mercoledì 5 settembre 2007

Gli "Aviatori Senigalliesi" e la loro patrona


Alcuni mesi fa si è avuto, a Senigallia, un grave furto sacrilego a danno della statua della Madonna di Loreto. Questa si trova nella Chiesa dedicata all’Immacolata, dove oltre mezzo secolo fa gli "Aviatori Senigalliesi" realizzarono la Cappella Votiva, dedicata alla loro patrona.

Ignoti hanno infranto il vetro di protezione della nicchia che ospita la statua lignea della Vergine Lauretana ed hanno asportato diverse oggetti di valore, tra cui alcune medaglie, ed altre insegne d’oro che erano appese all’abito, che così si è anche lacerato. Queste icone erano i doni, spesso veri e propri ex voto, dei piloti senigalliesi. Soprattutto nella nostra città, nel tempo, si è consolidata una tradizione molto partecipata e sentita: gli uomini che solcano i cieli per piacere o per lavoro lasciano di frequente segni tangibili nella cappella della protettrice del volo, per rammentare momenti significativi della loro vita e della storia.

Stante per ora l’impossibilità di recuperare questi oggetti il Consiglio Direttivo dell’associazione ha discusso, di recente, il da farsi. Dopo una consultazione con il parroco del Duomo, don Paolo Gasperini, ha deliberato una sottoscrizione a scopo benefico da destinare ad una opera di carità. Questo atto vorrebbe essere una sorta di riparazione per “brutto gesto” avvenuto, indirizzando quanto possibile ad una borsa di studio che dovrà servire alle opere di educazione e di formazione che vengono realizzate da un missionario, Padre Silvano Ruaro. Questo dehoniano opera da molti lustri in Africa, nel cuore del Congo, nel mezzo della immensa foresta dell’Ituri. E’ riuscito a far funzionare alla grande quella scuola iniziata tanti anni orsono da Padre Bernardo Longo, missionario anche lui, tragicamente ucciso dai ribelli nel lontano 1964. Caso vuole che in quegli stessi anni anche gli aviatori italiani, impegnati in Congo, persero tragicamente 13 uomini nella strage di Kindu.

Prima a Nduye e poi a Mambasa sono sorte, davvero dal nulla, delle strutture funzionali e di grande prestigio che riescono oggi a formare, per tutto il ciclo della scuola media secondaria, centinaia di giovani e di ragazze. In queste missioni ed in queste scuole hanno prestato la loro opera, molti anni fa, un prete diocesano ed un laico di Senigallia.

Con la sottoscrizione di questo contributo, pari a 1200,00 €, la Missione Cattolica di Mambasa assicurerà un anno di soggiorno e studio ad un ragazzo diplomato che vorrà frequentare l’università, restando nel paese d’origine per divenire poi – come auspicato – un insegnante o un professionista di adeguate capacità.

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