mercoledì 30 giugno 2010

Padre Franko sul nostro blog

30/06/2010 = 42 anni di Servizio sacerdotale,

32 trascorsi nella Rep. Dem. CONGO, di cui 20 anni tra i PIGMEI.

Mi ritrovo a Bvilla (CT), grazie a Dio non ancora “rottamato”! Grazie agli espedienti “moderni” ho potuto trovare qualche soluzione, anche se con la premessa: “precauzione!”, non più spavalderie. Forse è la situazione più evangelica che ci voleva, per rendersi più “disponibili” ed essere capaci di “far lavorare di più gli altri” senza troppo protagonismo ! L’ortopedico mi diceva che ha trovato la cartilagine del ginocchio un po’ “usata”, ed io ho commentato: “certo, dopo otto mesi di trascuratezza dall’incidente!” (non grave!); e lui ad aggiungere: “e gli altri 68 anni di usura dove li mette ?!” Questa è la realtà, ma non si poteva accettare l’idea di “faccia amicizia con la sua schiena” e rinunziare a “ripartire” per la Missione in Africa! Ringrazio i medici per i loro interventi (tre ne ho subiti in due mesi: schiena, cataratta e ginocchio); ringrazio il Signore perché “non sono come altri” (che ho potuto incontrare in sofferenze ben più serie negli ospedali !) e perché tutto è andato bene.

Spero di poter prestare ancora il mio servizio in Congo, specialmente tra i Pigmei, per portare a una maggiore presa di coscienza e sviluppo, questi fratelli più emarginati e dare loro la chiave di volta per il loro avanzamento duraturo e pieno: Cristo Gesù! In questa stessa data, il Congo festeggia il Giubileo (50 anni) di Indipendenza (dalla Colonia belga!). I vescovi ammoniscono i capi di Stato e tutta la popolazione ad impegnarsi per costruire un “Congo più bello di prima” nella giustizia, solidarietà, pace e rispetto etnico, e denunciano le ingerenze “predative” esterne (il neocolonialismo globale odierno!). Sollecitano l’impegno fondamentale dello Stato per la SCUOLA, per permettere la “crescita” dei giovani congolesi che rappresentano le speranze di un Avvenire migliore. Molte sono ancora le difficoltà in questo paese straricco, ma ridotto alla “sopravvivenza” a livello di popolazione, senza “fari” che possano indicare il cammino da seguire o leaders capaci di ricercare il Bene Comune del popolo tutto. In più, certe zone restano ancora sotto minaccia di “guerra” incontrollabile ! Speriamo di poter svolgere il nostro compito, affidatoci da Gesù, di essere “sale”, che darà sapore a questa realtà a volte senza senso.

I miei PROGRAMMI ? - Riposarmi e Recuperare /Riabilitare - non voglio ritornare in Congo “stanco” come dopo ogni vacanza! Questa volta il mio passaggio in Italia “non è stata una vacanza!” Se lo potrò, andrò a trovare qualcuno di voi, senza forzare in viaggi che non posso per ora sostenere: grazie della vostra comprensione.

La previsione è che - per il 20/08 lascio Bvilla per Verona, e il 25/08 dovrei partire da VENEZIA-Amsterdam-KAMPALA, e il 27/28 con un piccolo aereo arrivare a MUNGBERE (in Congo).Chi può e vuole contattarmi prima, avete qui il mio telefono: tel. n° - 0039 - 338 8072781 (oppure 0039- 095984426 ) e il mio e-mail: frankolaudani@yahoo.fr

Grazie di ogni contatto.

Certo, dal Congo le nostre comunicazioni si diraderanno un po’: abbiate pazienza, ma state sicuri che vi ricorderò al Signore e vi ringrazio fin d’ora di ogni vostro aiuto per il mio apostolato tra i Pigmei. La mia attività tra di loro continuerà, anche se si prevedono riprogrammazioni per gennaio/11; per noi questo impegno è prioritario. Vogliate scusarmi se durante questo tempo avrò dimenticato di rispondere a qualcuno a causa delle mie “distrazioni” obbligate e i miei movimenti su e giù per l’Italia. Grazie di tutti gli aiuti ricevuti. A tutti auguro buone e serene vacanze, per rinforzare i vincoli familiari e di amicizia e riprendere quelle forze che devono sostenere il nostro impegno cristiano, personale e sociale, ovunque e in ogni tempo.Siate lieti nel Signore!

