lunedì 24 settembre 2007

Incontro storico: 3 scledensi a Beni


Se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna.
Avevo saputo che l'architetto Pino Toniolo doveva venire in Congo per controllare i lavori della costruzione di un centro religioso-laico a Kisangani. Sapevo anche che sarebbe venuto nel Kivu: a Butembo, Beni.
Per me era fuori discussione una sua visita a Mambasa (142 km da Beni).Purtroppo avevo fatto i conti senza conoscere il suo programma. Il suo ritorno in Italia era fissato da tempo per il 25 settembre. Dato che il 23 doveva essere a Butembo, assieme al nostro padre Provinciale, p. Wilson Hobold, per la chiusura del I° centenario della evangelizzazione della diocesi di Butembo-Beni, era evidente che una sua visita a Mambasa era impossibile.
Niente paura. Di comune accordo fissiamo un appuntamento a Beni per mezzogiorno del 24 settembre (oggi!).
Alle 7,15 di stamattina con un ragazzo di Mambasa parto a Beni, in moto.
La strada è asciutta, e di conseguenza...anche le buche lo sono abbastanza. Arrivo a Beni alle 11,20.
Gli amici non sono ancora arrivati: faccio quindi in tempo a sbrigare qualche piccola incombenza. Alle 12 incontro storico presso le Suore Orantes: da Butembo sono scesi il padre Wilson, padre Nerio, padre Dino Ruaro e l'architetto Toniolo.
Il tempo stringe. Saluti, consegna delle cose che deve portare in Italia, discussione su un piccolo progetto: il portone dell'officina meccanica della scuola.
Un gruppo di amici di Schio - città forte in metalmeccanica - si è offerto di realizzarlo e di spedirlo e ...di venire a montarlo! Grasie, tosi!
Dopo...il dovere, scambio a ruota libera. E' stato un momento di gioia, di ricordi...
Quante persone abbiamo nominato in poco tempo...
Non poteva mancare la foto storica.
Arch. Toniolo (con la barbetta, che compensa la scarsa chioma!) - p. Silvano - p. Dino.
Si direbbe che io sono un po' spiritato: è comprensibile. Sono da poco sceso dalla moto(in primo piano si vede il casco!): non è una Ducati, né una Honda...è una Senke, cinese, fatta al risparmio; si compera a Beni o a Butembo, nuova! a 500$! Quindi gli amortizzatori lasciano a desiderare. Vi assicuro che i 142 km...si sentono. Quando si arriva si è doppiamente contenti.
Un pranzo veloce in un ristorantino della città. Si continua a spaziare in quel di Schio...Si passa dalla pieve di Pievebelvicino, restaurata! alla vecchia fabbrica Lanerossi, al Monte Summano, al duomo di Schio...
Ma dobbiamo separarci: Toniolo e amici vogliono vedere il sito (ormai si dice così anche in Congo)dove i nostri primi padri hnno cominciato la missione nel 1906:
Anch'io devo tornare...Per fortuna c'è una macchina di amici...Così mi risparmio il ritorno in moto. Domani avrò un'andatura normale: è importante perchè devo andare ad accogliere l'Ispettore Provinciale dell'Insegnamento.
L'architetto parte domani da Beni per Kinshasa...Parigi Verona. Gli altri: Dino,Nerio, Wilson verranno a Mambasa. Nerio consegnerà la parrocchia a padre Dino e poi ritornerà a Kiraho...
La vita continua...
In macchina pensavo all'articolo che sto facendo su: "Chi siamo" e mi dicevo: siamo in tanti a lavorare per il Congo e per Mambasa...Ed è bello conoscersi.
L'architetto Toniolo è pieno di vita, di entusiasmo: è già stato in Kenya 41 volte! e non per turismo.
Pino...e in Congo quando ritorni? Intanto buon viaggio e saluta gli amici...e che Dio vi benedica tutti

giovedì 20 settembre 2007

foto della riunione dei professori


dopo la riunione..e prima del banchetto!

