio edificio, dove so trovano anche camere e ufficio di P. Silvano e P. Dino, oltre ad altre due camere destinate all’accoglienza.

Abbiamo cominciato a costruirle una decina di giorni fa’ e contiamo di finirle certamente prima dell’arrivo dei nostri amici, i prossimi mesi di luglio-agosto.

Ne avevamo bisogno veramente di queste due camere. Quasi certamente ne aggiungeremo delle altre in seguito.

L’accoglienza è una delle caratteristiche più significative e più belle della comunità di autorità scolasticheMambasa. Preti, suore, laici impegnati, rappresentanti di ONG ; autorità civili, autorità scolastiche, … sono in molti a contare sull’ospitalità cordiale della nostra comunità. A tutti questi vi aggiungete voi, carissimi amici di Mambasa. Fra di voi diversi sono già venuti qui da noi, per un periodo più o meno lungo, e sempre per dare un contributo di lavoro, e offrire la ricchezza di una presenza amica e all’insegna della gratuità. Ed è proprio la gratuità che ci arricchisce di più, noi per primi e poi gli altri. In molti siete già venuti ; ma saremo contenti di poter accogliere anche molti altri che ancora non hanno gustato la gioia di vivere, di lavorare, e di condividere qualche cosa con noi e la nostra gente.

I primi saranno cinque amici che arriveranno qui sabato prossimo. Arrivano questa sera a Kampala e P. Silvano si trova là per accoglierli. Poi altri verranno nei prossimi mesi di vacanze. A tutti auguriamo buon viaggio e diamo già fin d’ora il benvenuto.

Padre Dino

mercoledì 20 maggio 2009

Notizie in diretta: la mail di padre Silvano

Caro Gianluigi,
questa volta penso proprio di avere...una giustificazione. Da quando sono partito da Mambasa, il 10 maggio, solo oggi, 20, ho acceso a Internet...e con una tastiera che non conosco e quindi...vado alla ricerca delle lettere e soprattutto dei punti di...interpunzione...Non so se si dice cosi'...
Sono stato a Kinshasa e da ieri sera sono a Kampala...Notizie sul blog appena torno.
Al consigliere del Presidente che mi ha chiesto con quali sentimenti lasciavo Kinshasa ho risposto: parto a mani vuote, ma con un po' di speranza...Tagore adattato...
Puoi fare sapere agli amici, sul blog, queste notizie.
Stasera arrivano a Kampala: Giuliano, Michele, Renato,Franco,Ilvo...
Arrivo previsto a Mambasa, sabato...e allora spero di scrivere anche a Olinda...
Ciao e grazie di tutto.
Mupe

lunedì 18 maggio 2009

UNA TESSERA NEL MOSAICO DI MAMBASA

E’ venerdi, 15 maggio. Ore 16.00. La grande sala dell’Istituto Bernardo Longo è affollata di una settantina di persone, che stanno frequentando il Corso di Formazione Cristiana. Il tema di oggi è il racconto del Libro della Genesi sul « peccato delle origini ».


Il corso è cominciato all’inizio del mese di ottobre 2008 e prevede un incontro settimanale di un’ora e mezza. Il programma è un po’ ambizioso : vorremmo offrire ai nostri cristiani una specie di teologia per laici, che offra un quadro delle realtà più importanti della nostra fede cristiana.. Parleremo della Bibbia, del Vecchio e Nuovo Testamento, di Gesù, dello Spirito Santo, della Chiesa, della Liturgia, dei Sacramenti, della Storia della Chiesa, della Morale Cristiana.


Oh! non facciamo discorsi molto difficili ; cerchiamo di sminuzzare quello che ci sembra più importante del nostro credo e della nostra vita cristiana. Del resto il nostro kiswahili (mio e del padre Gauthier), ancora vistosamente claudicante (siamo a Mambasa da nemmeno due anni), non ci permette riflessioni troppo astruse e complicate. E poi, il livello di cultura generale dei nostri ascoltatori ci obbliga ad essere il più semplici possibili. L’uditorio è quasi totalmente di adulti.

Con questo corso vorremmo dare una possibilità di approfondimento della fede cristiana a quanti lo desiderano, in modo particolare a coloro che hanno un servizio all’interno della parrocchia, delle comunità di base o dei gruppi. La risposta dein cristani è stata molto buona : un centinaio di iscritti.