Un caro saluto, vs p. Francesco Laudani, comboniano.

Per offerte: (deducibili) – CCP 28394377 - Oppure con Bonifico: Banca Etica: IT 68 V 05018 12101 000000512250

P. Franko LAUDANI Comboniano, intestato a: Missionari Comboniani – Mondo Aperto ONLUS - Vicolo Pozzo 1 - 37129 VERONA

(Cod.fiscale 93138170233 se richiesto ) - Causale : PIGMEI MABOMA – sempre -

E-Mail: < frankolaudani@yahoo.fr > Tel- 00243- 997795360 (in RDCongo) – difficile - meglio con un e-mail – grazie –

blog : http://mabomamission.blogspot.com/

INDIPENDENZA

Oggi in Congo c'è grandissima festa per il cinquantesimo dell'indipendenza, ottenuta il 30/giugno/1960. So che ci saranno le grande sfilate (défilés) di tutte le forze vive della nazione e altre manifestazioni. Ma se se ci si riduce a questo l'indipendenza del Congo sarà solo giuridico-amministrativa. Ci vogliono coscienze rette, l'mpegno di tutti, il rispetto dei diritti di ogni uomo a cominciare dai più deboli, amore per il lavoro e cura del bene comune. Così l'indipendenza sarà effettiva e il popolo congolese sarà libero, unito e camminerà verso il vero progresso. Che Dio tolga dal cuore dei congolesi lo spitito individualista, tribalista e settario e vi immetta solidarietà, unità e amore vero. Viva il Congo Indipendente!!!

domenica 27 giugno 2010

"La messe è abbondante.''


Sono certo che qualcuno a Milano aspetta con ansia questo messaggio, per cui, anche se la notte è profonda mi metto al computer.

Chiedo ai critici letterari di sorvolare su eventuali lacune di stile.

La giornata è cominciata presto. Tanti bambini e bambine ronzavano attorno alla missione: vestiti a nuovo, a volte anche un po' goffi in abiti non proprio su misura. Anche p. Dino e le suore erano indaffarati. La Messa all'aperto porta sempre un po' di movimento. Bisogna trasportare i banchi dalla Chiesa parrocchiale e anche quelli della Cappella Anwarite, ad Avakubi: lo spazio recintato accanto alla casa e protetto dal fitto fogliame delle palme, preparare l'altare, sistemare e provare i microfoni (manca sempre qualche cosa!).Intanto la gente arrivava, preoccupata di trovare un posto a sedere.

La Messa è cominciata alle 8,30. Il cielo era minaccioso e lo è rimasto fino alla fine. Ma ormai siamo abituati a guardare spesso in sù in queste occasioni e per diverse ragioni: timore, preghiera, ringraziamento alla fine perché la temuta pioggia non ha rovinato la festa.


Oggi in parrocchia hanno ricevuto il battesimo 181 nuovi figli di Dio: due neonati e 179 ragazzi e ragazze che hanno seguito per due anni il catecumenato. Questi 179 neofiti si sono aggiunti ad altri 95 che, ricevuto a suo tempo, il battesimo, facevano oggi la Prima comunione.

Quindi : 181 Battesimi e 274 Prime Comunioni.

Per questo, padre Dino, il parroco mi aveva chiesto di restare in parrocchia ad aiutarlo.
P. Gauthier è andato in un villaggio qui vicino.

Calcolare il numero delle persone presenti è difficile. Molte non avevano trovato posto neppure all'interno dello steccato, altre addirittura si erano sistemate sul prato di fronte alla nostra casa. Restare in piedi quasi quattro ore è una piccola impresa anche qui.

Direi che tutto si è svolto come previsto, nel bene e nel meno bene.

Canti gioiosi, ( p. Dino però faceva notare che i registri della pianola non erano proprio adatti ad accompagnare canti religiosi), animazione e partecipazione da parte di tutta l'assemblea, e a mio parere anche un clima di preghiera e di consapevolezza del momento che stavamo vivendo.

