martedì 17 agosto 2010

Situazione al noviziato di Kiragho-Butembo



Si va verso la normalità in Congo


Dopo le giornate convulse dei giorni scorsi la comunità del noviziato a Kiragho-Butembo sta ritornando a un ritmo di vita normale e sereno. Alcuni eventi particolari hanno contribuito a stemperare il clima di tensione e di fatica che aveva preso la vita dei confratelli presenti nella zona e dei novizi. Questi dopo una riunione durata a lungo nella notte tra il 10 e l’11 di agosto, in seguito alle insistenze del Superiore Provinciale, sono tornati al noviziato, dove si trovava da solo P. Osnildo, che era ammalato, con febbre.

Il giorno 11 agosto il ministro dell'interno si è recato a Butembo e con il prefetto della città, altre autorità civili e il vescovo. Hanno parlato prima con i padri della parrocchia di Kiragho e poi con P. Osnildo al noviziato. Verificate le precarie condizioni di sicurezza, hanno messo a presidio della zona un gruppo di militari che, a giudizio dei nostri confratelli, partiranno nei prossimi giorni. La loro presenza può essere controproducente e attirare l’attenzione di nuovi possibili banditi.

I nostri confratelli della parrocchia hanno accettato di tornare, ma hanno chiesto al vescovo un periodo di riposo fuori dell'ambiente, per ritrovare serenità e ritemprare le energie. Il vescovo ha concesso questo tempo di stacco, e la cura della comunità sarà garantita da un prete diocesano. L’attenzione e la solidarietà è stata viva anche tra i nostri confratelli. P. Silvano Ruaro della comunità di Mambasa, appena tornato dall'Uganda, ha raggiunto Butembo con un camion e ha fornito il magazzino del noviziato di prodotti necessari dopo questi giorni di saccheggio e confusione. Oggi, venerdì 13, due confratelli devono essere partiti da Kisangani con il volo diretto a Butembo e si fermeranno alcuni giorni con la comunità. Nel frattempo si sta pensando di provvedere con un collegamento satellitare le comunità di Kiragho-Butembo, Questo permetterebbe collegamenti di telefono e internet, che, in questo momento sono inesistenti.

Siamo grati al Signore per gli sviluppi recenti della situazione, anche se sono da risolvere molte cose:
1. La situazione della sicurezza locale continua ad essere precaria, come in tutta la regione orientale del paese.
2. È positivo che il ministro abbia preso conoscenza diretta della situazione. Speriamo che questi giorni di sofferenza, paura e disorientamento abbiano contribuito a migliorare la sicurezza dell'intera popolazione, terrorizzata dai banditi negli ultimi tempi.
3. Per i novizi, è stata un'esperienza difficile, ma anche un'occasione per riflettere e consolidare le motivazioni delle loro scelte vocazionali.
4. Un pensiero speciale va a P. Osnildo che, senza rumore, ha dimostrato le ragioni fondamentali della sua vita e della sua scelta missionaria, con coraggio e solidarietà verso le popolazioni del luogo, in preda alla violenza.
5. Al vescovo di Beni-Butembo ringraziamo di cuore la cura pastorale sollecita ed amica con cui ha seguito i nostri confratelli in questi giorni difficili.

Viviamo questi eventi alla luce della fede e proviamo a leggerli come segni della presenza del vangelo in un mondo che continua ad avere bisogno di annunciatori della pace, disposti a rischiare anche la vita per disarmare la violenza che distrugge, con profetici atteggiamenti di coraggiosa proposta di riconciliazione e di solidarietà.

Roma, 13 agosto 2010

Post copiato tal quale dal sito ufficiale dei Sacerdoti del Sacro Cuore
( http://www.dehon.it/scj_dehon/news_day_it.asp?id_not=3577 )
su espresso "ordine" di padre Nerio Broccardo.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Gianluigi, immaginavo che ti avrei fatto fare i salti mortali. Non lo farò più. Comunque grazie per averlo pubblicato. Tante persone attendono di sapere cosa sta succedendo. C'è un miglioramento della situazione, ma non ancora sufficiente: il pericolo resta sempre nell'aria. Comunque speriamo me a te ancora grazie a nome di tutti i lettori del nostro blog-

Anonimo ha detto...

Amici,sto seguendo ora per ora,l'ennesima crisi congolese,vagando sui siti,confrontando le notizie di Misna,Radio Okapi.Anna,la veterinaria del progetto Manbassa,a malincuore,con le lacrime,non è partita oggi.Nessun "procurato allarme"ma l'assenza,l'inefficenza,l'incapacità del governo centrale congolese sta montando gli stati confinanti per riuscire nel progetto di togliere al"troppo grande Congo"territori estremamente importanti dal punto di vista delle risorse.
Ma gli uomini di buona volonta non devono aver paura di questo,l'esempio dei "NOSTRI"ci deve spronare:dobbiamo aiutarLI a raggiungere quella conspevolezza,quella autostima che purtroopo si annulla di fronte ad un fucile,alle quotidiane ingiustizie e sopraffazioni.
Questo è il messaggio che abbiamo mandato oggi a Ester,Dominique e alle DONNE delle Cooperative,e,dalle loro risposte,lo hanno capito.
Giando

Gianluigi ha detto...

A Nerio: non ho fatto i salti mortali, nient'affatto. Copiare è molto facile, soltanto che la netiquette vorrebbe che i siti soprattutto si linkassero.

A Giando: per quanto ci racconti, ammesso che ci siano nostri lettori interessati, potresti scrivere nei commenti i link delle varie notizie. Cosi le fonti potranno essere consultate con facilità, da tutti.