sabato 26 febbraio 2011

"non mi fate regali, ma offerte alla mia missione..."

"..non mi fate regali, ma offerte alla mia missione..." sono queste le parole di don Enzo che potete ascoltare guardando il filmato, la seconda parte, che ora pubblichiamo.
Attorno al 2° minuto si ascoltano chiare le parole pronunciate in occasione della celebrazione della Messa del cinquantenario dell'ordinazione.



La proiezione di queste immagini è avvenuta la sera del 18 dicembre 2010, in occasione della presentazione del libro "Un prete per amico".
La prima parte è stata messa in rete il 23 febbraio scorso sempre su questo blog

Quanto verrà realizzato con la distribuzione del libro sarà destinato alla scuola delle missione di Mambasa. Il secondo report è pubblicato qui.

giovedì 24 febbraio 2011

Finalmente...

Un momento atteso da tanto tempo.
Era nei nostri discorsi a Mambasa, quando assieme al personale del Consiglio Pedagogico Resi-dente (nome pomposo per dire:direzione delle scuole cattoliche) parlavamo delle lentezze burocratiche, delle sviste, delle dimenticanze, del non pagamento degli insegnanti, degli smarrimenti dei dossier da parte delle autorità intermedie (leggi: Bunia).
Arrivato a Kinshasa sono andato al Ministero, ho visto gli impiegati e soprattutto il consigliere personale del Ministro. Senza tante premesse ho detto loro che volevo vedere il Ministro della Pubblica Istruzione, Sua Eccellenza Signor Maker Mwangu Famba. Tutti, dopo un momento di sopresa molto evidente, mi hanno incoraggiato soprattutto se venivo a difendere dei dossier riguardanti le scuole medie-superiori. I consiglieri stessi mi dicevano che quest'anno era inutile introdurre domande a favore delle scuole medie. Il governo vuole prima di tutto regolarizzare la situazione del personale delle scuole elementari. Ma aggiungevano:"se lei stesso interviene, forse il Ministro farà una eccezione..."
L'appuntamento era fissato al mercoledì, 23 febbraio verso le 15, ma con tanti punti d'interrogazione? Avrà il tempo?, sarà a Kinshasa? avrà finito le trattative con i sindacati degli insegnanti che reclamano un aumento?
Io ero negli uffici a partire dalle 14 e facevo... prericascaldamento parlando con i vari impiegati e mostrando loro le foto delle scuole di Mambasa, Mayuano, Badengayido. I vari impiegati si rubavano le foto...avevo perfino paura che le strappassero o le sciupassero e che così diventassero impresentabili.
All'improvviso entra il protocollo del minsitro. "Presto, padre Silvano, il Ministro l'aspetta!"
Infilo la giacca, ricupero le foto e salgo di corsa...Non mi sono preoccupato di nient'altro.
Il ministro mi aspettava. Mi ha ricordato che ci eravamo visti a Bunia. Ho capito che aveva fretta. Non ho perso tempo e non mi sono preoccupato delle regole.Mi sono alzato dalla mia poltrona e sono andato vicino a lui e gli ho messo in mano le foto.
Gli ho spiegato i vari problemi.Sembrava non seguire le mie parole, tutto assorto a guardare le foto. Poi a un certo momento ha detto al suo consigliere, Sig. Etienne Babudaa che mi aveva accompagnato:" Sì, avevamo deciso che quest'anno non avremmo preso in considerazione le scuole medie-suiperiori, ma di queste scuole non ce ne sono molte in giro. Ci pensi lei e provveda". Mi sembrava opportuno porre fine all'incontro con quelle parole nelle orecchie. L'ho ringraziato e ho chiesto se potevamo fare una foto assieme. Ha accettato molto volentieri.
Purtroppo le persone del protocollo non sono tutti dei bravi fotografi. Ma vi renderete conto...che ho veramente incontrato il Ministro.
Cosa dire? Quello che potevo fare, l'ho fatto. Missione compiuta!
Sono tranquillo e sereno!
Domani torno a Kisangani e domenica a Beni-Mambasa.
La vita continua...ed è bella, se spesa per gli altri fino in fondo, anche se..."come è duro scendere e salire le altui scale..."

A presto!

mercoledì 23 febbraio 2011

don Enzo: i filmati d'archivio (1^parte)

Mettiamo ora a disposizione di tutti i nostri amici e lettori anche i filmati d'archivio che sono stati recuperati per ricordare don Enzo Formiconi.




La proiezione è avvenuta la sera del 18 dicembre 2010, in occasione della presentazione del libro "Un prete per amico".

