domenica 27 novembre 2011

Al Kiwanis per don Enzo e per Mambasa

Venerdì 25 novembre scorso, organizzata dal Kiwanis Club di Senigallia, si è svolta una serata dedicata alla presentazione del libro dedicato a don Enzo Formiconi “Oltre il ricordo – Un prete per amico”.

Il libro, che ripercorre i tratti essenziali della sua vita e delle sue opere è stato ideato dal gruppo di amici di Senigallia di don Enzo e i fondi raccolti attraverso la vendita sono destinati al sostegno della scuola professionale di Mambasa - Congo, sapientemente guidata ormai da molti anni dal Dehoniano padre Silvano Ruaro.

La piacevole serata è stata utile per ascoltare dalla voce di chi ha curato il libro (Paolo Formiconi) e di chi ha condiviso con don Enzo, per alcuni anni, l’esperienza africana (Gianluigi Mazzufferi) alcuni tratti essenziali della sua figura. Il racconto delle esperienze dirette in terra d’Africa è stato anche accompagnato da alcuni spezzoni di filmati originali ripresi proprio nelle missioni del Congo (Nduye e Mambasa) che sono oggetto di sostegno con il ricavato della vendita del libro, che hanno reso immediatezza delle condizioni di vita in quei luoghi.


Il Kiwanis International – fondato nel 1915 a Detroit, Stati Uniti – è la federazione internazionale di 10.000 Club di Servizio, i cui soci operano per edificare una migliore società intraprendendo le opportune azioni sociale e culturali e, in pari tempo, perseguendo l’amicizia tra le persone. Il termine Kiwanis deriva dall’espressione dell’idioma indiano “Nun-Kee-Wa-Nis”, il cui significato può condensarsi in “Conoscersi meglio per lavorare insieme”. I Club Kiwanis sono presenti in più di 90 Nazioni, con oltre 350.000 membri. In Italia sono sorti 126 Club, organizzati in 13 divisioni.

Serving the Children of the World” è la missione fondamentale del Kiwanis, a cui si ispirano tutti i service. Il Kiwanis Club di Senigallia è sorto nel 1992 e da allora opera per raggiungere le finalità dell’organizzazione, sia nello sviluppo della conoscenza e dell’amicizia tra le persone, sia nella realizzazione di numero attività di servizio alla comunità locale e internazionale. Per chi volesse approfondire può consultare il sito web www.kiwanis.it

Paolo Formiconi

sabato 26 novembre 2011

RASSEGNAZIONE O SPERANZA ?


Oggi, il via-vai attorno alla nostra casa è meno intenso del solito.

Le scuole sono deserte. Questa mattina i ragazzi dell’Istituto Bernardo Longo, assieme ai loro professori, sono rimasti a casa, per “meditare” sulle elezioni che avranno luogo dopodomani. I bambini delle elementari, invece, sono in vacanza da martedì scorso: gli edifici della loro scuola infatti sono stati scelti come sede del voto, e molti insegnanti fanno parte della commissione di voto. Purtroppo, a nessun direttore è venuto in mente di eliminare i tre giorni di vacanza che hanno concluso il primo periodo dell’anno scolastico, in previsione che solo una decina di giorni dopo ci sarebbe stata una settimana intera di vacanza, non prevista dal calendario scolastico. Ma perdere una settimana di scuola sembra non avere importanza alcuna.

Per le strade di Mambasa, in questi giorni, spesso ci si imbatte spesso in maree di folla, osannante l’uno o l’altro candidato, che aspira ad essere deputato al parlamento della capitale. Nel nostro territorio, di candidati ce ne sono ben 37: un numero sorprendentemente alto, se si tiene conto che solo due saranno eletti. Numero esagerato, che mi pare sia indice più di avidità personale e di parte, che di maturità politica. Tanti discorsi altisonanti, promesse a non finire, grida osannanti… Finite le elezioni, i due fortunati se ne andranno a Kinshasa, a godersi la vita della capitale, lasciando che la loro gente a Mambasa se la sbrogli da sola . Nessuno crede seriamente che queste elezioni cambieranno qualche cosa.