Clikkando sulla foto questa si ingrandisce (forse qualcuno non lo sa!) e...il padre Jean Paul è quello più in alto, al centro, con la maglia bianca e la cui testa oltrepassa la tettoia della scuola.

19 settembre: riunione dei professori de l'IBL

Ieri, mercoledì,19 settembre si è tenuta all'Istituto Bernard Longo (IBL) la prima riunione dei professori.
Aspettata con ansia e curiosità dai professori e affrontata con una certa paura e preoccupazione dalla direzione.
Perché? Siamo in piena crisi.
La parole del Presidente, dette con una certa aria di superiorità e con tanta faciloneria, a proposito degli insegnanti, ha aumentato la tensione e ha avuto l'esito contrario.
In una conferenza stampa della settimana scorsa aveva "profetizzato" che i professori sarebbero rientrati in classe senza problema,prima di aggiungere:" cari insegnanti,fate dei sacrifici!"
Queste parole hanno suscitato dappertutto una forte reazione di collera e i professori e gli alunni hanno fatto delle marce di protesta in varie città...
In questo contesto era evidente che anche noi avevamo una certa ansia e ci aspettavamo delle domande imbarazzanti.
A mio avviso la riunione si è svolta in un clima di dialogo costruttivo.
L'abbiamo aperta analizzando la situazione del paese e lo abbiamo fatto leggendo alcuni passaggi della lettera della Conferenza Episcopale del Congo che ha come titolo: "Vino nuovo, botti nuove! Non deludere le attese della Natione".
L'analisi dei Vescovi è dura e senza sfumature...A un certo punto, quasi all'inizio della lettera, lanciano quasi un grido di allarme: "Ne dormons pas, la maison brule!: non dormiamo,la casa brucia!).
Anche noi abbiamo cercato di cogliere il loro messaggio: cambiamento di mentalità, spirito nuovo...
E di novità nella nostra scuola ce ne sono anche quest'anno:
- un numero record di alunni: siamo già a 605 e continuano a venire: non sappiamo
dove metterli.
- nuovi professori: 8
- nuova direzione: p. Jean Paul Amuli, che gradualmente
assumera la responsabilità.
- nuovi programmi e nuove aperture: quest'anno tutti gli alunni avranno nell'orario
settimanale qualche ora di informatica, grazie al dono di amici (D.e mamma!) che
hanno offerto 23 computer e grazie ad alcuni amici di Schio (B e compagni!) che
hanno fatto un'istallazione moderna ed...elegante.

Il problema del salario (scottante!!!) è stato trattato con pudore e senza false promesse: siamo in attesa degli avvenimenti. Ho promesso comunque che anche quelli che non saranno pagati dallo Stato (37 su 53!) avranno almeno lo stesso salario previsto per i loro colleghi. Spero non resti una promessa vana! (Non deludere le attese...)

Fra i vari problemi sollevati dai professori di lettere (che di solito ascoltano...i tecnici) uno ha suscitato vari commenti: un laboratorio per le lingue (inglese e francese!)
I professori di francese e inglese avevano un argomento forte: la missione ha fatto tanti sacrifici e ha investito tanto per le sezioni techniche (falegnameria,meccanica, taglio e cucito)...ma per le lingue!?
Per fortuna l'atmosfera della sala era serena e comprensiva...Alle prime reazioni di stupore e di meraviglia, ne sono successe altre più realitische e positive: perchè escludere a priori questa possibilità...? Altri progetti, che sembravano miraggi,oggi sono realtà: torni, frese, vari gruppi elettrogeni, computer, incubatrice a corrente continua, un vero atelier di felegnameria, macchine da cucire, un impianto elettrico moderno nella scuola e nella missione,internet... Perché mettere limiti alla Provvidenza?!

