domenica 13 marzo 2011

Cosa può uscire di buono da Mambasa?

(Premessa: è il terzo tentativo di scrivere il post e di spedirlo. La connessione ci sta facendo dei brutti scherzi! E vi confesso che ogni volte il post è più corto e meno elaborato).


In breve: sono tornato quindici giorni fa dal mio viaggio ufficiale a Kinshasa. Sto preparando i vari documenti per far riconoscere le scuole e soprattutto per sollecitare il pagamento degli insegnanti. Penso già di spedire il tutto al Ministro della Pubblica Istruzione questa settimana.


Avvenimenti importanti.
L'8 marzo: Festa delle donne. A Mambasa, di anno in anno la sfilata delle donne acquista sempre più rilievo e si prolunga nella durata. Quest'anno è stata interrotta alle 16 - era incominciata alle 10 - da un uragano, che purtroppo ha spazzato via anche la tettoia delle suore.
Non preoccupatevi! Famba e i suoi coraggiosi falegnami stanno sistemando il tutto, e il dopo sarà più bello del prima.
La ragione della durata della sfilata sta in questa formula : 4 - 3,5! Quattro passi avanti e tre e mezzo indietro e, piano per favore! Così le donne hanno tutto il tempo di sfoggiare i loro vestiti confezionati per l'occasione. La nostra scuola di Taglio e Cucito si sta facendo una fama!
L'8 sera abbiamo offerto il pranzo alle "signore" che insegnano e lavorano nella scuola. Le 3 suore che insegnano (Lisette, Jeannette e Veneranda) non volevano venire perché preoccupate per la loro stanza allagata dalla pioggia che veniva da tutte le direzioni. Sono riuscito a convincerle e il pranzo si è svolto in un clima fraterno e sereno!

Quest'anno nel nostro atelier c'è una persona nuova. Andrea Sala, "profugo" dal Mozambico.
Un meccanico dalle mani d'oro. Ecco cosa è riuscito a fabbricare: una madrevite porta-ganascia per una sega alternativa.
Si lamentava di aver poco materiale. Allora ho mandato...a vari amici una lista del fabbisogno, scritta da lui. Materia prima: bronzo, acciao, rame, ferro...e vari attrezzi per il tornio e la fresa. Sono certo che fra poco da Mambasa usciranno dei capolavori. E aggiungo: se qualcuno vuol dargli una mano ce lo faccia sapere...Un container dovrebbe partire verso la metà di aprile!
Grazie agli amici che ci aiutano e grazie anche a te, Andrea!
Due note che avrebbero dovuto andare nei commenti, ma che inserisco qui per ragioni di visibilità.
1- Paolo Bonaldi, dell'Onlus "Amici della Scuola Apostolica" domanda come può intervenire nel bloc, con messaggi, notizie...Penso che Gianluigi può dargli una risposta.
2 - Per Giando: grazie! Ci hai regalato due notizie fantastiche: la caldaia a legna (spero che servano anche i truccioli di cui la nostra falegnameria è fornitrice inesauribile); e la proposta degli Stati Generali per Mambasa-Nduye. Se riuscite ad organizzare questa assemblea, quasi quasi chiedo per i partecipanti la benedizione di Benedetto XVI° e un telegramma di...Napolitano!

Grazie a voi tutti!
Domani riprendiamo, con coraggio, perché "si sta bene a Mambasa!"



foto: madrevite porta-ganascia per sega alternativa: opera unica di Andrea Sala

11 commenti:

Gianluigi ha detto...

Lo scrivo per BONALDI, ma vale per tutti, come sempre abbiamo detto e ripetuto.
Attualmente l'accesso diretto al BLOG per scrivere i post lo hanno p. Silvano, p. Nerio ed il sottoscritto. Chiunque lo volesse, previo assenso di p. Silvano (perchè poi non bisogna combinare dei "casini") lo chieda a me e provvederò (tramite il mio angelo custode informatico).
Altri, come p. Dino, Ilaria, Emanuele, etc. preferiscono per ora mandare i testi e le foto al sottoscritto che a stretto giro di mail in genere pubblica.
Non ripeto più le regole per i materiali da inoltrare perchè le ho scritte decine di volte!
I commenti sono liberi, anzi auspicati, e si può scegliere subito la propria identità così da avere la firma in automatico. Silvano questo Bonaldi ha mai commentato? Se si con che nome?