A breve seguirà la pubblicazione della seconda parte.

domenica 20 febbraio 2011

JATROPHA: dubbi sul biocarburante

Letto un titolo che diceva così: "il raccolto delle meraviglie fallisce il suo obiettivo", ho subito pensato di offrire una sponda all'argomento su questo nostro blog.

Per far in modo che questa lettura possa essere utile a tutti noi, abituali frequentatori, ho chiesto a Marco, mio figlio, di fare la traduzione del testo che ora pubblico di seguito.
Ovviamente l'originale, per chi preferisce l'inglese, si trova a questo link:
http://www.foeeurope.org/press/2011/Jan20_REPORT_money_doesnt_grow_on_trees.html
Chiedo scusa in anticipo agli Amici della Terra per il "furto" del testo che comunque su questo sito possiamo certificare è assolutamente "no profit" ed a "fin di bene".

NdR

Brussels/Abuja 21 Gennaio 2011 - Secondo un nuovo resoconto rilasciato oggi da "Friends of the Earth Europe", Il biocarburante tanto reclamizzato prodotto con la Jatropha non è un investimento produttivo o sostenibile.

Jatropha: il fatto che i soldi non crescano sugli alberi sta allontanando gli azionisti dall'investire sulla Jatropha - un arbusto piantato per la sua capacità di produrre "olio" e la caratteristica di sopravvivenza in condizioni di aridità - Sta diventando evidente che questa pianta non da i risultati produttivi sperati e simultaneamente fallisce la prevenzione del cambiamento climatico e a contribuire lo sviluppo dei paesi poveri. [1]

Paul de Clerck, coordinatore del programma di giustizia economica per i "Friends of the Earth Europe" ha detto: "Aziende di investimenti europee pubblicizzano la Jatropha con garanzie di ritorni economici su suoli marginali - ma le loro promesse sono lontane dall'essere realistiche. Molti progetti sono già stati abbandonati perchè la produzione è rimasta al di sotto del previsto, anche in suoli fertili. Piantagioni in larga scala di Jatropha non sono un investimento produttivo o sostenibile; Le aziende dovrebbero smetterla di sottrarre terreni per piantare la Jatropha."

La Jatropha è stata pubblicizzata dalle compagnie di investimenti come una eccezionale soluzione capace di produrre profitti, provvedendo ad una risorsa di biocarburante che può crescere in terre marginali dall'Africa, Asia fino all'America Latina.

Ricerche effettuate da "Friends of the Earth International" rivelano come gli investimenti su piantagioni in larga scale di Jatropha stanno fallendo a causa della scarsa capacità produttiva su suoli marginali e addirittura su suoli fertili.

Il rapporto evidenzia come diverse aziende, "D1 oils" and "Flora eco power"hanno fallito il risultato, mettendo in serio dubbio il potenziale di questa pianta.[2]

Questi investimenti in Africa aprono una controversia di base [3]: sottraggono terreni e forze di lavoro per la produzione di carburante in competizione con la produzione di cibo e risorse di acqua.

Mariann Bassey, coordinatore cibo/agricoltura per "Environmental Rights Action/Friends of the Earth Nigeria" dice: "In Africa terreni coltivabili sono sottratti alle comunità e il sostentamento delle persone viene distrutto di nuovo per una falsa soluzione al cambiamento climatico. Il costo del cibo è in crescita, ma si continua a sottrarre terreni per la produzione di carburanti per le automobili. Vogliamo un'agricoltura che ci permetta di produrre cibo per la gente."


For more information, please contact:

Adrian Bebb, European agrofuels campaign coordinator for Friends of the Earth Europe,
T el: +49 1609 490 1163,
adrian.bebb@foeeurope.org

Paul de Clerck, coordinator of the Economic Justice programme, Friends of the Earth Europe (EN, NL)
Tel: +32 (0) 494 380 959,
paul@milieudefensie.nl

Sam Fleet, communications officer, Friends of the Earth Europe, (EN)
Tel: +32 (0) 2893 1012,
samuel.fleet@foeeurope.org


NOTES:

[1] Full report: www.foeeurope.org/download/jatropha_FoEIreport_Jan2011.pdf

Summary: www.foeeurope.org/download/jatropha_FoEIsummary_Jan2011.pdf

[2] Publicly listed companies who invested in jatropha such as D1 Oils (UK) and Flora EcoPower (Germany) have had disastrous share price records. BP pulled out of their joint venture with D1 Oils because of disappointing results. Other examples are the Swedish private company BioMassive, which leased land in Tanzania for jatropha plantations, but reported losses until 2009 and have not been heard of since. Dutch company BioShape, which also acquired land in Tanzania, was officially declared bankrupt in 2010.