Questo argomento, e la discussione che ne è seguita, hanno creato un clima quasi euforico ed entusiasta. Le lingue si sono sciolte...e quasi a raffica sono stati espressi desideri...e sogni...
La chiusura è stata ancora più serena e gioviale.
A un segnale convenuto con gli adetti ai lavori, sui tavoli sono apparsi: beignets, pop corn, arachidi e dolci di vario tipo e forma: tutto fatto in casa!
Non poteva mancare la birra e altre bevande non alcooliche...
Non è rimasto nulla!

sabato 15 settembre 2007

12 settembre 2007. P.Nerio lascia Mambasa


Avevo scritto qualche riga sul blog il 12 settembre, ma poi non ho inviato nulla. Non ero soddisfatto del mio scritto e, - quel giorno tutto andava storto - non riuscivo a raddrizzare la foto che l'accompagnava.
Oggi non sono nelle migliori disposizioni. Ieri pomeriggio sono sceso da Beni in macchina: evidentemente senza padre Nerio. La strada, visto che non era piovuto, non era proprio pessima. Ma la mia tensione era abbastanza elevata. Sapevo che oggi mi aspettavano impegni e...guai.
Da questa mattina sta piovendo a dirotto: pioggia abbondante e continua, monotona. Tutti i piccoli avvallamenti del terreno sono dei laghetti...
Ma gli impegni bisogna affrontarli e risoverli.
Il primo grosso guaio è...l'inizio dell'anno scolastico.
Qui da noi, come vi ho detto qualche giorno fa, diamo una parvenza di normalità a una situazione che è invece molto critica.
I sindacati degli insegnanti sono per la linea dura: finché il governo non dà garanzie di un pagamento meno vergognoso di quello attuale, non si incomincia la scuola.
Ho avuto modo di constatare che a Beni, Butembo, Bunia, Kinshasa...la consegna è stata rispettata. Addirittura a Kinshasa gli studenti universitari sono entrati nelle scuole private - le uniche che funzionavano - e hanno fatto uscire gli alunni.
Giovedì sera è intervenuto anche il presidente Joseph Kabila.
La mia reazione è di...tristezza.
Osa domandare agli insegnanti di :"fare dei scrifici..." Cosa hanno fatto finora?
Un deputato prende 4000 dollari al mese...Nessun professore, attualmente supera i 60 al mese
E se gli insegnanti di ruolo arriveranno forse a 70 $ al mese, cosa sarà di quelli, la maggioranza - che non sono ancora riconosciuti dal ministero e il cui dossier dorme da anni sulla scrivana o in un angolo degli uffici di Kinshasa?
Vi terrò informati...
Sarebbe bello che qualcuno facesse anche delle domande o dei commenti: altrimenti rischio di parlare da solo e in questo caso potrei domandarmi se non sono un po' matto...

Torniamo a padre Nerio.
E' partito mercoledì 12 settembre. Giornata grigia. Strada scivolosa.
Non voleva manifestarlo: ma è stato duro anche per lui!
Oltre 16 anni a Mambasa.
L'ho accompagmato fino a Beni. Lui ha continuato con il nostro autista fino a Kiraho. Io mi sono fermato un giorno, giovedì, presso le Suore Orantes. Avevo bisogno di un po' di solitudine e di calma.
Il viaggio fino a Beni mi è sembrato corto: avevamo tante cose da dirci.
Ritornerà fra una decina di giorni per incontrarsi e restare per un po' di tempo con il nuovo parroco,padre Dino Ruaro.
Poi senz'altro cercheremo altre occasioni per farlo scendere dai monti.
Tante persone lo aspetteranno...
Shabani e Mosé sono senz'altro fra queste. Ecco una delle ultime foto di padre Nerio a Mambasa. Alla sua destra, Mosé, alla sinistra Shabani...
Shabani era senza famiglia:la mamma è morta al momento del parto; Mosé è stato trovato nella foresta solo, nudo, pieno di piaghe...Abbiamo trovato loro una mamma e li assitiamo: sono vispi, furbi e sornioni. Sanno che a loro...perdoniamo tutto.
P. Nerio ha voluto la loro foto...Penso che la guarderà spesso e dirà: "si stava bene a Mambasa!"
Ciao, Nerio!
...e un grazie sincero al signor Luigi Caprotti di C...Ti scriverò presto!

