Possiamo illustrare brevemente come si è svolta la Pentecoste Missionaria del 2012. Ci siamo ritrovati in una sessantina di persone. Il programma previsto è stato rispettato.
1. P. Luca Zottoli ci ha mostrato, in sintesi, quanto hanno fatto i Padri Dehoniani in cento anni di presenza nella diocesi di Bologna. Un lavoro apostolico che ha avuto un influsso vasto e profondo per la vita della chiesa non solo di Bologna, ma anche italiana, specie grazie al Centro Dehoniano e del mondo, per i tanti missionari che si sono formati nella casa che ci ospitava, lo Studentato delle Missioni.
2. Il tema era: Laici in Missione: Perche? Per chi? I laici volontari che si impegnano in prima persona sono sempre più numerosi. La loro opera è fruttosa. La giovane copia di sposi fiorentini Ester e Simone, volontari assieme in Mozambico e Silvia, ingegnere elettronico, volontaria prima in Mozambico ed ora in Finlandia, dove, mentre svolge la sua professione si sente chiamata ad annunciare il Vangelo là dove vive, ci hanno lasciato intuire che sono laici missionari perché hanno avuto una chiamata dall'alto. Hanno annunciato e stanno annunciando la Parola di Dio in contesti totalmente diversi, (Africa gli uni e Scandinavia l'altra). ma il Vangelo è sorgente di giustizia, di pace e di speranza ovunque. Gli uomini di tutte le latitudini hanno bisogno di conoscere che Dio ama e che noi uomini dobbiamo volerci bene. Queste tesimonianze hanno fatto vedere con chiarezza, come è impegnativa la vocazione dei missionari, ma bella e attuale.
3. Dopo l'Eucarestia presieduta da Monsignor Tomé, ex alunno dello studentato e arcivesco di Nampula, in Mozambico e il pranzo ci siamo ritorvati per ascoltare altre testimonianze. Quelle dei medici volontari Pierluigi Piantoni e Zobbi Manzio. E dei missionari dehoniani i Padri Antonio Panteghini dal Camerun, Mario Gritti e Gabriele Bedosti dal Mozambico. Ha chiuso il giro di tetimonianze la professoressa Cornelia Mangiagalli, ben nota ai frequentatori di questo blog.
Al momento di lasciarci abbiamo capito che si deve rendere grazie a Dio perché, in modo non rumoroso, ma l'opera svolta è molta e, soprattutto, bella e viva e in favore dei più poveri. Ma c'è bisogno di più forze e forze giovani. Speriamo che il Signore ce le trovi.
venerdì 22 giugno 2012
domenica 10 giugno 2012
Salutation de la forêt
Ciao
a tutti,
spero
che la salute ed il morale siano buoni, soprattutto in vista
dell’estate che ormai è alle porte,
in
questo periodo, qui nella foresta pluviale congolese piove parecchio
e stanno arrivando i mesi
che
tradizionalmente sono"più freschi" ,a queste latitudini
perlomeno…
Anche
questa volta per rispondere alle numerose richieste che ricevo di
spiegare o dir qualcosa sulle attività
che
svolgo qui alla Mission Catholique de Mambasa, scrivo alcune note
scherzose e soprattutto approfitto della presenza della Super
fotografa Cornelia M. che con grande creatività ha immortalato
alcune immagini che rendono evidente la "grande versatilità"
dell’atelier mécanique della missione, oltre ad altre immagini che
mi sono giunte solo ultimamente.
Il
territoire de Mambasa è famoso per l’oro, il coltan ed il
legname...
Potevamo
non essere coinvolti nel settore minerario d’avanguardia ???
Impossibile rimanerne fuori !!!
Ecco
quindi la discesa in campo dell’atelier mécanique, soprattutto con
riparazioni al limite dell’immaginabile (io ormai ho fatto
l’abitudine a certe situazioni) su turbine che aspirano la sabbia
aurifera, pompe per l’acqua con giranti semi distrutti e ancora
supporti vari sgangherati per macchinari che vibrano setacciano e
trasportano la sabbia dal prezioso contenuto. Quel che è
sorprendente è constatare la tecnologia veramente rudimentale dei
macchinari impiegati. Si tenga comunque presente che in queste lande
l’estrazione dell’oro e non solo è svolta in larghissima misura
a mano ed in condizioni molto precarie (eufemismo).
Naturalmente
una grande riconferma viene dal settore automotive, grazie agli amici
di Schio che ci hanno inviato la materia prima (80Kg di acciaio
bonificato C.45) siamo riusciti a recuperare un camion 3 assi di
proprietà della missione fermo da ben 2 anni per problemi legati
all’adattamento di un nuovo gruppo frizione, diverso da quello
originale, un lavoro delicato ed impegnativo ma il risultato è stato
stupefacente, (qualcuno fra i capi dubitava…) veramente un grande
lavoro d’équipe tra meccanici motoristi ed attrezzisti.
Sempre
per il settore materie prime ci è giunta una commessa di lavoro da
una azienda del Nord Kivu
L’entrata
in funzione a metà gennaio dell’ Hôpital Mama wa Yezu qui annesso
alla missione ci ha spalancato le porte del settore : Tecnologia
della salute…immediatamente l’atelier è stato coinvolto
nell’arredamento della sala operatoria con la richiesta di
costruzione del supporto metallico a muro per la lampada scialitica
giunta a Mambasa da chissà dove ma evidentemente incompleta, un
mistero, mah !!!
Anche
in questo caso e per l’ennesima volta è stato ancora "san
rottame l’amico"che ha reso possibile
il
ritrovamento-recupero della materia prima…per realizzare il
manufatto.
Insomma
ci siamo sbizzarriti con le macchine utensili ed i metalli con la
speranza che il tutto possa
diventare
occasione d’esperienza per i numerosi giovani locali, frequentatori
della missione.
Per
concludere, il capitolo Scuola, un impegno molto iteressante e
doveroso, l’esperienza accumulata
negli
anni in Moçambique è una base-tesoro notevole…ma nella foresta
gli sforzi vanno du-tri-qudruplicati !!!
Adesso
siamo in piena epoca di esami di fine anno scolastico, un qualche
interesse è stato suscitato negli alunni, ho potuto constatare
qualche risultato interessante soprattutto a livello di Dessin
Industriel,
attività
teorico-pratica tradizionalmente molto ostica per questo tipo di
contesti…
Il
bisogno di un cambiamento generale-radicale nell’approccio alla
scuola è evidentissimo…
in
primis, l’auspicio è che le legittime richieste economiche dei
professori siano esaudite al più presto,
dopodichè
per gradi , si dovrà pensare a migliorare l’interazione fra tutte
le realtà umane che ruotano attorno
all’ambiente
scuola.
Concludendo,
un grazie speciale a tutti gli amici che dall’Italia che provvedono
a recuperare ed inviare i preziosi materiali.
Auguri
a tutti di buon lavoro e di una serena estate.
Andres
Congo RDC
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