giovedì 30 aprile 2009

il 5 per mille al Gruppo Missionario di Ca' Trenta


Buona sera,
con la presente chiedo a GianLuigi se può divulgare nel Blog di Padre Silvano questo allegato con il quale noi del Gruppo Missionario di Cà Trenta cerchiamo di dare un contributo per i progetti dei nostri Missionari. Alle altre persone in indirizzo, per conoscenza,se possono devolvere il 5 per mille alla nostra ONLUS.
Grazie a tutti,
Giuliana Ruaro (sorella di P.Silvano)

(ricevo e pubblico tal quale la mail di Giuliana. Spero che anche altri facciano un passo avanti per farsi conoscere e per informarci. Quando possibile cercate di essere maggiormente esaustivi, aggiungete ben in evidenza tutti i dati. Allegate immagini e fotografie di buona qualità. Come sempre per ingrandire l'immagine, in questo caso per leggere bene il testo, cliccare sopra ! )

mercoledì 29 aprile 2009

Oggi a Senigallia, per " i bambini di Mambasa"


Non posso immaginare chi, tra i lettori di questo blog, verrà stasera allo spettacolo dei ragazzi del Liceo Scientifico di Senigallia.
Quello che importa però, a mio giudizio, è dare comunque la notizia dell'iniziativa.
Leggete con attenzione in fondo alla locandina:
" Il ricavato sarà devoluto a favore dei bambini di Mambasa".
Una goccia nel mare delle necessità, ma questo dimostra che grazie alla sensibilità di alcune persone (non le nomino, ma dico grazie!) come tutti i giorni potremmo essere fattivi per i progetti del nostro padre Silvano.
Pensateci bene. E' solo un esempio, ma un esempio buono per tutti.

domenica 26 aprile 2009

Scendiamo in Africa... dal cielo

Non v'impressionate fuori misura (dati i tempi della liturgia).
In questo caso si tratta solo di una applicazione pratica, tratta dal noto sito Google Earth



Grazie alla solita collaborazione con Marco Scaloni, mio genero, abbiamo ora a disposizione degli amici e dei visitatori del blog questa possibilità di indubbio fascino.
Quindi buona discesa sulla terra, nel cuore dell'Africa, nella foresta dell'Ituri, fino a Nduye e Mambasa.
Non distraetevi troppò però; ricordatevi poi chi ci aspetta laggiù ed anche ...cosa c'è da fare!

martedì 21 aprile 2009

La Pasqua nel racconto di Padre Dino


Carissimi Amici,


Pace e bene a voi e a tutti i vostri cari. Che il Signore sia presente nelle vostre vite e nelle vostre famiglie e renda bello il vostro vivere insieme. La Solennità di Pasqua che abbiamo celebrato e la Festa di Pentecoste che aspettiamo, ci invitano a lasciarci abitare da Gesù Risorto e dal suo Spirito: la loro presenza in noi, se accolta con disponibilità e fede, trasformerà la nostra vita.

Oggi vorrei raccontarvi qualche cosa della nostra vita di missionari qui a Mambasa: qualcosa di molto semplice. Ieri, domenica, sono andato a celebrare la Santa Messa a Mayuano, un villaggio a 36 km da Mambasa. Vittorio, il catechista, mi aspettava. Mentre io confesso i cristiani (durante quasi due ore), lui prepara la cappella per la celebrazione eucaristica. Circa duecento cristiani e bambini sono stipati in una cappellina, costruita con pali e fango e ricoperta in lamiere. Costruita una ventina di anni fa’ ha ormai fatto il suo tempo ed è divenuta troppo piccola.
I cristiani partecipano con passione: processione d’entrata, danze, canti…L’omelia è un po’ lunghetta (20/25 min.), ma i cristiani la sorbiscono bene a causa dei frequenti dialoghi. E poi, il prete arriva da loro al massimo una volta al mese, dunque…! Alla fine della Messa, mi aspettano i catecumeni (una cinquantina) e i battezzati dello scorso anno, che si apprestano a ricevere la Cresima fra poco: un incoraggiamento per quelli che seguono bene il catecumenato e uno svegliarino per altri che stanno perdendo terreno. Prima di passare all pranzo, vado con Vittorio a rendere visita e portare la comunione a Donato. Un ragazzino, magrissimo e timito, che in seguito ad uno scontro durante il gioco ha perso quasi completamente l’uso del braccio destro. La paralisi sta avanzando. La mamma non sa più che santi invocare : ha portato Donato al dispensario più vicino, ma senza risultati. Le propongo di portare il figlio a Mambasa : di là lo manderemo a Mungbere (190 km), dove c’è un buon medico italiano, padre Gianmaria, comboniano. La mamma accetta contenta. Durante il pasto, il catechista Vittorio mi parla del loro progetto di costruire una chiesa nuova : più grande e più bella ; che faccia la sua brava figura accanto all’Istituto Martinelli, costruito in questi ultimi anni da Padre Silvano. Ci mettiamo d’accordo che fra qualche giorno manderemo il trattore per trasporare le pietre, che hanno già tirato fuori dal fiume, per fare le fondamenta. Oltre alle pietre, hanno già dato circa 4.000$. Una evidente buona volontà, che merita di essere sostenuta. Prima di partire, la moglie del catechista mi riempie il cofanetto della moto di banane. Rientrando, mi fermo dai catechisti di ogni villaggio (sono sette su questa strada, ma sono una novantina per tutta la missione di Mambasa) per dare loro un « incoraggiamento » in occasione della festa di Pasqua (5$). Al km 28 mi fermo al Dispensario San Lorenzo, per salutare e incoraggiare l’infermiere responsabile, arrivato da poco, e visitare i malati. Rientro a casa dopo le 16.