Sabato scorso ero andato visitare i cristiani di Biassa ( a 70 Km) e avevo celebrato la santa messa. Ero rientrato a Nduye prima che venisse buio, in vista della celebrazione domenicale dell’indomani. Devo essere sincero; la notte prima di mettermi in viaggio, avevo gli incubi: la strada, in questa stagione particolarmente piovosa, è ridotta ad uno stato pietoso e scoraggiante. Si va lo stesso, perché si sa che c’è della gente che ci aspetta, e che è importante per loro vedere che almeno il prete non si è dimenticato di loro.

Battesimi a Nduye

Durante la Messa, iniziata con due ore di ritardo a causa della pioggia, ho avuto la soddisfazione di battezzare nove catecumeni e dare la prima comunione a sei bambini/e. Un segno che il Signore, nella sua bontà, ci invia, per incoraggiarci a continuare a seminare: “Fate il bene, finché ne avete il tempo” e la forza, ci ricorda San Paolo.

La sera, cenando assieme alle nostre tre suore, avevo riferito loro la preoccupazione del Vescovo a loro riguardo: teme che le elezioni diano luogo a una situazione di grave insicurezza e forse anche di violenza. Meglio che le suore, in questo periodo di elezioni, siano nelle loro comunità di Bunia.

Padre, non possiamo partire. Non possiamo lasciare i nostri cristiani, per metterci al sicuro noi. Padre Bernardo che cosa ha fatto”? E sono rimaste là, assieme ai loro fratelli e sorelle. Certamente il Signore non le dimenticherà.

p. Dino

martedì 22 novembre 2011

Ricordando padre Testa

Oggi 22 novembre ricordiamo padre Samuele Testa:
è l'anniversario della sua scomparsa avvenuta nell'oramai lontano 1998.

Padre Sam aveva una personalità molto spiccata, gioiosa, davvero inconfondibile e tutti lo ricordano con nostalgia.
La sua vita è stata una testimonianza quanto mai significativa, anche per l'esperienza missionaria intrapresa in età matura.


nella foto (Nduye,1972) da destra:
padre Samuele Testa, don Enzo Formiconi, Valter Bonatti, sr. Giovanna, sr. Luisa 1^, sr. Luisa 2^
.

martedì 15 novembre 2011

Non ci sono segreti

La coscienza informatica mi rimprovera di non aver pubblicato sul blog i miei movimenti. Lo faccio adesso, precisando che non ci sono né segreti di stato, né motivi speciali per questo silenzio. Probabilmente dimenticanza o convinzione che non sia molto importante.

Cercherò di non dimenticare il consiglio.
Penso sia...come le medicine. Data la età anch'io devo prendere qualche pillolina mattutina. All'inizio la fedeltà e la regolarità lasciavano a desiderare. Vi posso assicurare che oggi è diventata una abitudine, quasi un automatismo. Quindi mai disperare.
Ecco il mio programma, per...questa settimana.

Stasera, alle 23,50 parto per il Belgio con Brussels Airlines. Domani, 16 e giovedì 17 sarò ospite della famiglia Ducarme (Robert e Ginette) e incontrerò altri amici e ne approfitterò per comperare dei libri. Giovedì poveriggio alle 17,55 arriverò a Linate.

Prevedo il mio arrivo a Schio sabato 19 novembre!

Poi...vedremo.

Notizie più importanti. Prima di partire ho avuto la gioia di poter vedere la nuova sala dei computers finita e i computers sistemati e funzionanti, grazie al lavoro di un caro amico, padre Baudouin, un padre assunzionista di Butembo che ha lavorato sodo per 3 giorni e....gratuitamente.

Grazie!

Ringrazio gli amici di Cambiago che hanno procurato i computers, Giuseppe che ha fatto l'impianto elettrico...e coloro che ci aiuteranno ancora in futuro.

Grazie e...a presto!

giovedì 10 novembre 2011

Arrivederci, sorelle di Nduye!

Ho iniziato bene il mio 74° anno!