[3] http://www.foeeurope.org/agrofuels/FoEE_Africa_up_for_grabs_2010.pdf

This is part of a wider global crisis of overconsumption of natural resources. The Commission is due to publish a Flagship Initiative on Resource Efficiency on the 27th of January, and Friends of the Earth are calling on the EU to measure and reduce its use of natural resources, including its global land and water footprints

http://www.foeeurope.org/publications/2010/measuring_resource_use.pdf



sabato 19 febbraio 2011

Salire all'ambone

Salire all'ambone per il nostro libro.
Il libro su don Enzo di cui scriviamo anche su questo blog da mesi, il libro che ricorda la vita del nostro amico che trascorse diversi anni in Congo.

Domenica scorsa, 13 febbraio, dopo aver fatto altrettato al santuario della Madonna del Sole nella vicina chiesa parrocchiale di S. Pietro, a Belvedere Ostrense, il nipote di don Enzo, Paolo, è stato invitato da don Andrea Baldoni a salire all'ambone.



Solo poche parole per ricordare ai presenti, nella città natale di don Enzo, che in fondo alla chiesa, all'uscita, avrebbero trovato le copie del libro da portare a casa.
Per ripercorrere la sua vita e per dare, con un piccolo obolo, un tangibile aiuto alla scuola della missione di Mambasa. Questa era e resta il punto focale su quale concentrare gli sforzi per farlo essere sempre al centro delle attività dei nostri amici.

Bravo Paolo e grazie da noi tutti, ancora una volta, per la tua piena disponibilità.
Speriamo che altri seguano l'esempio e magari facciano...anche di piu e meglio!

lunedì 14 febbraio 2011

Diamo concretezza ai sogni

Diamo concretezza ai sogni: non certo per noi a quelli grandiosi di cui ci ha appena scritto p. Silvano, ma a quelli di routine che riguardano la scuola, le necessità degli insegnanti, gli oneri per far studiare alcuni ragazzi all'università.
Lo si può fare anche con quanto andiamo raggranellando con l'iniziativa del libro su don Enzo Formiconi.

Avevamo dato un primo, parziale resoconto di come andavano le finanze dell'impresa. Il libro aveva lo scopo di ricordare la vita di don Enzo, ma ad ogni piè sospinto abbiamo fatto sapere che quanto raccoglievamo sarebbe stato destinato appunto alla Scuola di Mambasa, a quella scuola dove don Enzo avevo dato un così significativo contributo con il suo impegno di insegnante missionario.

Ecco, ieri 13 febbraio 2011 sono stati versati sul conto corrente bancario dei Dehoniani
a Milano altri 2000 Euro. A questi si aggiungono i 150 che erano già disponibili per "vendite" del libro e quindi ad oggi, per la seconda tranche di questa iniziativa, andranno nelle mani di p. Silvano 2150 Euro.

Con il progetto dal titolo di "Open Mission" presto ci dirà lui stesso come verranno spesi.

Di sicuro bene e quindi, cari amici e lettori di questo blog, datevi da fare per trovare altre risorse. Le necessità ci sono e noi tutti possiano fare qualcosa di concreto per affrontarle.

Buonanotte !

domenica 13 febbraio 2011

Ho fatto un sogno...

Tranquilli, non è solo un sogno, ma un sogno che sta diventando realtà.

Sono stato a Bunia il 9 febbraio. Avevo un programma pieno: Incontro con l'Ispettore del lavoro per depositare la lista degli operai per l'esercizion 2011; incontro con il direttore dell'INPS per pagare i contributi per le pensioni (state tranquilli, non ci sarà mai il ritorno: le pensioni sono una chimera); visita ai vari uffici dei rappresentanti della Pubblica Istruzione: non ve li descrivo tutti: peggio di un labirinto; e...dulcis in fundo, incontro con la Speriora Generale delle Suore Servantes di Gesù.
A questo incontro mi ero preparato con disposizioni d'animo differenti.
Con le autorità amministrative e scolastiche qualche volta avevo dovuto anche alzare il tono della voce. Con la madre generale, sr. Angèle, è stato un incontro sereno, scontato.
Noi ne avevamo parlato in comunità ed eravamo arrivati a questa conclusione: per ora è impossibile che uno di noi resti in maniera permanente a Nduye. D'altra parte senza una presenza religiosa stabile, è difficile programmare attività durature ed efficaci in favore dei Pigmei. Se le Suore Servantes accettassero di stabilirsi a Nduye a condizione di una nostra "assistenza" regolare, per esempio un giorno o due alla settimana - preferibilmente il sabato e la domenica - questo permetterebbe di iniziare le attività: le suore potrebbero occuparsi dell'ospedale, della scuola, della formazione delle ragazze pigmee, e un'inizio di scuola artigianale per i ragazzi...