Lacune: qualche "walindaamani" (guardiani dell'ordine") troppo zelante (Nerio, ricordi Amedei?, non cambierà più!) e soprattutto la "peste" dei fotografi. Restare calmo durante l'amministrazione del Battesimo e della Prima Comunione mi ha richiesto qualche sforzo: cenni, ammiccamenti, gesti convenzionali, spinte da parte dei fotografi più intraprendenti (o spudorati) che volevano quasi quasi prendere il mio posto e quello di padre Dino.

Ma nel complesso un caos accettabile e inevitabile. L'importante era nel profondo e non poteva essere guastato da questo ondeggiare superficiale di fotografi e walindaamani.

Dopodomani, la ciliegina sulla torta: viene il Vescovo per le Cresime. Non vi dico il numero dei Cresimandi. Lo domanderò a padre Dino e ve lo farò sapere. Godevi per ora queste cifre, le foto (immaginate il resto!) e la certezza che pensiamo a voi!
Dimenticavo: la Messa è finita alle 12,15!



A presto!






Foto: 1 e 2
alcuni neo-battezzati con la candela accesa (c'era un discreto vento)
uno squarcio di folla

venerdì 25 giugno 2010

24,25 giugno - P. Dino & P. Silvano - 38 - 45!

Sarà senz’altro difficile per voi interpretare queste cifre e associarle ai due nomi.

Semplice.

P. Dino è stato ordinato prete a Ca’ Trenta il 24 giugno 1972 da Monsignor Onisto.

P. Silvano è stato ordinato a Bologna il 25 giugno 1965 dal Cardinal Giacomo Lercaro.

Quindi Dino è prete da 38 e Silvano da 45 anni!

Tutto chiaro.

Non pensate a festini o a brindisi. Anche ieri e oggi sono stati giorni ordinari: di lavoro e di impegno pastorale.
Ieri padre Dino ha presieduto una Liturgia “penitenziale”, richiesta dai Vescovi per domandare perdono per i peccati e le omissioni commessi nei 50 anni di Indipendenza del Congo. Iniziata alla grotta, questa cerimonia si è conclusa in chiesa.

Il 30 giugno 1960, il Congo otteneva l’Indipendenza. Mercoledì prossimo sarà giornata speciale in tutto il Paese. Forse si riuscirà per un giorno a dimenticare la situazione triste in cui ci troviamo.

Domenica io sono andato a Nduye. Festa solenne: Battesimi, Prime Comunioni e due Matrimoni. La presenza degli Wahibrahimu (i Wanande venuti da lontano ed emigrati a Nduye in cerca di terreno da coltivare) si fa sentire. A Nduye adesso ci sono fagioli, riso, manioca, patate dolci, mais, e la chiesa si riempie ogni domenica e risuona di canti e danze in kinande.

Questi emigranti mettono in pratica il comando di Dio ai nostri progenitori: “Crescete e moltiplicatevi! e dominate la terra”. Fra pochi anni Nduye ritornerà ad essere un grosso villaggio, pieno di bambini e di vita!

Una bella giornata. Anche i Pigmei erano invitati al pranzo e non si sono fatti pregare due volte. Ma ce n’era per tutti!

Oggi ho ricordato il mio 45° anniversario lavorando sulla strada (Nerio, aspetta e vedrai…: qui non si scherza!) e nel pomeriggio sono andato in un piccolo villaggio a 6 km (Planteco).Non ho invidiato la bella chiesa del Suffragio di Bologna dove sono stato ordinato. Avevo circa 60 fedeli. E’ stato bello e commovente. Abbiamo pregato assieme. Anche loro si sono uniti al mio ringraziamento. Ho ricordato tutti i miei compagni dispersi in sette Paesi del mondo: Italia, Svizzera, Germania, Portogallo, Argentina, Uruguay, Mozambico (Congo)...e 4 in cielo: Giuseppe, Pierfranco, Afro e Giovanni!.

Non so se ci sono classi che hanno così tanti ambasciatori.

E ho ricordato i formatori, i genitori, parenti tutti!

Anche padre Dino ha ricordato i suoi; e tutti e due lo abbiamo fatto con gioia e riconoscenza!

Buon segno!

A presto.!

Stasera chiuderemo la giornata con un bicchiere di birra assieme alle suore, poi ricominciamo.