lunedì 10 settembre 2007

...incontri col passato sulla strada di Nduye




Ieri, domenica, ero a Nduye. Ormai è una abitudine.Il sabato sera o la domenica mattina noleggio una moto,con il suo chauffeur e vado alla sbaraglio sulla strada di Nduye. Andarci in macchina è impossibile. Basterebbe trovare un camion in un buco per essere bloccati per giorni.
La prima volta può essere un’avventura...La seconda un po’ meno...la terza e le successive sono una dolorosa necessità...Ma il dovere chiama e si parte.
Non vi dico come ho trovato la strada ieri...Sempre peggio. Quando sono andato con Gianluca, Irene, e Filippo il 26 agosto era meno peggio. E in quell’occasione Gianluca disse: “ questa strada è un delirio!
La settimana scorsa, in occasione di un incontro con gli insegnanti e gli alunni sono andato con l’Ispettore delle scuole e il nostro segretario. Li avevo avvertiti: “la strada è pessima”.
Dopo l’esperienza l’Inspettore disse: “Mai avrei immaginato una cosa simile...sorpassa ogni immaginazione”. Il segretario: “spesse volte sono stato tentato di tornare indietro...E’ questo il mio ultimo viaggio...”
Io continuo ad andarci e ci andrò ancora. Sto cercando di ridare serietà e dignità alla scuola media di Nduye. Abbandonati a loro stessi i ragazzi e i “professori”si erano adagiati in una mediocrità allarmante. Nessuno dei 32 candidati alla scuola media ha superato il test.
Chiedo a padre Longo un barlume di creatività e di inventiva...e di coraggio!
Ieri ho avuto un lungo, agitato...ma anche fruttuoso incontro con i genitori e i responsabili dela scuola. Li ho svegliati? Non lo so: certamente alla fine della riunione erano scossi...
Il Vangelo della XXIII a domenica si prestava bene: prima di cominciare a costruire una casa, vedi quanti soldi hai e calcola se sei capace di portarla a termine...Non cominciare e lasciarla a metà...Fissiamo bene gli obiettivi per quest’anno e cerchiamo i mezzi per raggiungerli!
Mi sembravano decisi a seguirmi anche se i rimedi che ho proposto erano drastici.

Al ritorno ero un po’ più leggero...
Il sole aveva un po’ asciugato la strada... anche se diversi buchi erano ancora pieni di acqua.
Ad Aluta, a 15 km da Nduye ho rivisto una ragazza, non come le altre...Era ancora sorretta da un’altra ragazza e mi ha sorriso. Perchè?
Il 26 agosto, come ho detto sopra, ero andato a Nduye con Irene, Gianluca e Filippo.
A ritorno, proprio nel villaggio di Aluta, c’era un grande raduno di gente. C’era aria di festa.
Una ragazza che era rimasta chiusa in una capanna per 6 mesi, senza muoversi, era presentata al pubblico. Di tanto in tanto, per non perdere la tradizione, rinnovano questo rito che si chiama “elima”: è il rito di iniziazione delle ragazze.
La ragazza era sorretta da sua mamma e dall’ancella che l’aveva servita durante tutto quel tempo.
Evidentemente non poteva sorreggersi da sola...Nel piazzale, su un palco sopraelevato, danzavano una decina di ragazzine in un costume ibrido: un miscuglio di autenticità e di kitsch.
Ho chiesto di fare delle foto...La mamma (che vedete nella foto) ha acconsentito...
Vi mando 3 foto...Non so se avrò altre occasioni per riprendere questo rito...Mentre sarà molto più facile riprendere la danza della circoncisione (dei ragazzi, evidentemente!).
E questo sarà un altro servizio.
Penso non ci sia bisogno di didascalie.. Vi dico solo che in una foto c’è la ragazza sostenuta dalla mamma e dall’ancella, un’altra mostra il palco con le danzatrici e la terza ritrae una di queste...
Quella ragazza che mi ha sorriso ieri era quella della domenica 26 agosto...Il suo incontro ha rinnovato il ricordo e mi ha suggerito di condividere con voi queste immagini rare...