Trovo padre Gauthier e fratel Roberto tutti presi dalla conclusione dei « giochi dell’amicizia », che stanno conducendo da quattro giorni. Sono giunti alla finale di calcio, cui seguirà la premiazione dei « campioni ». Senza dubbio ci sono dei potenziali campioni, fra questi ragazzi : i 100 metri piani sono stati corsi in 12,65 secondi, su una pista e con scarpe di fortuna, senza nessuna preparazione atletica previa.


Padre Silvano rientra verso le 21 da Beni, dove si è recato per visitare amici e soprattutto per salutare un volontario di Mondo Giusto, che rientra in Italia. Piuttosto invecchiato e acciaccato, era emozionato al pensiero di partire (probabilmente per sempre) dopo tanti anni di servizio alla sua gente. Lo accompagnamo con il nostro pensiero, nostra simpatia, la nostra preghiera, pensando che un giorno arriverà pure il nostro…« congedo ».
Ed è il momento di prendere il congedo anche da voi, carissimi amici, e chiudere questo questo messaggio.
Vi saluto con amicizia e riconoscenza , e vi affido a Lui, Gesù, l’Amico fedele.

P. Dino.

lunedì 20 aprile 2009

Ripartire...



So che, - per fortuna! - c'è ancora qualche curioso del nostro blog.
Anche in Grecia, i figli di un caro amico di Bunia, lo aprono sempre.

Mi dispiace di averli delusi in questi giorni. Ma c'è un perché...Venerdì sera, 17 aprile, ho constatato che la memory card della mia macchina fotografica aveva preso un virus per cui non potevo scaricare le foto...Avevo già preparato una specie di scaletta ed ero pronto per scegliere le foto...Niente da fare! E vi assicuro che c'era qualche cosa di interessante. Pazienza!

Ripartire...

Rimedio stasera...
Bisogna pure decidersi a ricom inciare.
Non sarà eccezionale quanto vi mostro. Ma è sempre un piccolo avvio...

In questi giorni abbiamo vissuto dei momenti importanti:
la settimana Santa,
la Pasqua,
l'inizio degli Esami di Stato,
i Giochi dell'Amicizia...
Una parola sugli Esami di Stato. (Esami di Maturità).
Qui si svolgono in due tempi, (in tre per gli autodidatti!).

Gli autodidatti fanno una selezione in febbraio; e poi, assieme agli studengti regolari, cominciano la prima parte dell'Esame vero e proprio in aprile: Tema, Francese orale, e esame della materia di opzione (Pedagogia per le magistrali, Matematica per lo Scientifico...) ; e, a Luglio tutti gli altri esami. e tutti scritti!
Abbiamo la fortuna di avere un centro di Esami qui all'Istituto Bernardo Longo.
Fino a qualche anno fa gli alunni finalisti dovevano andare a Bunia ( a 180 km).

Tutto si sta svolgendo nell'ordine...



Nel frattempo abbiamo ripreso una vecchia tradizione di Nduye: I giochi dell'amicizia, un'idea del carissimo padre Samnuele Testa. Gare di atletica, di Sport fra varie scuole...Purtroppo di questi giochi, per le ragioni di cui sopra, non posso darvi alcuna documentazione...Ma cercherò di trovare una soluzione...