Domenica ci aspettano Battesimi, Prime Comunioni e martedì, 29 giugno, centinaia di Cresime. Non ci possiamo fermare.

Altre notizie, a presto!

le foto recenti dei...giovani preti!

p. Dino, ieri, mentre presiede la Liturgia penitenziale.

p. Silvano, domenica 20 giugno a Nduye con gli sposi!

mercoledì 23 giugno 2010

“ANDATE A LAVORARE ANCHE VOI… NELLA MIA VIGNA”

Ieri mattina non ho avuto la presenza di spirito di uscire di casa con la macchinetta fotografica. Purtroppo. Quando sono arrivato sulla strada che scende verso il corso d’acqua Binase, e mentre andavo sempre più avanti, mi sono reso conto che lo spettacolo meritava di essere fissato e condiviso: penso che erano alcune centinaia i cristiani venuti con le loro macette, zappe e badili per tagliare erbacce, scavare i canali laterali di scorrimento, colmare buche ed erosioni che rendevano penosa (e vergognosa) la nostra strada. Era un impegno che ci eravamo presi come comunità cristiana e una promessa fatta all’Amministratore di Mambasa: in occasione del cinquantesimo anniversario dell’Indipendenza del nostro paese, volevamo riparare, almeno in parte e secondo le nostre possibilità, la strada che attraversa il nostro quartiere Binase. Partecipazione massiccia dunque e molta buona volontà. I risultati? Abbastanza modesti…se vogliamo esser obbiettivi. Per lavori del genere sono necessari bull-dozers, scavatori, camion… I prossimi giorni tuttavia il nostro trattore trasporterà della limonite per dare un po’ più di consistenza a quello che i nostri cristiani hanno fatto (e continueranno a fare).

Abbiamo lavorato anche alla rotatoria prossima agli Uffici dell’Amministratore, per preparare il luogo dove dovrebbe essere eretta una stele in memoria del martirio di P. Benardo Longo. A lavori già iniziati e nonostante una lettera di domanda di autorizzazione e relativa risposta dell’Amministratore, stanno sorgendo delle difficoltà a causa di pannelli stradali che abbiamo divelto. Si vedrà.

Questi giorni sono veramente pieni.

Padre Silvano ne ha fatto l’esperienza in occasione della chiusura dell’anno scolastico, seguendo scrutini chilometrici e ascoltando rapporti e lamentele di professori .

P. Gauthier ha seguito folti gruppi di ragazzi che, finiti ormai gli impegni scolastici, fanno delle giornate di riflessione.

Stiamo terminando il catechismo, e facendo pomeriggi di riflessione per preparare i nostri i catecumeni, che domenica prossima riceveranno il battesimo (poco meno di duecento). Naturalmente ci saranno anche le Prime Comunioni, (con relative prime confessioni). Il martedì seguente (29 giugno) avremo le cresime.

Questa mattina ero a Tobola dove ho battezzato 16 catecumeni. Domenica scorsa P. Silvano ha battezzato a Nduye e io a Manjombo. Domani P. Gauthier andrà a Bandisolo e io a Some, sempre per battesimi e prime comunioni. E’ la fine dell’anno scolastico e anche le comunità cristiane raccolgono i frutti del lavoro svolto. Chi se la sente di fare una preghiera per questo scopo, farà un’opera buona per i nostri ragazzi e un gran favore a noi.

Questa sera ho fatto delle foto alla nostra chiesa, dove Famba e amici stanno continuando i lavori: ve ne mando una, perché possiate farvi un’idea di come sarà la nostra chiesa, una volta che avrà rivestito per intero l’abito nuovo.

La notizia più importante ve la do’ alla fine: Franco e Giuliano sono partiti quest’oggi, poco dopo le 12.30. Soddisfatti per l’ottimo lavoro compiuto e per la vita serena e amichevole condivisa in comunità; ma con una visibilissima punta di dispiacere a causa della partenza, arrivata troppo presto. Padre Silvano li ha accompagnati fino a Beni e a Kasindi. Non mancherà di parlarcene con la sua consueta freschezza e passione.

P. Dino

martedì 22 giugno 2010

AVOMì racconta la sagra del frumento


Nonostante le intemperie la Trattoria sull'Aia ha avuto un grande successo anche quest'anno: tantissimi cambiaghesi si sono presentati nel cascinotto gestito dall'AVomì a pranzo, a cena, ed a fare due salti a ritmo di musica, incuranti della pioggia!