Forse non è un blog molto serio...ma vi mostra uno scorcio della vita.
Altri aspetti più seri...non mancheranno .
Mi farò vivo presto...
Ciao...lo so che leggete questo blog..Ma fatevi anche vivi con qualche commento.
Allora il mio non sarà un soliloquio...

la "B" di Padre Silvano e...la mia

Ognuno di noi ha la sua "B". Padre Silvano tutti i giorni ha la "B" del breviario; il sottoscritto, se non proprio tutti i giorni, ha la "B" del blog.
Questo blog per le missioni di Mambasa e di Nduye dovrebbe diventare uno strumento di grande utilità se tutti gli amici sparsi nel mondo, ma soprattutto in Italia, lo usassero per mantenere i contatti con gli amici missionari che si trovano non proprio dietro l'angolo di casa, ma in Congo.
Tutti, davvero tutti, possono scrivere quel che vogliono mettendo uno o più commenti nelle varie notizie (post) pubblicate. Se qualcuno volesse darci una notizia o pubblicare una foto non ha che mandarla a P.Silvano (come già fatto) o al sottoscritto, al seguente indirizzo e-mail gianluigi.mazzufferi@tin.it
Se poi ci fosse chi vuole preparare da solo i post, pubblicarli, gestirli, etc non ha che farsi avanti: la chiave dell'accesso è a disposizione.
Cosi non vedremo soltanto citate lunghe liste di nomi di amici (Giuseppe, Giando, Gabriella, Gianluca, Marta, Claudio e Claudia, Enrico,Graziano, Doriano, Luigi, Filippo, Maria Luisa, Paola, don Antonio, Professor Riva e Signora, Gianni e Anna, Paola, Marta, prof. Felice Martinelli, Livia e Daniele, Franco ), ma potremo anche leggere quel che hanno da dirci loro stessi.
Una precisazione dell'ultim'ora: oggi ha commentato, mi sembra per la prima volta, don Antonio. Bentrovato e grazie!

venerdì 7 settembre 2007

Qui, Mambasa: vi parla padre ...Nerio!


Carissimi,
Eccomi! Sono arrivato a Mambasa. Ho trovato tutto come mi aspettavo. La nostra gente vive una situazione ancora molto difficile. C’è si un governo ma che non ha ancora incominciato a muoversi e chissà quando potrà fare i primi passi. I Vescovi hanno denunciato il permanere di tensioni politiche e tribali. Si fanno degli investimenti unicamente per lo sfruttamento delle materie prime. Ma la maniera con cui si svolgono queste attività non è trasparente. I benefici sono solo per pochi. Niente è utilizzato per migliorare le infrastrutture, le scuole, gli ospedali, l’agricoltura,... ecc, ecc. La gente comune è pessimista, non ha slancio ,perché ha paura di tornare al buio totale come due anni fa.
P.Silvano, stringendo i denti, fa funzionare tutto. Speriamo che vengano giorni migliori.
Tra qualche giorno, come sapete, sarò a Butembo…. Ma quando Giuseppe, Giando, Gabriella, Gianluca, Marta, Claudio e Claudia, Enrico,Graziano, Doriano, Luigi, Filippo, Maria Luisa, Paola, don Antonio, Professor Riva e Signora, Gianni e Anna, Paola, Marta, prof. Felice Martinelli, Livia e Daniele, Franco (con il suo armamentario anti-zanzare, ultima generazione)... e tutti gli altri verrete qui a Mambasa discenderò dalle montagne per incontrarvi. Sarete comunque in ottima compagnia con P.Jean Paul, P.Dino, Albertina, Maria, Deo, Famba e gli altri. Se Kapitula,( per gli amici), Mgr. Kalanga, (per i documenti ufficiali), si decidesse a farci visita, la festa sarebbe alle stelle. Intanto vi abbraccio tutti e arrivederci.
Non posso tralasciare di salutare con affetto P.Stefano, P.Angelo, P.Antonio, Amedeo, P.Giuseppe, P.Paolo, P.Tarcisio, P.Mario, Pierino, P.Onorio della comunità di Milano.
Un grazie a P.Aurelio di Bolognano e ai suoi amici per l’aiuto alla cooperativa vedove di Mambasa.
Nella foto sono con Silvie…. Una bambina sfollata che abbiamo salvato da morte certa… ha le dimensioni di uno scricciolo ma è vivissima. Vi saluta e vi ringrazia assieme a Moise, Shabani ecc.