Ecco, un comunicato stampa molto scarso, ma che ha il vantaggio di non lasciarvi nel buio...
E, per concludere una nota...amara.
Gli insegnanti delle nostre scuole elementari (qui a Mambasa) sono in sciopero da stamattina.
Ve ne riparlerò.
Spero che il Buon Dio mi aiuti a trovare una soluzione...Lui ne ha trovate altre per problemi molto più difficili...e ne è uscito vincitore!



Ancora...e a più forte ragione: Buona Pasqua!


foto:
in alto: padre Dino durante la via Crucis per le strade di Mambasa;
in mezzo; i nostri "bambini" in occasione del pranzo di Pasqua (manca Silvie).
in basso: gli alunni (146, di varie scuole) durante la prova di Francese
scritto. (Il tema).

sabato 18 aprile 2009

Qualche idea pratica...

Il mio primo contatto con i dehoniani in Italia, in quel di Bologna, fu con Padre Angelo Cavagna.
Da quel momento i primi passi che mi portarono poi in Congo, per due anni, e quindi all'incontro con il giovane Padre Silvano, appena giunto in Africa. Fu inviato da padre Luigi Noacco, missionario storico, che, sempre con calma olimpica, presidiava Nduye, la missione creata e gestita da Padre Longo fino al giornio del suo martirio.

Ora mi capita di dare qualche volta un'occhiata a quello che fa ancora, come sempre entusiasta e vulcanico, il solito padre Cavagna. Qualche giorno fa ho acquistato al supermercato una confezione di patate, quelle buone con il selenio (che si dice dovrebbe aiutare ad invecchiare meglio!).
C'era questa etichetta, che riproduco di seguito.

A me sembra che dica tutto, davvero tutto su come si può fare del bene, nella vita ordinaria. Fare del bene concretamente e quasi senza accorgesene. Non c'è nessuno dei nostri lettori che possa mettere in campo una iniziativa similare per Mambasa o per Nduye?


Ed ancora un'altra immagine che, in tempo di pagamemto di tasse, ci ricorda che si può devolvere quel famoso 5 per mille a favore di chi ci sta più a cuore.
Da tempo si dice che occorrerebbe una ONLUS per aiutare meglio i nostri amici di Nduye e di Mambasa.
Però niente di fatto. Tutti d'accordo o tutti contro?

lunedì 13 aprile 2009

Felice Pasqua


Solo per dirvi che siamo ritornati tutti a casa, contenti, felici e...stanchi.
P. Guthier era a Lolwa (70 km verso Bunia).
p. Silvano a Epulu (70 km verso Kisangani).
L'abbé Alexandre (un prete- studente che viene ad aiutarci a Natale e Pasqua) è andato fino a Ndingbo (130 km verso Mungbere, sulla strada di Nduye).
p. Dino ha portato il peso delle cerimonie in parrocchia e il giorno di Pasqua è andato a Mambau (8 km sulla strada di Bunia)

Il giorno di Pasqua abbiamo riunito i "nostri bambini" con le loro mamme: Rita, Mosé, Shabani, Silvie, Bienvenu, Silvano junior, Angèle: hanno mangiato assieme, molto e bene...senza complessi!
Vi mostro Angèle in braccio alla "mamma"!
Giudicate voi!
E pensare che due mesi fa nessuno avrebbe scommesso sulla sua sopravvivenza.
Domani riprendiamo il ritmo ordinario.

Spero ritornare su quanto abbiamo vissuto in questi giorni,

Oggi, un pensiero speciale agli ANGELO, ANGELA, ANGELINA... e a tutti i devoti degli Angeli!

venerdì 10 aprile 2009

Giorno del dolore...


Ci uniamo anche noi, con il pensiero e la preghiera, al dolore degli abitanti di L'Aquila, in questa giornata dell'Uomo dei dolori!