Come se non bastasse sono arrivati anche degli ospiti d'onore: dal vicentino...con un pò di buon vino...si son presentati a sorpresa Gianni ed Anna!!! Hanno superato le trombe d'aria del Veneto per arrivare, ma loro giustamente han detto: "se siamo arrivati fino in Africa, ci mancherebbe non venire a Cambiago!!!
E sì, questi Ruaro son tutti un pò speciali!

Infine, siccome il programma della sagra del frumento è stato rimandato, alla fine della giornata ci hanno addirittura chiesto di fare il BIS settimana prossima!!! Non potevamo rifiutare!

E' proprio vero allora che agli Uomini di Buona Volontà basta la buona volontà per fare le cose!

Ilaria

venerdì 18 giugno 2010

Il sentiero del Buon Samaritano

Carissimo,
ti rispondo molto velocemente. Sono le undici e un quarto.

Sono appena tornato dal sentiero del... Buon Samaritano.

Questa sera alle sette e un quarto, qualcuno è venuto a chiamarmi, per una donna che non riusciva a partorire. Sono dovuto andare fino al km 15 sulla strada di Beni. Strada pessima a causa delle erosioni causate dalle piogge dei giorni scorsi. Ma la Feroza è una buona macchina, è piccola, ma grintosa e ci arrivo senza eccessive difficoltà. Mi fanno entrare in una capanna: il bambino è là su un povero guanciale; sembra dormire. Sembra...Che stretta al cuore quando mi dicono che il bimbo è nato morto.
Nella stanzetta accanto, la mamma geme :"Datemi il mio bambino": L'infermiere decide che la si trasporti a Mambasa. Viaggio penoso: per me, che cerco di usare la più grande delicatezza guidando la macchina fra erosioni, buche, salti, massi che sporgono...penoso soprattutto per la mamma, che geme ad ogni sobbalzo. Un'ora e mezza per rifare i 15 km fino a Mambasa. Al Centro di sanità della missione ci rispondono che tutti i letti sono occupati. Andare all'Ospedale Generale non si può perché là chiedono che si paghi in anticipo, e la parente che accompagna l'ammalata non ha un becco di quattrino. Allora ci inoltriamo nelle viuzze del quartiere Mirindi e arriviamo da Erik, medico privato, che, per prima cosa si premura di sapere chi pagherà.
La donna è esausta, ha una forte caduta di tensione, non si può aspettare, occorre intervenire subito: il Buon Samaritano di turno pagherà.
Prima di partire, il medico mi chiede di prestargli la mia pila, perché la sua diffonde una luce talmente languida che di notte deve certamente inciampare ad ogni più piccolo imprevisto che incontra. Come avrebbe fatto ad interervenire su quella povera creatura?

Caro Gianluigi ho voluto scriverti questo perché il sonno non è ancora troppo esigente e mi lascia ancora un pizzico di lucidità. Non badare agli errori del testo: sto scrivendo senza nessuna luce in stanza mia: la lampada a pannelli solari, non funziona (non mi è mai capitato) e la mia bella lampada sta guidando la mano del nostro dottor Erik: che faccia il bravo.

Ciao, Gianluigi. E Buona notte.

Dino

N.d.R. Questa è la mail che ho ricevuta stamattina da Mambasa. Prima di pubblicarla ho solo atteso un cenno di conferma da P. Dino che, poco fa, mi ha scritto così:"... l'ho scritta soprattutto con questo scopo; anche se non te l'ho detto espressamente. Mi aspettavo questa tua reazione. Naturalmente, pubblica... ".

giovedì 17 giugno 2010

Tanto per cambiare...ancora lavori


I giorni passano velocissimi per i nostri amici Franco e Giuliano, come capita quando non c'è tempo da perdere e bisogna spingere forte, se si vuole realizzare quanto ci si era proposto.


Nelle previsioni, l'impegno più impegnativo doveva essere quello dell'impianto idraulico dell'ospedale. Si aggiungeva, come impegno secondario, la realizzazione della parte idraulica di due bagni e una lavanderia, nel giardino dietro casa.