Smetto perché davanti alla porta ci sono quelli che voi sapete..

P. Nerio

giovedì 6 settembre 2007

Ricevo da padre Dino...e trasmetto

Carissimo Silvano, leggo il blog di Mambasa, ma quando voglio reagire e mandare un cenno di vita, non so più dove mettere le mani. Spero che tu potrai "mettere in onda" questo mio primo intervento. Volevo mandarlo al nostro amico Gianluigi, ma non dispongo più del suo indirizzo mail.
Ho letto che P. Nerio è già arrivato a Mambasa, aggiungendosi cosi a P. Jean Paul Amuli, rientrato da poco dal Brasile, e a te, che per diversi mesi sei rimasto tutto solo "al fronte".
A questa notizia, vorrei aggiungere che anch'io sono in strada per Mambasa e che, lentamente putroppo, mi sto avvicinando al traguardo. Sono partito da casa da piu' di una settimana, ma non sono ancora arrivato a destinazione. Mi sento un po' come gli Ebrei che, dopo essere usciti dall'Egitto, hanno vagato per quarant'anni per il deserto prima di attraversare il Giordano ed entrare nella terra promessa. Ora mi trovo a Kisangani, a soli...540 km da Mambasa; un po' come Mose' che ha potuto contemplare la terra promessa dall'alto del Monte Nebo. Io pero' spero di avere migliore sorte di Mose' e di arrivare effettivamente a Mambasa. Nel frattempo mi e' stato chiesto di aspettare, qui a Kisangani, il rientro dell'economo provinciale, P. Giovanni Pross. Questi arrivera' assieme all'architetto Pino Toniolo, di Schio, che ha elaborato il progetto di ristrutturazione del nostro Centro Monsignor Grison di Kisangani e viene per una prima visita ai lavori, da poco iniziati. Terminati gli impegni a Kisangani, andremo insieme al noviziato di Kiragho (Butembo), per verificare le possibilità reali di costruirvi una piccola turbina elettrica per l'illuminazione del Noviziato. Dopo di che, spero che l'amico Pino abbia abbastanza tempo per concedersi la soddisfazione di venire anche a Mambasa. Certamente la cosa farebbe un grande piacere anche a noi. Questi sono i progetti. Nell'attesa, io pratico un po' la pazienza e mi preparo spiritualmente a questa nuova missione che la Provvidenza sta per affidarmi.
Un carissimo saluto a tutti.
Dino.