Oggi sono stato a Nduye a salutare le tre pioniere. Partire senza andare a vedere come stanno mi sembrava un atto di irresponsabilità e d' ingratitudine. L’incontro mi ha ripagato delle pene del viaggio. Stanotte è piovuto ininterrottamente. Parecchie persone mi sconsigliavano stamattina di mettermi in strada. Meno male che non le ho ascoltate. Sono partito con il capo falegnami, un idraulico, un imbianchino e un muratore. Siamo andati a prendere visione di eventuali lavori da completare. Le suore abitano la casa da una settimana e quindi hanno potuto rendersi conto di ciò che va cambiato o migliorato. Tutto si è svolto in un dialogo sereno e positivo. Sono felici, serene, a loro agio. Assieme abbiamo deciso di rifare il pavimento di una stanza che risaliva ai tempi di “prima della ribellione”, di sistemare la cappella, di dotare i letti di zanzariere (bella scoperta, dirà qualcuno!) e qualche altra piccola miglioria. Fra una settimana tutto sarà sistemato.

Sono giunto a Nduye alle 14,15. Le suore erano, dalle 10, in una stanza accanto alla chiesa: primo consiglio pastorale! Si comincia subito e sul serio! Mi hanno detto che i ragazzi della scuola media sono già andati a chiedere che una di loro insegni la religione, altre ragazze Walese e Pigmee hanno chiesto: "quando cominciamo il foyer?”.



Un pigmeo, esperto pescatore mi ha chiesto ami e reti : vuole rifornire regolarmente le suore di pesce fresco. Un catechista ha portato loro, stamattina una antilope appena catturata.

Si riparte !

Ho avuto un bello scambio con loro sulla realtà di Nduye, sui problemi, sulle prospettive di lavoro. Eravamo seduti nel “salone” condividendo un po’ di riso, dei fagioli saporiti e la carne tenera di quella antilope sfortunata, ma... così squisita! Giunto il momento di separarci abbiamo pregato insieme perché questa avventura continui a lungo e faccia del bene ai nostri amici di Nduye, rimasti per troppo tempo orfani.

La foto che ho fatto prima di partire testimonia il cambiamento che ha subito la casa in poco più di due settimane di intenso lavoro e la serenità delle suore.


La mia moto al ritorno sembrava avesse il pilota automatico (un angelo custode ?) Volava da sola e imboccava tutte le traiettorie giuste!

Ma… non poteva mancare la solita perla! Per prudenza questa volta avevo portato un paio di occhiali: quelli che usano i boscaioli con la motosega! ... li ho dimenticati a Nduye!Non preoccupatevi. Gli insetti hanno avuto pietà…del nonno!



Grazie a tutti coloro che mi hanno inviato gli auguri. Come ringraziamento, a loro e a voi tutti regalo la foto della nostra “star”!


A presto!

Foto: La casa dei padri, diventata la casa delle suore, oggi

- come era prima del restauro veloce!

- il... nonno!

giovedì 3 novembre 2011

ça y est...! Missione compiuta!

Ça y est!


Non è una frase scaramantica. E’ francese corrente:”è fatto, ci siamo!”

Sono tornato poco fa da Nduye. Ho l’occhio destro quasi chiuso. Un insetto che non so definire, ha lasciato il suo pungiglione proprio sopra lo zigomo. Meno male che l'occhio sinistro funziona. Sono tornato perché domani, 3 novembre, è giorno di Festa a Mambasa e soprattutto nella nostra scuola. Ricordiamo il sacrificio di Padre Bernardo Longo! Padre Dino andrà a Nduye e celebrerà la Messa in memoria di padre Longo e sarà anche là festa solenne!


Le Suore sono a Nduye!


Sono arrivate, oggi, alle 14,30 dopo un viaggio penoso, ma tutto sommato tranquillo.


Ieri, martedì 1 novembre avevo fatto con loro il viaggio da Bunia a Mambasa. Mi sembrava doveroso andare a prenderle anche per poter ringraziare il Vescovo, Mgr Dieudonné Uringi, che aveva dato il suo accordo per questa nuova missione delle Suore Servantes. Una missione fuori dagli schemi tradizionali.