Nella realtà, abbiamo cominciato dall'ultima parte, quella dei due bagni, a cui si sono aggiunti dei corollari, ragionevoli ma imprevisti: impianto acqua calda nel bagno delle suore( che festa che hanno fatto!!!), rifacimento dell'impianto idraulico delle camere della prima casetta, aggiunta di sanitari nella "stanza del vescovo". E così, i nostri amici stanno facendo gli straordinari, lavorando fino alle sei di sera, perchè vogliono a tutti i costi consegnarci un lavoro con i fiocchi. E ci stanno riuscendo. Meritano i nostri ringraziamenti e la nostra ammirazione. Credo che l'unico tempo che perdono è quello di Franco consacra a svuotare le sue bombolette contro zanzare e insetti: quest'anno sono particolarmente numerosi e "pericolosi".

E l'ospedale? Questo sarà un capitolo a parte, che riprenderemo in considerazione più tardi, quando avremo voltato pagina.


Oggi, il signor Famba e i suoi falegnami-carpentieri sono saliti sul tetto della chiesa, dando inizio finalmente ad un lavoro, che il consiglio pastorale parrocchiale aveva proposto ancora lo scorso anno, prima della celebrazione del cinquantesimo della Parrocchia. Questa sera, alle 17.00, la metà della navata centrale era già pronta per la posa delle nuove lamiere. Il nostro capo-falegnami assicura che fra due settimane la chiesa sarà totalmente coperta.

E' dal mese di gennaio che stiamo sollecitando i nostri cristiani perchè prendano questi lavori come cosa loro: che se ne sentano responsabili, che diano il loro contributo. E bisogna dare atto a molti di loro: pur nella loro povertà, hanno dato la loro offerta, modesta ma generosa. In tutto, circa 1.500 $. Certamente agli occhi del Signore appariranno molti di più di quello che non sembrino a noi.


Padre Silvano, non è a Mambasa, ma è in viaggio (cosa strana !!!) . Questa sera si trova a Beni. Vi si è recato con tre camion per caricare il materiale inviato dall'Italia per il nostro centro di spiritualità di Monsignor Grison, a Kisangani. La nostra comunità si è impegnata a collaborare con i confratelli di Kisangani per affrettare la conclusione di questa importante opera. Abbiamo fiducia che l'angelo custode ne terrà conto e starà ben sveglio, per evitare rotture ed altre noie a questo "convoglio speciale".

p. Dino

martedì 15 giugno 2010

AVOMì: un invito per sabato 19

AVOMì partecipa alla SAGRA DEL FRUMENTO

c/o Cascina Orombella, Cambiago

nelle campagne paesane vi aspettiamo alla TRATTORIA sull’AIA

Sabato 19 giugno

dalle ore 20.30 bar e musica dal vivo con i ROCKWAY (cover rock)

Domenica 20 giugno

pranzo e cena con un menù dal gusto solidale su prenotazione

ed intrattenimento musicale in serata

TUTTO il ricavato delle vostre consumazioni andrà in beneficienza ai progetti in Congo, Kenya, Etiopia e Brasile che AVOMì sostiene.

per info: a_vo_mi@yahoo.it

(post di Ilaria Sala)

domenica 13 giugno 2010

Notizie fresche... da Mambasa...



Oggi a Mambasa è festa grande.

Celebriamo la Festa del Sacro Cuore. Come al solito, partecipa-zione numerosissima. Processione iniziale più lunga del solito, anche perché, oltre al celebrante, ai chierichetti, alle danzatrici, c’era uno stuolo di uomini e soprattutto donne, membri della “confraternita del Sacro Cuore”.

P. Nerio può stare tranquillo: la tradizione continua e per quanto riguarda canti, preghiere, incenso, danze siamo in continua crescita! Ci stiamo inculturando anche noi!!!

***

P. Gauthier a riassunto così la proceesssione di domenica scorsa

Corpus Domini à Mambasa


Secondo la tradizione la Messa si è conclusa con un processione animata da preghiere e canti. “Tumsifu Yezu Kristu katika Eukaristi; Ee Yezu wangu, nitaenda kwa nani?, Tumsifu Yezu Kristu, Mungu wetu, katika hostya hii takatifu.