"Disprezzato e reietto dagli uomini,
uomo dei dolori che ben conosce il patire,
come uno davanti al quale ci si copre la faccia;
era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.
Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze,
si è addossato i nostri dolori;
e noi lo giudicavamo castigato,
percosso da Dio e umiliato.
Egli è stato trafitto per le nostre colpe,
schiacciato per le nostre iniquità.
Il castigo che ci da salvezza si è abbattuto su di lui;
per le sue piaghe noi siamo stati guariti.
Noi tutti eravamo sperduti come un gregge,
ognuno di noi seguiva la sua strada;
il Signore fece ricadere su di lui
l'iniquità di noi tutti.
Maltrattato, si lasciò umiliare
e non aprì la sua bocca;
era come agnello condotto al macello,
come pecora muta di fronte ai suoi tosatori,
e non aprì la sua bocca.
Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo;
chi si affligge per la sua posterità?
Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi,
per colpa del mio popolo fu percosso a morte..." (Isaia,53)




"Davvero quest'uomo era Figlio di Dio" (Marco, 15,39).




"Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto" (Giovanni, 19,37)


Taci e contempla se non hai parole più forti del silenzio...


p. Dino, p. Gauthier, p. Silvano, Jean Robert

Il quadro che vedete è la XIIa stazione della Via Crucis dipinta da Enrico Sandri, di Monte Magrè, per la chiesa di san Francesco a Manjombo.
Grazie Enrico!
La gente ha molto apprezzato il tuo lavoro!




mercoledì 8 aprile 2009

La giornata dei poveri


Padre Dino scrive:

Carissimi Amici,
Pace e bene a tutti voi. Con l’augurio e la preghiera che la Pasqua, che celebriamo in questi giorni, porti a ciacuno pace e speranza. Ne abbiamo tutti cosi’ bisogno.
La seconda domenica di quaresima era, per la nostra parrocchia, la giornata del povero. La celebrazione è stata preparata con una grande buona volontà da un gruppo di mamme, responsabili, in ognuna delle 23 Comunità di Base, dell’aiuto ai poveri della comunità stessa.
Per due lunedì successivi, la riunione delle Comunità di Base aveva avuto come tema di riflessione e di scambio la presa in carico dei nostri poveri. Durante due giorni se n’era parlato anche alla radio locale. La parola d’ordine era «Smettiamo di chiedere l’elemosina, mettiamoci al lavoro» . Naturalmente queste parole non erano rivolte ai poveri stessi, ma piuttosto alle famiglie dei poveri, che troppo spesso scaricano le loro responsabilità familiari sulla parrocchia (e quindi sui padri).
Mamma Ghilène, responsabile della caritas parrocchiale, ha fatto e sta facendo un lavoro ammirevole di sensibilizzazione, per convincere le famiglie a prendersi carico dei loro vecchi e dei loro malati. I padri continueranno ad aiutare solo i poveri che sono veramente tali e cioè quelli che non hanno famiglia e che sono incapaci di badare a se stessi. Un lavoro delicato e spesso veramente ingrato : difficile convincere tanti familiari, che si erano fatti della situazione dei loro vecchi un diritto per avere gratuitamente cibo, cure mediche e aiuti vari e che ora si vedono defraudati di un aiuto cosi’ comodo.
Come funziona qui in parrocchia il servizio dei poveri?
Ogni domenica due Comunità di Base si impegnano a portare alla Messa domenicale delle offerte in natura (riso, manioca, banane, sale, legna…) che saranno poi distribuite ai poveri (una trentina) il lunedi successivo. Spesso queste offerte sono molto consistenti.
Una seconda distribuzione è fatta ogni venerdi; essa è assicurata soprattutto dalla comunità dei padri. Ma stiamo cercando di stimolare i cristiani a rendersi più responsabili, in modo da prendersi in carica l’intero servizio dei poveri, senza dover dipendere troppo dall’aiuto dei padri. Per questo si è cominciato un campo di un ettaro e mezzo, il cui scopo è quello di fornire cibo ai nostri poveri. Ma qui le cose non sono facili : la buona Ghilène perde la voce a forza di incoraggiare e motivare i cristiani per assumere le loro responsabilità: l’indolenza e la pigrizia sono un vizio capitale, comune a tantissimi cristiani. E’ più facile pregare, cantare, danzare, fare riunioni, che non zappare e faticare per dare da mangiare ai propri poveri, e ai propri familiari anziani. Ma si sa: il lavoro di sensibilizzazione e di formazione è lento e richiede grande motivazione, grande pazienza e molta fiducia.
Devo comunque dire che qui in parrocchia abbiamo delle persone veramente ammirevoli. Mamma Ghilène dà gratuitamente due giorni alla settimana per il servizio dei nostri poveri. A casa ha sette figli; e devo dire che non soffrono la fame. Altre mamme, membre della caritas parrocchiale, vengono a turno un giorno per settimana per distribuire il cibo ai poveri
Tre mamme ( Maria, Albertina e Maria) lavorano qui da noi, per i vari servizi della casa : tutte e tre hanno accolto in casa loro dei bambini orfani e abbandonati e li curano con affetto, come figli loro. I padri danno 30$ al mese per ogni bambino, a tutto il resto ci pensano loro. ( L'ultima arrivata è Angèle...di cui racconteremo presto la storia!).