Della perseveranza, possiamo dirci abbastanza soddisfatti: dalle sessanta alle settanta presenz , ogni seduta. In molti c’é veramente interesse di imparare qualcosa di nuovo e trovare anche delle risposte a domande che si pongono loro stessi o che emergono nei contatti che hanno quotidianamente con altre persone, di diverse confessioni religiose. Ci hanno “cortesemene” forzato a redigere per loro delle note, per potere rileggerle a loro agio, in modo che tutto non vada perduto. Per me è una vera sfida, soprattutto a causa del mio kiswahili miserello. Ma, vista la loro insistenza e la loro buona volontà, non ho potuto dire di no. E lo faccio volentieri. Anche perché non hanno nessu altro sussidio, che li possa aiutare. Solo pochissimi fortunati hanno una Bibbia in kiswahili. Sarebbe bello, alla fine di questo anno (metà giugno) o all’inizio per prossimo anno (ai primi di ottobre) poter dare una Bibbia a tutti coloro che hanno avuto una frequenza costante durante tutto quest’anno.

Chissà che la Provvidenza non ci aiuti.


In questi giorni, mi trovo solo a Mambasa, assieme a fratel Roberto. Padre Silvano e Padre Gauthier sono a Kinshasa da circa una settimana. Stanno avendo una serie di incontri con personalità politiche, e del mondo della scuola, per cercare di suscitare un impegno concreto da parte dello stato in favore dell’insegnamento e in modo particolare delle nostre scuole di Mambasa. Padre Silvano lascierà Kinshasa martedi’ prossimo e raggiungerà direttamente Kampala, per accogliere un gruppo di amici che verranno a darci una mano per certi lavori della nostra missione. Lo aspettiamo di ritorno a Mambasa fra una decina di giorni : avrà senz’altro molte novità da raccontarci. Speriamo tanto che questo viaggio sarà fruttuoso per la nostra missione e le nostre scuole. Auguri a Padre Silvano e Padre Gauthier e coraggio. Vi accompagniamo con la preghiera.

P. Dino

mercoledì 6 maggio 2009

Anna, finalmente!,parla ...dal campo!

Ed eccoci al tanto atteso resoconto di questa missione!
Sono qui a Mambasa ormai da due mesi e il tempo sembra non bastare mai per tutte le attività che devono essere fatte.
Ma prima, un aggiornamento della situazione.


Situazione.Attualmente ci sono 4 cooperative-pilota funzionanti ( 3 di polli e una di conigli) ed è in corso d’opera una quinta , ubicata a 11km da Mambasa, la prima un po’ fuori dalla città.
Stiamo conquistando il territorio!
A queste vanno aggiunte ben altre 8 cooperative che hanno richiesto di essere integrate nel Progetto e che stanno seguendo un ciclo di formazione all’interno degli allevamenti, dove i formatori sono le stesse donne delle cooperative-pilota. Chiaramente tutti i membri di queste associazioni sono solo donne!

E’ stata una missione difficile, in primis perché ero senza l’appoggio del mio braccio destro Giando e secondariamente perchè abbiamo lavorato molto sull’aspetto sociale ed economico del Progetto. Ci siamo prefisso un obbiettivo: fra un anno e mezzo o due e queste donne dovranno camminare con le loro gambe, sotto ogni punto di vista: collaborativo, economico e gestionale.
Per fare ciò io, insieme al fedele Dominique e all’instancabile Ester, abbiamo apportato delle modifiche al sistema gestionale degli allevamenti, modifiche che i mebri delle cooperative hanno compreso e attuato egregiamente, dopo le normali difficoltà iniziali.
Prospettive: Abbiamo adesso i numeri di produzione per pensare ad un' auto-sostenibilità del Progetto, e stiamo lavorando per la creazione di un punto vendita di tutti i prodotti degli allevamenti. La richiesta di uova, polli e conigli da parte della popolazione è alta e un punto vendita dei prodotti delle cooperative darà al Progetto stesso una svolta decisiva.
Per quanto riguarda l’aspetto sanitario, grazie alla preziosa collaborazione dei veterinari del Territorio, di Dominique e alla continua formazione veterinaria, la salute dei nostri animali è sotto controllo.Ma la cosa più importante è che comincia a delinearsi nella mente della popolazkone una metodologia di controllo, di diagnosi e trattamenti delle malattie, un passo veramente prezioso che assicura un monitoraggio sanitario anche dopo la mia partenza.


L’ultimo importante aspetto è il settore agronomico. Ci sono attualmente 8 Associazioni di agricoltori che hanno stipulato un accordo con noi e che ricevono dal Progetto formazione sulle tecniche agronomiche, semi di mais e soia. Questo assicura una continuità di produzione di materie prime indispensabili per i nostri animali e ci aiuta ad abbassare il costo di produzione e quindi di vendita, per permettere a tutti gli abitanti il consumo dei nostri prodotti. Tutto ciò in collaborazione con un Agronomo locale, esperto del territorio e delle sue problematiche.