Tutti cantavano, rispondevano alle invocazioni del celebrante e durante le varie soste si mettevano in ginocchio. L’atmosfera era di preghiera e di una certa fierezza di poter confessare apertamente questo mistero dell’amore di Cristo.

La processione è cominciata al dispensario. Una prima sosta davanti alla casa delle suore, una seconda davanti all’Istituto Bernardo Longo. Poi verso la chiesa per la benedizione finale!


Domenica scorsa.

P. Dino a Nduye con Franco e Giuliano.

Immancabile la foto sul fiume Nduye. Lungo la strada hanno potuto ammirare qualche bellezza…in occasione della cerimonia dell’iniziazione delle bambine. (Detto fra noi: Giuliano e Franco stanno facendo un lavoro meraviglioso: un tandem sincronizzato ed efficace!)


Nel frattempo p. Silvano era a Mayuano.


Dopo un contrattempo causato da una foratura e da una sosta forzata in una pozzanghera, (vi risparmio la foto che attirerebbe su di noi commenti tipo: incoscienti! senza testa!...) ha avuto la gioia (sudata) di amministrare il Battesimo, la prima comunione a diversi ragazzi.

Colpisce sempre a Mayuano il contrasto fra la cappella e la scuola Albino Martinelli. Qualcuno può pensare a una provocazione, ammirando quest’ultima che si trova a pochi passi dalla prima.


E se fosse invece uno stimolo o un sassolino nella scarpa?


Speriamo sempre. I cristiani hanno già raccolto le pietre per le fondamenta…e ci aspettano. Anche noi aspettiamo.


Ciao e a presto.

Ultima ora (per Giando e Anna): Dominique e Wakunga ( Lo Schumacher di Giando) sono già a Butembo per i pulcini. Li aspettiamo domani, sperando che arrivino presto. Documenteremo l'arrivo e la distribuzione!

***

foto: lungo la strada di Nduye - Giuliano e Franco sulla riva del fiume Nduye.

Uscita dei cristiani dalla cappella di Mayuano - La scuola Agroforestale "Albino Martinelli" a Mayuano

domenica 6 giugno 2010

CORPUS DOMINI

Sto aspettando che Mambasa pubblichi su questo giornalino la cronaca della processione del Corpus Domini che ci sarà sicuramente stata. Io ho un bellissimo ricordo di questa manifestazione vissuta per sedici anni a Mambasa. In particolare ricordo lo slancio dei "CROISES" in questa occasione: ballavano e cantavano con tanto entusiasmo, trasmettendo a tutti gioia e speranza.

Qui in Italia non ho partecipato alla processione organizzata dalla diocesi di Milano dalle parti del duomo. Si è svolta di sera, in mezzo a monumenti e palazzoni, con passo compassato: non mi pento di non esserci andato; sarei rimasto deluso ricordando quelle di Mambasa così vive, che si snodano tra capanne e casette povere, su una strada sterrata, con pozzanghere da schivare e, in genere, con tempo nuvoloso che minaccia pioggia , ma poi esce il sole: E' stata così anche quest'anno? Aspetto il vostro racconto (con foto, evidentemente). Penso che i volontari che sono in Italia e che vi hanno asistito anche una sola volta saranno anche loro contenti di leggere e guardare la processione ya MWILI NA DAMU ya YESU del 2010. Se fate presto a pubblicare faremo a tempo a mettere il "servizio stampa" sul bollettino "UNA SOLA FAMIGLIA. Ciao a tutti. Nerio

mercoledì 2 giugno 2010

QUI SAM

Qui SAM, Via Ezio Andolfato 1 Milano.
Abbiamo il piacere di informare la Mission Catholique di Mambasa che sappiamo che Nico e Francesco sono ben arrivati. Li crediamo già al lavoro al nuovo ospedale. Aspettiamo di vederli presto su qualche foto da voi pubblicata. Il "Temerario" starà affrontando le zanzare con armi avveniristiche e non potranno nuocergli. A proposito vi hanno dato, due idraulici, le due stecche di cioccolato svizzero? Buono, vero?
Qui da noi c'è P. Panteghini che vi saluta. Ritorna in Camerun tra due settimane.
Tutta la comunità vi saluta. Senzazionale: FR Amedeo ha superato i 60 kg di peso!