Quando ho esposto le nostre idee e le nostre proposte, sr. Angèle le ha accettate subito, con un grande sorriso."Siamo missionarie e quindi dobbiamo andare dove c'è bisogno... Se i due vescovi, di Bunia e di Wamba sono d'accordo, noi siamo disposte a partire quanto prima...!"
Il 10 mattina sono corso dal vescovo di Bunia, Mgr. Dieudonné Uringi, per la stessa ragione. Nessuna difficoltà, nessuna obiezione... Lui è d'accordo: aspetta solo una lettera di domanda da parte del vescovo di Wamba. Il dialogo breve - ha trovato un buco per me nella lista delle sue udienze e quindi non potevo abusare della sua gentilezza - è stato molto cordiale, amichevole.Voleva anche che mi fermassi a pranzo con lui.Ma io volevo rientrare presto a Mambasa: non avevo più bisogno di nulla.
Resta l'ultima tappa, poi il sogno sarà realtà.
Amici di Curtarolo, preparatevi! insieme rimetteremo a posto la casa delle suore e comincerà una nuova vita per Nduye.I bambini di Curtarolo hanno dato l'esempio con i loro lavori di Natale: voi cercate di non essere da meno.
Grazie!

Al più presto contatterò il Vescovo di Wamba, Mgr. Janvier Kataka, e poi vi terrò informati...
A presto...con la speranza d una bella notizia!

foto: i piccoli eroi di Curtarolo!

sabato 12 febbraio 2011

sul libro per don Enzo: gli interventi del pubblico

Per la serata di presentazione del libro, il 18 dicembre 2010 al Teatro del Buon Pastore a Senigallia, alcuni amici e conoscenti hanno svolto dei brevi interventi per sottolineare gli aspetti più intensi e significativi della vita e dell'impegno di don Enzo Formiconi.



Possiamo ascoltare e vedere di seguito Tullio Piersantelli, Gianluigi Mazzufferi e Peppino Santoni.

Pubblicheremo a breve anche le immagini storiche dei filmati che rievocano aspetti importanti e salienti della vita del nostro don Enzo Formiconi.

lunedì 7 febbraio 2011

7 febbraio 1970 - 7 febbraio 2011 : 41 anni!

Non è la mia data di nascita, anche se in un certo senso, sì! Sono da 41 anni in Congo e non mi sembra vero.
Ma quello di cui sono sicuro è che sono contento di questa scelta, anche se le giornate nere non sono mancate. Ma come dice Giovanni Pascoli:" la nube del giorno più nera è quella che vedo più rosa nell'ultima sera"!
Stasera, nella Messa celebrata come ogni lunedì nella bella cappella delle Suore ho ricordato i miei amici e amiche di cordata, specie i padri, le suore, i volontari laici.
Molti sono già partiti...Li ricordo con affetto e riconoscenza!
Non posso dimenticare Padre Carlo Biasin con cui ho "affrontato" il primo viaggio da Bruxelles, la sera del 6 febbraio. Nevicava. Sono salito sull'aereo e subito mi sono raccolto in...meditazione. Dicevo: "Signore, che non sia un'avventura di qualche giorno o di qualche mese". Certi miei confratelli e superiori mi avevano detto:"non resisterai più di un anno o due!"

Invece...

Padre Carlo Biasin era tutto contento, euforico: "Silvano, siamo liberi!"
Giorno dopo giorno sono passati 41 anni!
Sarebbe ora di fermarmi? Non lo so.
Stasera nel Breviario (ai Vespri) San Paolo diceva:" Domando a Dio di colmarvi della conoscenza della Sua volontà..."
E la preghiera che faccio anch'io cominciando il 42° anno!
Grazie anche a voi che mi avete sostenuto, incoraggiato e aiutato durante questa campagna africana!

foto: ormai sono nonno e lo si vede! Ma la vita continua...

sabato 5 febbraio 2011

Intervento di padre Silvano e lettura poesie di don Enzo Formiconi

Cerchiamo di rispettare la parola data.
Anche se un po' in ritardo rispetto alle nostre intenzioni mettiamo in rete oggi quanto detto da p. Silvano la sera del 18 dicembre 2010 in occasione della presentazione del libro "Un prete per amico", il volume dedicato a don Enzo Formiconi.





