sabato 15 settembre 2007

12 settembre 2007. P.Nerio lascia Mambasa


Avevo scritto qualche riga sul blog il 12 settembre, ma poi non ho inviato nulla. Non ero soddisfatto del mio scritto e, - quel giorno tutto andava storto - non riuscivo a raddrizzare la foto che l'accompagnava.
Oggi non sono nelle migliori disposizioni. Ieri pomeriggio sono sceso da Beni in macchina: evidentemente senza padre Nerio. La strada, visto che non era piovuto, non era proprio pessima. Ma la mia tensione era abbastanza elevata. Sapevo che oggi mi aspettavano impegni e...guai.
Da questa mattina sta piovendo a dirotto: pioggia abbondante e continua, monotona. Tutti i piccoli avvallamenti del terreno sono dei laghetti...
Ma gli impegni bisogna affrontarli e risoverli.
Il primo grosso guaio è...l'inizio dell'anno scolastico.
Qui da noi, come vi ho detto qualche giorno fa, diamo una parvenza di normalità a una situazione che è invece molto critica.
I sindacati degli insegnanti sono per la linea dura: finché il governo non dà garanzie di un pagamento meno vergognoso di quello attuale, non si incomincia la scuola.
Ho avuto modo di constatare che a Beni, Butembo, Bunia, Kinshasa...la consegna è stata rispettata. Addirittura a Kinshasa gli studenti universitari sono entrati nelle scuole private - le uniche che funzionavano - e hanno fatto uscire gli alunni.
Giovedì sera è intervenuto anche il presidente Joseph Kabila.
La mia reazione è di...tristezza.
Osa domandare agli insegnanti di :"fare dei scrifici..." Cosa hanno fatto finora?
Un deputato prende 4000 dollari al mese...Nessun professore, attualmente supera i 60 al mese
E se gli insegnanti di ruolo arriveranno forse a 70 $ al mese, cosa sarà di quelli, la maggioranza - che non sono ancora riconosciuti dal ministero e il cui dossier dorme da anni sulla scrivana o in un angolo degli uffici di Kinshasa?
Vi terrò informati...
Sarebbe bello che qualcuno facesse anche delle domande o dei commenti: altrimenti rischio di parlare da solo e in questo caso potrei domandarmi se non sono un po' matto...

Torniamo a padre Nerio.
E' partito mercoledì 12 settembre. Giornata grigia. Strada scivolosa.
Non voleva manifestarlo: ma è stato duro anche per lui!
Oltre 16 anni a Mambasa.
L'ho accompagmato fino a Beni. Lui ha continuato con il nostro autista fino a Kiraho. Io mi sono fermato un giorno, giovedì, presso le Suore Orantes. Avevo bisogno di un po' di solitudine e di calma.
Il viaggio fino a Beni mi è sembrato corto: avevamo tante cose da dirci.
Ritornerà fra una decina di giorni per incontrarsi e restare per un po' di tempo con il nuovo parroco,padre Dino Ruaro.
Poi senz'altro cercheremo altre occasioni per farlo scendere dai monti.
Tante persone lo aspetteranno...
Shabani e Mosé sono senz'altro fra queste. Ecco una delle ultime foto di padre Nerio a Mambasa. Alla sua destra, Mosé, alla sinistra Shabani...
Shabani era senza famiglia:la mamma è morta al momento del parto; Mosé è stato trovato nella foresta solo, nudo, pieno di piaghe...Abbiamo trovato loro una mamma e li assitiamo: sono vispi, furbi e sornioni. Sanno che a loro...perdoniamo tutto.
P. Nerio ha voluto la loro foto...Penso che la guarderà spesso e dirà: "si stava bene a Mambasa!"
Ciao, Nerio!
...e un grazie sincero al signor Luigi Caprotti di C...Ti scriverò presto!

7 commenti:

Gianluigi ha detto...

Grazie Silvano! Noi tutti posiamo fare qualcosa per te e per i nostri amici africani. Magari se lo facciamo e lo diciamo poi con due righe su questo blog...le iniziative diventano contagiose.
Forza ragazzi!

Anonimo ha detto...

Auroni, P.Nerio, per il tuo nuovo campo di lavoro. Ti accompagno con il ricordo e la preghiera.
Mi auguro solo che a Mambasa arrivo presto P.Dino a sostituirti, visto che ormai anche P.Pross dovrebbe essere in arrivo a Kisangani, essendo partito questa mattina, via Parigi-Kinshasa. Ciao
Angelo

Unknown ha detto...

Credo che tu abbia seguito il consiglio di Gianluigi, ma qualora capitasse ancora,ti prego non nominarmi cosi per esteso .Mi da da fastidio.Grazie
Anche se comprendo a fondo il motivo
ma potresti farlo solo con le iniziali,almeno nel mio caso.

Gianluigi ha detto...

Cari amici,
vorrei dire al mio quasi omonimo che forse sbaglia. Nel senso che dovrebbe accettare di essere nominato perché in questo "fronte" delle Missioni di Mambasa e di Nduye occorre un grande ed effettivo coinvolgimento di quante più persone possibili. Per questo anzi ognuno di noi dovremmo dare le nostre coordinate, il telefono, la mai e magari anche l'indirizzo di casa! Se non avviene tutto questo, oggi sarebbe molto più facile d'un tempo grazie alla grande rete di Internet, la voce di Mupe Silvano resta quella di uno che "grida nel deserto".
Qui, a mio avviso, quasi non ci dovrebbe essere la tanto declamata "privacy" che complica la vita di tutti ogni giorno.

Anonimo ha detto...

Caro Padre Silvano, confermo quanto detto a voce: grazie! Sei testimone grande e sproni anche noi ad essere un poco più autentici. Ti accompagnamo ogni giorno con la preghiera e l'affetto. Mancano altre parole ma la commozione e la gratitudine sono autentiche. Paolo, Marialuisa,nonna con Giulia e genitori.

Anonimo ha detto...

Carissimo Silvano, se oggi ti sono "fischiate" un po' le orecchie, sappi che ti ho pensato e ricordato molto, assieme ai "comunci amici" di via Ennio, nel secondo anniversario del ritorno di tuo fratello, don Luciano, alla casa del Padre.
Ciao e un grande abbraccio dal BICOL de' BONE

Anonimo ha detto...

caro P Silvano
sto apprendendo con Daniele l'uso di blog

Ciao ci risentiamo don antonio