domenica 25 dicembre 2011

E' nata la ONLUS per l'opera di padre Bernardo Longo

Dopo una lunga gestazione, ma fedeli ad un impegno preso non appena tornati da Mambasa, oggi 22 dicembre 2011, a Pieve di Curtarolo, nascerà la ONLUS - ASSOCIAZIONE SOSTENITORI DELL'OPERA DI PADRE BERNARDO LONGO.


I fondatori sono stati scelti con l’intenzione di rappresentare idealmente l’intera comunità di Curtarolo:

Don Emanuele Gasparini, arciprete di S. Giuliana, la parrocchia dove è stato battezzato ed ha ricevuto i primi sacramenti cristiani il Venerabile Padre Bernardo Longo.

Il prof. Marcello Costa, sindaco di Curtarolo e rappresentante dell’amministrazione comunale che ha condiviso il progetto di dare nuova vita alla missione di Nduye.



Padre Silvano Ruaro, già missionario a Nduye ed ora missionario a Mambasa, direttore dell’Institut Bernard Longo, che poche settimane fa è riuscito nell’impresa, memorabile, di far tornare a Nduye una comunità di suore, per riprendere con vigore l’attività pastorale e di promozione umana.

Andrea Faggian, Vice-presidente del consiglio pastorale di S. Giuliana, Paolo Longo, del gruppo missionario della stessa parrocchia, Giovanna Pistorello fervente sostenitrice del progetto “Nduye”.

Ed infine, ma determinanti, Renato, Lieto e Lidia Longo, nipoti del Venerabile Padre Bernardo, in rappresentanza dei tanti parenti e parrocchiani che hanno avuto la fortuna di conoscere il missionario e che ancora oggi vivono intensamente il suo ricordo.


Questo è scritto nell’atto costitutivo: "L’Associazione si ispira all’operato del Venerabile Padre Bernardo Longo, missionario Dehoniano originario di Curtarolo, che dal 1938 fino al suo martirio nel novembre 1964, ha speso tutte le sue capacità ed energie nella attività di evangelizzazione, di formazione e di promozione umana delle popolazioni della regione dell’Ituri, nel nord-est dell’attuale Repubblica Democratica del Congo. Padre Bernardo Longo ha creato nella foresta equatoriale, costruendola con le sue mani, la missione cattolica di Nduye, dotandola di scuole, edifici residenziali, di un dispensario, di officine di meccanica e di falegnameria. Dopo la sua morte, l’istituto professionale e di istruzione superiore, denominata in suo onore Institut Bernard Longo (I.B.L.) è stata trasferito a Mambasa ed è tuttora funzionante, con profitto. Nell’approssimarsi del 50° anniversario del martirio del Venerabile Padre Bernardo Longo la comunità di Curtarolo, sia laica che religiosa, in comunione di intenti con i missionari a cui attualmente è affidata la parrocchia di Mambasa e Nduye e con i molti sostenitori dell’opera avviata da Padre Bernardo Longo, intendono costituirsi in associazione per garantire la prosecuzione di quanto da Egli creato e condotto e per sostenere la missione di Nduye e l’Institut Bernard Longo di Mambasa. "



L’associazione, dunque, ha come principale finalità quella di sostenere la missione di Mambasa e Nduye, organizzando iniziative destinate a diffondere notizie sull’attività di Padre Bernardo Longo, sulle opere da lui realizzate o avviate. Ma anche sulla prosecuzione delle sue attività da parte dei missionari Dehoniani dapprima a Nduye ed oggi a Mambasa, informando sulle necessità contingenti, sui progetti, sulle opere realizzate.

I soci fondatori, sottoscrivendo l’atto costitutivo, hanno preso un impegno, semplice e preciso: tutti i fondi raccolti saranno trasferiti ai missionari, secondo le intenzioni dei benefattori.

Ci aspettiamo di raccogliere molte adesioni, sia da parte di parenti e parrocchiani di Padre Bernardo, sia da parte degli amici e sostenitori della missione di Mambasa-Nduye.

2 commenti:

Cornelia ha detto...

E' un bel regalo di Natale!

Adesso bisogna passare ai fatti...

Gianluigi ha detto...

Oggi 2 gennaio 2012 ho ricevuto la rivista del Segretariato Missioni dei Dehoniani. Il n. 119 di “Una sola Famiglia” ricco di articoli e notizie, ben illustrato, come sempre utile e gradito con gli auguri di buone feste firmati da p. Nerio, fr. Amedeo, fr. Pierino e p. Marino. Auguri che ricambio di cuore.
Tre articoli, da pag. 35 a pag. 38, cioè la corrispondenza missionari da Nduye e Mambasa in Congo, ovviamente (per precedenti personali!) mi attraggono più di tutti gli altri. Li scorro appena in quanto già li conosco a menadito avendoli visti, rivisti ed anche commentati sul blog della missione. Questo: http://mambasa.blogspot.com/
Molto ben per averli ripresi, anzi benissimo così che si possano raggiungere lettori di altra fascia ed altre abitudini.
Però mi chiedo e vi chiedo, ripetendomi così come faccio da mesi, anzi da anni, da diversi anni perché mai non si voglia “indicare la fonte”. Dire dove sono stati pubblicati per la prima volta, ovviamente con assoluta tempestività, illustrati con immagini a colori e corredati spesso anche da commenti di amici e degli stessi autori.
Indicare dove andare per interloquire, invece di essere solo lettori passivi.
Per questa ostinazione infinita non riesco a trovare nessuna giustificazione. Mi sbaglio? Provate a darmi qualche buona motivazione e l'accetterò volentieri.
Lasciatemi dire che anche per questo assurdo comportamento ho maturato una profonda disaffezione per tutta quella serie di progetti e di iniziative che comunque ho coltivato da più di quarant'anni. Peccato, ma dopo anni di insistenze dovrò farmene una ragione.