Al racconto di p. Silvano segue la lettura, da parte di Francesca Bruccoleri, di due poesie scritte da don Enzo e ritrovate per l'appunto durante il lavoro di redazione dei testi. Lavoro svolto soprattutto dal più giovane dei nipoti, Paolo Formiconi, che si è lungamente impegnato (assieme a pochi amici) in questo lungo ed oneroso impegno.
Il risultato comunque è stato degno d'apprezzamento se alla fine è arrivato alle stampe un volume di oltre 300 pagine, che si può avere anche ordinandolo on-line.

Quanto ricavato dalla distribuzione del libro, anche a ricordo dell'impegno di don Enzo nelle scuole delle missioni di Nduye e di Mambasa, sarà destinato a questa finalità.
Un primo resoconto, mentre la distribuzione è ancora da completare, è stato pubblicato alcuni giorni fa su questo blog.

mercoledì 2 febbraio 2011

Open Mission...

Ieri sera avevo promesso di ritornare sull’argomento del Natale “coraggioso” dei ragazzi della scuola elementare Umbero I° di Curtarolo. Lo faccio, con i duplice scopo: di ringraziare gli insegnanti egli alunni di questa scuola e anche per far conoscere a questi chi ha beneficiato del loro impegno.

Non è stato difficile scegliere i destinatari. Domenica, 2 gennaio,-qui in Congo festa dell’Epifania - ero a Nduye per la Messa. Come al solito ho fatto un giro “kule ngambo” (sull’altra collina, rispetto a quella dove si trova la casa dei padri e la chiesa) e ho visto l’internato vuoto. Ero abituato a vedere tantissimi bambini Pigmei correre e giocare nei vasti cortili. Silenzio e desolazione, resi ancora più impressionanti da un sole cocente e dalla natura riarsa. Siamo nella stagione secca! Ho chiesto al direttore dell’internato la causa di questo silenzio. Mi ha risposto che non c’era più nulla da mangiare per i bambini e questi avevano abbandonato internato e scuola. Ho subito pensato al dono e al sacrificio dei bambini di Curtarolo. Avevo saputo da Lilia Longo, la nipote di padre Bernardo, che appunto questi scolari avevano preso sul serio l’iniziativa a favore dei Pigmei. Non ricordavo esattamente la somma raccolta. Ho promesso di devolvere questi soldi per questa finalità. Giunto a Mambasa ho chiamato Michel Zongoli che è il responsabile per tutto il territorio di Mambasa della Pastorale dei Pigmei e gli ho detto che poteva disporre di 1.085€ ( il controvalore in dollari era, a quella data, di circa 1.440 $) per far ritornare i bambini all’internato e per dar loro da mangiare. Finora ho gli ho dato 1.000 $ ( 500 $ il 5 gennaio e 500 il 27 gennaio). Restano quindi ancora a sua disposizione 440 $! Giorni fa, il 28 gennaio ero a Nduye e poco prima di pranzo i nostri “eroi” stavano sbucciando la manioca e nel pentolone bollivano i fagioli. Erano felicissimi…

E’ sempre possibile e opportuna questa “ rendicontazione” pubblica?

Vi assicuro che anche il nostro tempo è contato ed arrivare a tutto è difficile. Inoltre alcune persone preferiscono “fidarsi” e addirittura conservare l’anonimato. Qualora ci fosse richiesto perché si tratta di doni della comunità (scuola, parrocchia, associazione) e il responsabile deve a sua volta rendere ragione, cercheremo di farlo. Se poi viene un ragioniere-segretario/a a darci una mano, ne saremo felici. (Dettaglio: nell’ultimo consiglio pastorale alcuni cristiani hanno detto che scriveranno ai nostri superiori perché mandino altri due o tre preti, perché quelli che ci sono qui non bastano! Mi domando dove…li troveranno?!)

Dato che ci siamo…aggiungo un piccolo dettaglio “familiare”. Una mia nipote, insegnante, ha raccolto nella sua scuola, sempre in occasione del Natale, 300 € per i bambini di Mambasa. Come ho usato questi soldi? Ho comperato 40 lamiere ondulate per una scuola a 25 Km (Some). Questa scuola è costruita con pali e fango. Le lamiere ondulate, offerte da questi ragazzi di Marano Vicentino sostituiranno le foglie che durano sì e no due o tre anni, facilmente sollevate dagli uragani e che non impediscono alla pioggia di aprirsi dei varchi sempre più larghi.
Resta la domanda per i nostri amici di Nduye? Quando le razioni saranno finite, cosa succederà?!

Grazie, cari ragazzi di Curtarolo e di Marano e grazie ai vostri insegnanti!

foto: Shabani e Angèle...a scuola! Avranno tutti i bambini la possibilità di studiare?