Il Progetto Mambasa sta avendo grande riscontro su tutto il territorio, fino alle alte dirigenze del Distretto dell’Ituri. Infatti il Commissario di Distretto ( il numero uno dell’Ituri) ci ha dedicato una mattinata di visita negli allevamenti e nel nostro attrezzato laboratorio, con elogi a seguito!
Bisognerà nel futuro formalizzare questo entusiasmo con un accordo di collaborazione; stiamo già lavorando per il raggiungimento di questo obiettivo.


Insomma, come potete vedere abbiamo preso il volo e spero che questo aereo possa portare queste donne in uno spazio dove la vita ha altri colori e profumi.

Tra pochi giorni lascerò Mambasa….






Grazie, Dino!, Grazie, Silvano per tutto il vostro appoggio, per avermi supportato e sopportato nei momenti difficili; grazie per la vostra pazienza…

Il mio cuore resterà qui, in questi territori pieni di magia, di situazioni surreali e di contraddizioni se si pensa che viviamo nell’anno 2009...






Resterò nello sguardo e nei sorrisi dei bambini….


I bambini..
sono loro che mi hanno fatto arrivare nel cuore dell’Africa nera,
sono stati loro il motore di ogni mia scelta,
sono sempre loro che mi danno la forza di andare avanti,
sono sempre loro che mi ricordano perché sono qui,
sono sempre loro…
loro che con uno sguardo sanno calmare il mio spirito..
loro che con un abbraccio sanno scaldare il mio cuore e farmi dimenticare tutto,
loro che ridono di fronte al una donna bianca che bacia uno di loro,
loro che sanno prendermi per mano….
loro che con la loro innata energia infondono energia dentro me,

loro che non hanno chiesto di essere qui e vivono “ quest’oggi africano” con leggerezza,
loro che mi ricordano il significato di purezza,
loro che mi fanno respirare profondamente,
loro che delicatamente accarezzano la mia anima,
loro che sono il vero dono di Dio.



Ciao, Mambasa!
Anna Di Pasquale
foto. Anna in un campo di soja
Mujuju et Patrik in una cooperativa
donne al lavoro in una cooperativa di conigli
interno di una cooperativa di polli
bambini...di Mambasa

venerdì 1 maggio 2009

Si ritorna a scuola!

1)Si ritorna s scuola!

Sembra una notizia banale e invece è una notizia che riassume momenti di tensioni, lunghe trattavive e dolorosi compromessi.
Prima di iniziare le vacanze di Pasqua, gli insegnanti delle nostre scuole elementari avevano indirizzato una lettera al sottoscritto, responsabile delle scuole cattoliche di tutto il territorio di Mambasa, dicendo che dopo le vacanze non avrebbero ripreso le lezioni se non c'era un cambiamento nella loro situazione salariale.
Era impossibile riunire le varie parti in causa durante le vacanze: il sottoscritto, occupato nelle visite ai villaggi, i genitori difficilmente raggiungibili dato che i loro figli non andavano più a scuola...
Qual'era il nocciolo della questione?
Lo Stato trascina a lungo la questione salariale degli insegnanti. In moltissime scuole nessun insegnante è pagato dallo Stato. In altre, alcuni sono pagati e altri no. Nell'Istituto Bernardo Longo, su un personale di 56 professori e agenti amministrativi, solo 16 sono pagati...Questa situazi0ne vale anche per le nostre due scuole elementari cattoliche di Mambasa: Tuendelee e Binasse. Su un totale di 45 maestri, solo 18 sono pagati. Agli altri ci devono pensare i genitori.

Scelta come base il salario dello stato...i genitori, all'inizio dell'anno si erano impegnati a pagare per ogni figlio a scuola 550 Franchi congolesi...Cosi' tutti gli insegnanti ricevevano uno "stipendio" di 31.200 FC. Siamo così arrivati al mese di aprile, ma nel frattempo il Franco congolese aveva subito una svalutazione lenta , ma inesorabile.
In settembre 1 dollaro valeva 550 FC, per cui i 31.200 FC equivalevano a 56,7 $; in aprile 1 dollaro equivaleva a 850 FC...per cui i 31.200 FC diventavano solo 36,7$...E la prospettiva non prevede rallentamenti nella discesa...
Dal 19 al 26 aprile le scuole sono rimaste vuote...Che desolazione alla missione!
Abbiamo quindi riunito i direttori, i rappresentanti dei maestri e i rappresentanti dei genitori, la domenica 26 aprile!
La riunione è stata lunga e laboriosa, con momenti di tensione.
Ho fatto subito presente ai maestri che non sono né genitori e neppure...il padre ispettore, i veri responsabili del loro disagio. Forse dovrebbero avere più coraggio e inviare all' indirizzo giusto le loro rivendicazioni.
Comunque abbiamo raggiunto un compromesso, coscienti che per arrivare ad un accordo tutti dobbiamo fare dei sacrifici. Siamo arrivati a queste conclusioni:
Per i tre mesi che restano, fino alla fine dell'anno( aprile, maggio, giugno):
- I maestri riceveranno 50 $ (rinunciano à 6,7 $)
- i genitori pagheranno l'equivalente di un dollaro al mese per ogni figlio a scuola (attualmente
850 Franchi congolesi...che diventeranno fra poco 900....e probabilmente 1000 prima della fine dell'anno scolatisco). Da notare che i prezzi seguono l'andamento del dollaro!
- Qualora il contributo dei genitori non bastasse, la Provvidenza ( la comunità dei padri),
completerà...
Raggiunto l'accordo...i bambini sono tornati a scuola e la missione è di nuovo un alveare.
Siamo stati temerari? Non penso!
Comunque, a mio parere, ne valeva la pena! Abbiamo salvato l'anno scolastico a circa due mesi dalla fine!




