lunedì 12 luglio 2010

Andare avanti...valorizzando il passato!

Da un po' di tempo non aprivo il blog. Sono stato sospreso rileggendo la mia lettera di...venti anni fa.
Mi servirà per fare una verifica e per riprendere coraggio. Grazie, Gianluigi: sei la memoria storica della missione di Nduye e Mambasa!




Dopo le ultime notizie ci sono stati diversi avvenimenti: la venuta del Vescovo e le Cresime, la celebrazione del 50° anniversario della Indipendenza, la proclamazione dei risultati scolastici nel nostro Istituto Bernardo Longo.


Giornate vissute intensamente sul piano spirituale e giornate di riflessione su una situazione economica-sociale e politica difficile da capire. In particolare, in occasione dell'incontro con i genitori che venivano a sentire i risultati dei loro figli, abbiamo constatato con amarezza che il Governo lascia in una situazione di miseria gli insegnanti e la scuola. Ci poniamo veramente la domanda se dobbiamo accettare con rassegnazione questo stato di cose o se dobbiamo reagire. Purtroppo gli insegnanti non sono uniti e questo facilita il perdurare di una situazione di ingiustizia.


Ma abbiamo continuato anche i lavori: sulla strada (vi farò vedere presto qualche immagine), nella ristrutturazione dei servizi e sul tetto della chiesa.

In occasione del 50° anniversario dlela fondazione della parrocchia avevamo preso la decisione di rinnovare il tetto della chiesa, la facciata e il soffitto: oggi siamo a buon punto.

Vi offro il risultato del magnifico lavoro dei nostri falegnami.


Penso che don Giacinto Toneatto e don Giuseppe Scarbolo...saranno contenti. Continuiamo il loro lavoro pastorale e cerchiamo di conservare anche il patrimonio (chiesa e casa) che hanno costruito con tanto amore, passione e competenza.

Spero che anche voi, soprattutto coloro che ci hanno aiutati, siate soddisfatti.

Ciao e a presto!

Tetto: sopra - adesso
sotto - prima

8 commenti:

Cornelia ha detto...

Il tetto nuovo è una garanzia per altri 50 di vita della parrocchia di Mambasa.
Possiamo ammirare il bellissimo risultato, sembra quasi un robusto tetto d'ardesia, grazie la passione e la competenza dei carpentieri e del loro capo!

Age contra! Anche le strade si raddrizzano….

Gianluigi ha detto...

Spero che "coloro che ci hanno aiutato", come scrive P. Silvano, leggano la notizia e vedano le immagini. Questo strumento dovrebbe servire anche per evitare che P. Silvano scriva 20 lettere e faccia 30 telefonate, faticando non poco e perdendo tanto tempo prezioso.

Anonimo ha detto...

Grazie, p.Silvano, per aver messo anche sul BLOG le foto fella chiesa di Mambasa (quella con il "nuovo" tetto, e quella prima del "restauro") che mi avevi già anticipato e che, doverosamente, ho fatto circolare, girandole a tutti "coloro che ci hanno aiutato" (e non solo a costoro): tutti hanno ammirato e apprezzzato il buon lavoro fatto, sono rimasti contenti e, soprattutto, molto soddisfatti...
Scusa, Mupe, ti segnalo però una lacuna nell'elenco delle attività e programmazioni: "A QUANDO LE TUE FERIE?". Ascolta, almeno una volta, la voce del "Beato Angelo da Santicolo" . Ciao e un abbraccio, nell'attesa di potertelo dare presto qui a Milano. pA.

Anonimo ha detto...

Non credevo che la chiesa di Mambasa diventasse così bella. Ottimo lavoro e necessario. La Provvidenza ha provveduto a trovare i fondi, almeno in gran parte. Anche il contributo dei cristiani di Mambasa è stato ragguardevole tenuto conto della loro situazione economica. Anche questo è un risultato che fa sperare per l'avvenire. Un giorno i crristiani dell'Africa dovranno camminare con la loro testa e con il loro cuore: "des hommes débout" dicva p. Longo. C'è speranza! Nerio

Gianluigi ha detto...

Per le ferie, con licenza dei superiori!, si potrebbe anche indicare la data prevista. Se teniamo la notizia in suspence magari qualcuno apre e legge il blog più spesso.

Quanto al successo di questa comunicazione (l'attuale post), se dopo un giorno siamo in 4 a commentare, direi che è buono, molto buono!

Silvano Ruaro ha detto...

"Eppur si muove..."
Se non sbaglio, deve essere una frase di Galileo.(Se mi sbaglio, perdonatemi...e suggeritemi il vero autore di questa frase).
L'ho pensata stamattina mentre ero sulla strada assieme ai ragazzi e a qualche cristiano delle Shirika (comunità di base). Stavamo zappando, picconando (?), mettendo la terra in mezzo alla strada per renderla simile alla schiena dell'asino (dos d'ane-con l'accento circonflesso sulla a). Nel frattempo i nostri amici Pigmei scavavano e trasportavano la limonite per creare un manto stradale compatto e resistente alle piogge.
E' passato un signore e ha detto: "che bella lezione!".
Credo che qualcosa si muova.
Un cristiano ha dato 200 $ per le lamiere della chiesa, una mamma,80!Tanti altri hanno contribuito secondo le loro possibilità.
Cari Padri che avete lavorato a Mambasa,sappiate che non avete seminato invano.
E' passato di qui ieri il Ministro Regionale dei Lavori Pubblici e mi ha detto che vuole collaborare con noi per la costruzione di scuole, centri di Sanità.
Non è mai troppo tardi...neppure per voi.
Un mio carissimo amico mi diceva di farvi conoscere il prezzo di una lamiera (ondulina): 19 $!
Rallegratevi perché il vostro nome sarà scritto...sul tetto di Mambasa! (scusami, Gesù!)
A presto

Gianluigi ha detto...

Mi piacerebbe tanto che P. Nerio commentasse queste parole di P. Silvano:
" E' passato di qui ieri il Ministro Regionale dei Lavori Pubblici e mi ha detto che vuole collaborare con noi per la costruzione di scuole, centri di Sanità.
Non è mai troppo tardi...neppure per voi. "

Anonimo ha detto...

Caro Gianluigi, hai ragione! Viene subito il dubbio:questi buoni propositi saranno messi in pratica? Non immediatamente, ma intanto il bene viene seminato e un giorno germinerà.

Consiglierei a Silvano di chiedere un contributo anche ai pigmei per il rifacimento della strada. Quando si da loro i soldi si potrebbe chiedere loro di lasciarne una parte perché hanno fatto un lavoro di bene pubblico, quindi anche per il loro interesse. Non deve essere solo la missione a pagare, ma tutti. Attendo il risultato di questo esperimento. Chissà? Una volta io sono riuscito a farmi dare qualche cosa, quando avevano tagliato i pali per costruire la loro scuola di Butiaba che è stata finanziata da Première urgence.
"E pur si muove!" frase pronunciata da Galileo davanti al tribunale dell'inquisizione.Si muove in avanti o indietro? Speriamo avanti, anche se con qualche passo indietro per riprendere slancio. Ti ricordi Silvano quello che ti ha detto quell'allievo che era stao bocciato? Saluti. Nerio