venerdì 22 giugno 2012

PENTECOSTE MISSIONARIA 2012

Possiamo illustrare brevemente come si è svolta la Pentecoste Missionaria del 2012. Ci siamo ritrovati in una sessantina di persone. Il programma previsto è stato rispettato.
1. P. Luca Zottoli ci ha mostrato, in sintesi, quanto hanno fatto i Padri Dehoniani in cento anni di presenza nella diocesi di Bologna. Un lavoro apostolico che ha avuto un influsso vasto e profondo per la vita della chiesa non solo di Bologna, ma anche italiana, specie  grazie al Centro Dehoniano e del mondo, per i tanti missionari che si sono formati nella casa che ci ospitava, lo Studentato delle Missioni.

2. Il tema era: Laici in Missione: Perche? Per chi? I laici volontari che si impegnano in prima persona sono sempre più numerosi. La loro opera è fruttosa. La giovane copia di sposi fiorentini Ester e Simone, volontari assieme in Mozambico  e Silvia,  ingegnere elettronico, volontaria prima in Mozambico ed ora in Finlandia, dove, mentre svolge la sua professione si sente chiamata ad annunciare il Vangelo là dove vive, ci hanno lasciato intuire che sono laici missionari perché hanno avuto una chiamata dall'alto. Hanno annunciato e stanno annunciando la Parola di Dio in contesti totalmente diversi, (Africa gli uni  e Scandinavia l'altra). ma il Vangelo è sorgente di giustizia, di pace e di speranza ovunque. Gli uomini di tutte le latitudini hanno bisogno di conoscere che Dio ama e che noi uomini dobbiamo volerci bene. Queste tesimonianze hanno fatto vedere con chiarezza, come è impegnativa  la vocazione dei missionari, ma bella e attuale.
3. Dopo l'Eucarestia presieduta da Monsignor Tomé, ex alunno dello studentato e arcivesco di Nampula, in Mozambico  e il pranzo ci siamo ritorvati per ascoltare altre testimonianze. Quelle dei medici volontari Pierluigi Piantoni e Zobbi Manzio. E dei missionari dehoniani  i Padri Antonio Panteghini dal Camerun, Mario Gritti e  Gabriele Bedosti dal Mozambico. Ha chiuso il giro di tetimonianze la professoressa Cornelia Mangiagalli, ben nota ai frequentatori di questo blog.

Al momento di lasciarci abbiamo capito che  si deve rendere grazie a Dio perché, in modo non rumoroso, ma l'opera svolta è molta e, soprattutto, bella e viva e  in favore dei più poveri. Ma c'è bisogno di più forze e forze giovani. Speriamo che il Signore ce le trovi.

domenica 10 giugno 2012

Salutation de la forêt



Ciao a tutti,
spero che la salute ed il morale siano buoni, soprattutto in vista dell’estate che ormai è alle porte,
in questo periodo, qui nella foresta pluviale congolese piove parecchio e stanno arrivando i mesi
che tradizionalmente sono"più freschi" ,a queste latitudini perlomeno… 
Anche questa volta per rispondere alle numerose richieste che ricevo di spiegare o dir qualcosa sulle attività
che svolgo qui alla Mission Catholique de Mambasa, scrivo alcune note scherzose e soprattutto approfitto della presenza della Super fotografa Cornelia M. che con grande creatività ha immortalato alcune immagini che rendono evidente la "grande versatilità" dell’atelier mécanique della missione, oltre ad altre immagini che mi sono giunte solo ultimamente.

Il territoire de Mambasa è famoso per l’oro, il coltan ed il legname...
Potevamo non essere coinvolti nel settore minerario d’avanguardia ??? Impossibile rimanerne fuori !!!
Ecco quindi la discesa in campo dell’atelier mécanique, soprattutto con riparazioni al limite dell’immaginabile (io ormai ho fatto l’abitudine a certe situazioni) su turbine che aspirano la sabbia aurifera, pompe per l’acqua con giranti semi distrutti e ancora supporti vari sgangherati per macchinari che vibrano setacciano e trasportano la sabbia dal prezioso contenuto. Quel che è sorprendente è constatare la tecnologia veramente rudimentale dei macchinari impiegati. Si tenga comunque presente che in queste lande l’estrazione dell’oro e non solo è svolta in larghissima misura a mano ed in condizioni molto precarie (eufemismo).
 Naturalmente una grande riconferma viene dal settore automotive, grazie agli amici di Schio che ci hanno inviato la materia prima (80Kg di acciaio bonificato C.45) siamo riusciti a recuperare un camion 3 assi di proprietà della missione fermo da ben 2 anni per problemi legati all’adattamento di un nuovo gruppo frizione, diverso da quello originale, un lavoro delicato ed impegnativo ma il risultato è stato stupefacente, (qualcuno fra i capi dubitava…) veramente un grande lavoro d’équipe tra meccanici motoristi ed attrezzisti.
 Sempre per il settore materie prime ci è giunta una commessa di lavoro da una azienda del Nord Kivu
operante nel settore d’estrazione e lavorazione del legname, trattasi della costruzione di un castello di supporto per grandi ruote dentate che trasmettono il movimento ad una lunga cremagliera solidale con il carro porta tronchi di una grande sega tronchi. Un lavoro impegnativo e difficoltoso per le condizioni a disposizione dell’atelier ma…con enorme pazienza e dedizione si è superata anche questa prova, naturalmente alcuni aggiustamenti saranno effettuati al momento della messa in opera e poi la fattura ben salata !!! farà contenti i nostri capi !!!

 L’entrata in funzione a metà gennaio dell’ Hôpital Mama wa Yezu qui annesso alla missione ci ha spalancato le porte del settore : Tecnologia della salute…immediatamente l’atelier è stato coinvolto nell’arredamento della sala operatoria con la richiesta di  costruzione del supporto metallico a muro per la lampada scialitica giunta a Mambasa da chissà dove ma evidentemente incompleta, un mistero, mah !!!
Anche in questo caso e per l’ennesima volta è stato ancora "san rottame l’amico"che ha reso possibile
il ritrovamento-recupero della materia prima…per realizzare il manufatto.
 Insomma ci siamo sbizzarriti con le macchine utensili ed i metalli con la speranza che il tutto possa
diventare occasione d’esperienza per i numerosi giovani locali, frequentatori della missione.

Per concludere, il capitolo Scuola, un impegno molto iteressante e doveroso, l’esperienza accumulata
negli anni in Moçambique è una base-tesoro notevole…ma nella foresta gli sforzi vanno du-tri-qudruplicati !!!
Adesso siamo in piena epoca di esami di fine anno scolastico, un qualche interesse è stato suscitato negli alunni, ho potuto constatare qualche risultato interessante soprattutto a livello di Dessin Industriel,
attività teorico-pratica tradizionalmente molto ostica per questo tipo di contesti…
Il bisogno di un cambiamento generale-radicale nell’approccio alla scuola è evidentissimo…
in primis, l’auspicio è che le legittime richieste economiche dei professori siano esaudite al più presto,
dopodichè per gradi , si dovrà pensare a migliorare l’interazione fra tutte le realtà umane che ruotano attorno
all’ambiente scuola.

Concludendo, un grazie speciale a tutti gli amici che dall’Italia che provvedono a recuperare ed inviare i preziosi materiali.
Auguri a tutti di buon lavoro e di una serena estate.

 Andres Congo RDC

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