2)Solita cornice, personaggio
diverso.
E' ormai una tradizione: ogni personaggio di una certa importanza di passaggio a Mambasa, vuole venire all'Isituto Bernardo Longo e parlare agli alunni.
E' successo mercoledì 29 aprile.
Questa volta il personaggio è il Commissario di Distretto dell'Ituri. Non so a cosa equivalga nella gerarchia politco-amministrativa italiana...ma di fatto è il personaggio più importante dell'Ituri.
Dopo i soliti elogi per quanto ha visto, ha raccomandato agli alunni di studiare (cosa risaputa, anche se poco messa in pratica) e di prepararsi per essere utili al paese. Mi auguro che i nostri ragazzi facciano tesoro di queste raccomandazioni, senza lasciarsi sviare dagli esempi delle autorità attuali. Speriamo in bene.
Non vorrei essere ingenuo. Questo Commissario, sig. Remy Biruru mi è sembrato convinto di quanto diceva.
Se sono rose...

3)Meno male che ci sono loro...
Questa mattina, 1 maggio, alle ore 7,30 c'è stata la Messa in onore di San Giuseppe Operaio.
Qui c'è una tradizione: i cristiani vengono in chiesa con i loro arnesi di lavoro: gli scolari con i quaderni e le biro, i professori con i libri, le mamme con qualche pignatta, ferro da stiro e tanti, uomini e donne, con le machette, le zappe...
Alla fine un'abbondante aspersione di acqua santa...E tutti sono contenti.
Qualche alunno pensa che dopo questa benedizione, la sua biro scriverà le risposte esatte, a condizione di lasciarla scrivere da sola!
Però non conosco ancora un caso reale di questo fenomeno.
A Messa c'era anche Angèle, l'ultima arrivata nella...casa del Padre!
Una triste storia...a lieto fine!
Come vedete, anche lei molto concentrata sul suo lavoro: scartocciare un bonbon.

Non volevo tenere per me solo la gioia di questo momento: eccola!




Foto in alto: alcuni alunni della scuola elementare Binase (questa scuola ha 950 alunni) il giorno della ripresa delle lezioni, il 27 aprile!

Agricoltura per l'Africa. Il 13 maggio a Piacenza


Per dirla in breve cerco di usare questa "bacheca", anche per abituare un po' tutti a farlo più di frequente.
Un amico, il prof. Vincenzo Tabaglio, dell'Istituto di Agronomia dell'Università Cattolica, comunica che si terrà un seminario scientifico-tecnico, aperto non solo agli studenti, ma anche alla cittadinanza.
Il professore scrive così:" Come Consulta per le Relazioni con i Paesi in Via di Sviluppo speriamo molto in una buona partecipazione e in qualche vocazione di volontariato, anche se il nostro assistente spirituale (D. Celso Dosi) ci dice che la sensibilità dei nostri studenti si è molto rarefatta negli ultimi anni! Eppure, senza qualche braccio operativo noi ricercatori agronomi riusciremo a fare ben poco delle cose che ci vengono richieste, perché non possiamo stare in Africa per medio-lunghi periodi. Comunque sia, proviamo! Per adesso seminiamo con questo incontro e speriamo in qualche risultato. "
Chi può vada e comunque chi è interessato prenda contatto.

Con una serata...lo stipendio di un anno


Un paio di giorni fa avevo dato notizia sull'iniziativa dei ragazzi e degli insegnanti del Liceo Scientifico di Senigallia.
Il ricavato di una serata, lo spettacolo teatrale che è consuetudine di ogni anno, sarebbe andato a favore delle attività della Missione di Mambasa.
Ora mi è gradito far sapere (così magari altri sono spinti ad imitare) che sul conto destinato a Padre Silvano è stato versato un piccolo importo.
Piccolo per i parametri di misura dei nostri paesi, ma da quanto sappiamo capace di coprire la spesa dello stipendio annuale di un docente della scuola.
Stipendio che non viene dato dallo Stato, ma - come sapete - paga sempre la Missione, cioè ....