Il vescovo di Wamba – da cui Nduye dipende – e il vescovo di Bunia - responsabile delle Suore Servantes - hanno accolto la nostra domanda: che le Suore vadano a restino a Nduye anche senza la presenza stabile di un sacerdote. La Madre Generale, sr. Angèle, da parte sua aveva già accettato senza la minima esitazione.


Quello che per noi sembra un fatto eccezionale, per Suor Angèle, sr Maria Luisa, Sr. Alfonsina, sr. Carola sembra un fatto ordinario, quotidiano.


Già dal primo incontro con le 3 “missionarie” ero stato colpito da questo loro atteggiamento: siamo servantes (serve - ancelle) siamo a servizio del Maestro e Signore. Andiamo dove Lui ci manda. Non chiediamo informazioni e non poniamo condizioni!


Tre suore che “emigrano” da Bunia a Nduye.

Valige, bauli ? Niente di tutto questo!

Qualche borsa e qualche sacchetto di plastica. Due sacchi: contengono libri!

Partenza da Mambasa: una semplice preghiera davanti alla Grotta. Ci accompagnano anche la Madre Generale, sr. Angèle e la sua assistente!


Viaggio sul camion Unimog. Al km 17 sembra di traversare il Mar Rosso. Le Suore non si scompongono. Hanno fiducia in Lui e nel nostro autista Zaccaria!


Arrivano a Nduye serene, senza lasciarsi commuovere dalle grida e dai canti dei Pigmei.


Sembrano veterane del posto, come se tornassero da un viaggio e si fossero assentate solo qualche giorno.


Nessuna frase enfatica. Guardano, silenziose e assorte il panorama e la gente. Io sono più emozionato e più nervoso di loro. “Padre stia tranquillo, ce la metteremo tutta!”


Il tempo passa. Devo ritornare a Mambasa. Il cielo minaccia e si odono dei tuoni in lontananza.


Una visita alla tomba di Padre Longo. Le lascio in chiesa.


Torno alla missione per alcuni suggerimenti sui lavori in corso. Salgo sulla moto. Cerco le Suore per un ultimo saluto. Non ci sono. Scendo la collina e vedo sr. Maria Luisa, seduta, sola, davanti alla Grotta, costruita dal padre Longo, all’inizio della strada che sale alla Missione. Chiedo delle altre. Sono già nel villaggio per incontrare la gente!


Grazie sorelle!


Adesso posso partire e affrontare le pozzanghere, i grossi sassi, essere schiaffeggiato dalle lunghe erbe che invadono la strada e immergermi nel buio della notte.


Missione compiuta!


Padre Longo, penso, questa volta ha voluto evitarmi la solita pioggia. La strada è molto scivolosa: una pioggia abbondante mi ha preceduto. Tre o quattro volte ho "zigzagato" paurosamente. Ma ci voleva qualche cosa di forte per non dimenticare: quel benedetto insetto me lo ricorderò a lungo: ma non sarà questo l’unico ricordo del 2 novembre 2011, vigilia del sacrificio di Padre Bernardo!



(post scritto la sera - tardi! - del 2 novembre!)



Foto : le tre "missionarie" con sr. Angèle e la sua assistente davanti alla tomba di p. Bernardo.


La partenza da Mambasa!

martedì 1 novembre 2011

Domani è il 3 novembre 2011

Padre Bernardo Longo vennne ucciso a Mambasa il 3 novembre del 1964.
Domani 3 novembre 2011 p.Dino Ruaro celebrerà la Messa di suffragio a Nduye.

Clickando sul link che segue:
http://scaloni.it/popinga/podpress_trac/web/919/0/padre-longo-e-la-sua-opera.pdf
avrete a disposizione un volumetto, opera di Padre Silvano Ruaro.

Queste poche pagine ricordano le tappe salienti della vita del fondatore della Missione di Nduye, la difficile ripresa dopo il suo martirio, la continuazione dell'opera fino a nostri giorni.
Lo abbiamo pubblicato in occasione del centenario della nascita di p. Bernardo Longo, il 25 agosto 2007.

Il link per scaricarlo è sempre presente a pochi centimetri da queste righe, sulla destra. Non tutti lo sanno. Per questo anniversario lo riproponiamo in "prima pagina"