Sono cose belle, che mettono gioia, riconoscenza e speranza. Noi ci sforziamo di portare la parola di Gesù alla nostra gentge ; lo Spirito Santo lavora nei cuori ; e il Regno di Dio ( regno dell’amore, della misericordia, della faternità) cresce, poco a poco, senza fare troppo rumore e tante volte senza neanche che ce ne accorgiamo. Ma cresce.
A tutti, auguri di Buona Pasqua!
P. Dino.
Mambasa : 08.04.2009.
foto: in alto: alcuni poveri a carico della missione.
sotto: Angèle in braccio a Maria.

Notizie immediate. Come?

Trascrivo qui sul blog, quindi metto a disposizione di tutti, la conversazione avuta via chat poco fa (notate l'ora!) con Padre Silvano.
Così come lui ha informato me sarete informati anche voi. Magari domani arriverà anche un altro post, ma vorrei far sapere a tutti gli amici che anche noi, con piccoli fremmenti di vita quotidiana, possiamo tenere vivo il rapporto.
Ancora una considerazione: non può e non deve fare tutto lui, sempre oberato da mille impegni.


[20.51.30] ruaro silvano scrive:Come stai caro fratello? Ti ho un po' trascurato in questi giorni...dovevo correre a cercare le pecorelle smarrite qui a Mambasa, Nduye, Beni, Bunia...Adesso sono di ritorno...
[20.54.13] ruaro silvano scrive:Spero di poter fare un post domani mattina...altrimenti scivolo a dopo Pasqua...A Beni ho incontrato il vice ambasciatore del Belgio a Kinshasa e...non ero molto ottimista sulla situazione del Congo... il che è tutto dire.
[20.56.17] ruaro silvano scrive:Per il resto qui a Mambasa sembriamo un po’ fuori dal mondo. C'è un clima di serenità, di serietà anche e di lavoro...Siamo in vacanza dalle scuole...ma i lavori continuano e certi reparti sono in effervescenza. Ci stiamo facendo un nome come falegnameria...Abbiamo un ordine di oltre 300 banchi di scuola per un organismo norvegese che si occupa di profughi...penso che appena consegnati questi avremo altri ordini...
[20.57.04] gianluigi.mazzufferi scrive:eccomi.
[20.57.05] ruaro silvano scrive:La meccanica invece va a rilento...Passano pochissime macchine e camion sulla strada...Speriamo che questo cambi quando ci sarà il ponte sull'Ituri vicino a Komanda.
[20.57.20] ruaro silvano scrive:Leggi e nel frattempo rispondo a un amico
[20.58.11] gianluigi.mazzufferi scrive:amen
[20.59.02] ruaro silvano scrive: Come stai? Quali sono le tue preoccupazioni in questo periodo: spirituali, agricole, familiari, politiche?
[21.00.58] ruaro silvano scrive:Fra poco, finalmente dovremmo finire la parte muraria del secondo edificio dell'ospedale e poi cominceremo subito un edificio di 4 aule per l'Istituto Bernardo Longo...aule di cui abbiamo veramente bisogno...
[21.05.21] gianluigi.mazzufferi scrive: praticamente se copio quanto hai scritto ho fatto un POST per il blog

mercoledì 1 aprile 2009

Gianluca racconta Mambasa in TV

Oggi possiamo ascoltare e vedere il nostro amico Gianluca (Ingegneri senza Frontiere) che racconta progetti ed esperienze legate a Mambasa, iniziate nel 2005. Nel corso dei filmati presentati durante la trasmissione vedrete anche Anna impegnata nelle attività legate all'allevamento.

Per accedere basta aprire il link che segue
http://www.international.rai.it/focus1230gmt/mostra.php?id=9327

Ci scusiamo se questa segnalazione arriva molto in ritardo, ben tre mesi dopo che la trasmissione è andata in onda. Purtroppo siamo stati informati solo da qualche giorno.
Per questo motivo chiediamo di far circolare tutte le notizie, con la massima tempestività.