Anno scolastico in clima di incertezza


Amici,
volevo inviare un messaggio ieri sera, ma Internet si era impuntato come un mulo e non voleva aprirsi. Volevo dire subito grazie!agli Aviatori Senigalliesi e anche a un gruppo di amici di don Enzo Formiconi. Perché? Sono i donatori delle prime due Borse di studio per ragazzi o ragazze che, terminata la scuola nel nostro Instituto Bernardo Longo vogliono frequentare l'Università...Spero ch altri seguano questo bellissimo esempio. Intanto a voi Aviatori e a voi amici di don Enzo, ancora grazie.
Questo aiuto è un...segno! Abbiamo cominciato l'anno scolastico il 3 settembre...Ma siamo fra le poche scuole che effettivamente accolgono gli studenti al mattino e dispensano abbastanza regolarmente i corsi. Il 90% delle scuole in Congo sono chiuse. C'è una tensione forte fra governo e insegnanti. Il Ministro della Istruzione moltiplica gli inviti alla ripresa delle lezioni, i sindacati degli insegnanti vogliono fatti: sono stanchi delle promesse...non mantenute.
I salari (scusate l'uso improprio di questa parola) di un professore varia dai 30 al 50 $ al mese!.I genitori, in questi ultimi anni, aggiungevano un piccolo contributo mensile (circa uno o due dollari per alunno): questo piccolo incoraggiamento spingeva i professori a continuare nonostante le difficoltà...Il Ministro vuole sopprimere questo contributo dei genitori, ma come controparteci sono, per il momento, solo parole...
Fino a quando durerà questo braccio di ferro?
Intanto noi continuiamo.
La foto che vedete è di questa mattina, 6 settembre, ore 7.35!
C'è un po' di foschia e la foto è presa in controluce: illustra bene l'atmosfera di incertezza, di "nebulosità" in cui vive la scuola in questo momento.
Ma i segni di speranza ci sono...
In cima alla gradinata c'è padre Jean Paul Amuli...un giovane sacerdote che un po' alla volta mi sostituirà nella direzione della scuola. Sta parlando agli alunni: la tradizione continua.
E' giovane, aperto, coraggioso e pieno di buona volontà. Penso che la scuola è in buone mani...
Vorrei chiedere un aiuto per i professori...per dare a tutti almeno 50 $ al mese.
Vi confido soltanto che questo problema mi angustia...
Il gesto degli Aviatori e degli Amici di Senigallia mi fa sperare...

mercoledì 5 settembre 2007

Gli "Aviatori Senigalliesi" e la loro patrona


Alcuni mesi fa si è avuto, a Senigallia, un grave furto sacrilego a danno della statua della Madonna di Loreto. Questa si trova nella Chiesa dedicata all’Immacolata, dove oltre mezzo secolo fa gli "Aviatori Senigalliesi" realizzarono la Cappella Votiva, dedicata alla loro patrona.

Ignoti hanno infranto il vetro di protezione della nicchia che ospita la statua lignea della Vergine Lauretana ed hanno asportato diverse oggetti di valore, tra cui alcune medaglie, ed altre insegne d’oro che erano appese all’abito, che così si è anche lacerato. Queste icone erano i doni, spesso veri e propri ex voto, dei piloti senigalliesi. Soprattutto nella nostra città, nel tempo, si è consolidata una tradizione molto partecipata e sentita: gli uomini che solcano i cieli per piacere o per lavoro lasciano di frequente segni tangibili nella cappella della protettrice del volo, per rammentare momenti significativi della loro vita e della storia.

Stante per ora l’impossibilità di recuperare questi oggetti il Consiglio Direttivo dell’associazione ha discusso, di recente, il da farsi. Dopo una consultazione con il parroco del Duomo, don Paolo Gasperini, ha deliberato una sottoscrizione a scopo benefico da destinare ad una opera di carità. Questo atto vorrebbe essere una sorta di riparazione per “brutto gesto” avvenuto, indirizzando quanto possibile ad una borsa di studio che dovrà servire alle opere di educazione e di formazione che vengono realizzate da un missionario, Padre Silvano Ruaro. Questo dehoniano opera da molti lustri in Africa, nel cuore del Congo, nel mezzo della immensa foresta dell’Ituri. E’ riuscito a far funzionare alla grande quella scuola iniziata tanti anni orsono da Padre Bernardo Longo, missionario anche lui, tragicamente ucciso dai ribelli nel lontano 1964. Caso vuole che in quegli stessi anni anche gli aviatori italiani, impegnati in Congo, persero tragicamente 13 uomini nella strage di Kindu.

Prima a Nduye e poi a Mambasa sono sorte, davvero dal nulla, delle strutture funzionali e di grande prestigio che riescono oggi a formare, per tutto il ciclo della scuola media secondaria, centinaia di giovani e di ragazze. In queste missioni ed in queste scuole hanno prestato la loro opera, molti anni fa, un prete diocesano ed un laico di Senigallia.

Con la sottoscrizione di questo contributo, pari a 1200,00 €, la Missione Cattolica di Mambasa assicurerà un anno di soggiorno e studio ad un ragazzo diplomato che vorrà frequentare l’università, restando nel paese d’origine per divenire poi – come auspicato – un insegnante o un professionista di adeguate capacità.

martedì 4 settembre 2007

P. Nerio e Deogratias...al posto giusto!


carissimi, ecco la prova che padre Nerio è finalmente a Mambasa. E' arrivato sabato pomeriggio, primo settembre. Siamo arrivati quasi nello stesso momento: io venivo da Nduye e lui da Beni. Incontro senza tante formalità: come non ci fossimo mai lasciati. Primi scambi di notizie e poi subito al lavoro. Domenica, p. Nerio ha celebrato le due Sante Messe qui a Mambasa per riprendere il contatto con i cristiani; io sono andato a Mambau, un grosso villaggio a 9 km da Mambasa...Ho celebrato la Santa Messa per uno dei nostri lavoratori che è morto in un incidente sul lavoro il 27 agosto. Qualcuno probabilmente si domandava la ragione del mio silenzio...E' il primo incidente grave da quando sono in Africa: l'ho sentito molto forte e ci vorrà del tempo per ritrovare il ritmo e la serenità di prima. Ma continuiamo...
Ieri abbiamo ripreso le attività scolastiche...C'è una certa tensione.Gli stipendi dei professori e dei maestri sono da fame nera...I ragazzi vengono molto numerosi: è una gioia...e sorgente di speranza.
Adesso mi farò sentire regolarmente..
P.Nerio - mi ha detto che imparerà presto a usare il blog - ringrazia amici, benefattori e assicura la sua preghiera.
Ringrazio anch'io tutti voi e...
je salue ceux qui nous lisent en France, en Belgique, en Tunisie...
Gianluigi...ci stiamo allargando. Grazie a te!
Ciao e a presto

lunedì 3 settembre 2007

un "Angelo" custode


per chi lo conosce non c'è nulla da dire; per chi no, sarebbe troppo lungo farlo.
Se non ci fosse P. Angelo, a Milano, dove sarebbe attaccato il cordone ombelicale delle nostre missioni, non solo quelle di Mambasa e di Nduye?
Nella foto, anche questa prelevata da una pubblicazione di qualche tempo fa, Padre Angelo in compagnia di padre Silvano, con sullo sfondo i bellissimi edifici della scuola di Mambasa.

domenica 2 settembre 2007

anche Padre Dino arriva a Mambasa


da notizie indirette sappiamo che anche Padre Dino Ruaro dovrebbe essere in procinto di arrivare a Mambasa. Dopo una sosta a Kinshasa sarebbe andato a Kisangani e quindi avrebbe raggiunto Mambasa.
A questo punto vorremo da voi, in diretta, qualche notizia visto che p. Nerio dovrebbe essere, pur se di passaggio alla missione, oramai da qualche giorno.

nella foto, recuperata da una pubblicazione di diversi anni fa, p. Giovanni, P. Dino al centro e p. Felice.