Anonimo ha detto...

Ritorno sull'argomento "energia", per segnalarvi i seguenti documenti:
http://www.lineameteo.it/viewtopic.php?f=9&t=8987 (Stirling, il motore della microgenerazione)
.. e ..
http://www.centrocisa.it/ImpiantiRealizzati/allegati/casteldaianoProgetto.pdf (impianto di cogenerazione a cippato di legna con rete di teleriscaldamento, realizzato a
Castel d'Aiano)
.. buona lettura
Emanuele

Silvano Ruaro ha detto...

Gianluigi, l'ing. Paolo Bonaldi è il Presidente della "Amici della Scuola Apostolica Onlus" di Albino (BG)che ha finanziato la costruzione di due scuole:Mabukulu e Badengayido e che è disponibile ad altri finanziamenti, sempre tempestivi e concreti, a cui corrisponde una esecuzione coscienziosa e seria dei lavori, seguita da una rendicontazione minuziosa (Paolo non scherza! A mio parere è fin troppo esigente).
Per quanto riguarda il blog, sapevo che lo seguiva, perché nei suoi messaggi mail me ne parlava, soprattutto quando mostravo l'avanzamento dei lavori della costruzione di Badengayido.
Adesso vuole fare un passo avanti.
Benvenuto, Paolo fra gli attori...sperando che altri spettatori seguano il tuo esempio!

Gianluigi ha detto...

Grazie a p. Silvano che spiega la questione con un commento. Informazione buona per tutti. A me però serve poco: serve solo una mail alla quale inviare la password!
Oppure ancor meglio la invio a te che la girerai all'interessato...tanto non sai come passare il tempo.

Gianluigi ha detto...

Per EMANUELE e credo anche Giando, etc.
Mi sento un po' impacciato sempre nelle vesti di Ezechiele ed anche se io sono stato un fan dello Stirling ancora prima di andare in Africa nel 1971 (ho le prove fotografiche degli esperimenti!) voglio solo dire che il caso africano non si presta al riutilizzo del calore, come con il teleriscaldamento da noi!
Prendiamo esempio da padre Longo, lo dico davvero!, che usava la legna per il gasogeno da autotrazione. Questa, almeno in linea teorica, dovrebbe essere la via da seguire. Semprechè la Jatropha non offra i risultati sperati, ma comunque da prendere in esame perchè la sostanza organica in Africa è dappertutto a costo quasi nullo.
N.B. non parlo ovviamente di usare il gasogeno sulle auto, ma intendo che vada ad alimentare dei generatori fissi, si, questo si.

Gianluigi ha detto...

Se Giando ed Emanuele leggono ancora qui questo link è specifico per loro. "Energia e farina dalla paglia":
http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2011-03-04/hyst-energia-solidarieta-174143.shtml?uuid=AavveSDD&fromSearch
Idem per gli altri a cominciare da p.Silvano.
Mupe mi ha scomunicato o faccio in tempo ancora a dichiarmi "scismatico e protestante"!?

Silvano Ruaro ha detto...

Vorrei assicurare tutti che finora non ho scomunicato nessuno e penso non lo farò mai.
Sono veramente alle prese con dei grossi problemi. Un po' di pazienza e ve ne parlerò.
Vi dico solo l'ultima grana.
Martedì scorso 4 professori hanno disertato la scuola. Motivo? Hanno risposto all'appello del rappresentante della Commissione elettorale che deve rivedere le schede degli elettori in vista delle elezioni del mese di novembre.
In un primo momento erano in 6 ad abbandonare la scuola: due sono ritornati. A tre mesi dalla fine dell'anno scolastico è un bel problema. Sto cercando di trovare un rimedio, ma è dura.
La Commissione Elettorale Nazionale Indipendente (CENI) promette un salario molto allettante. I miei cari amici non hanno avuto...la forza di resistere.
Potete capire il mio stato d'animo...Ma continuiamo!

Gianluigi ha detto...

In effetti no, no "scomunicato", ma sospeso a divinis!

Gianluigi ha detto...

Emanuele l'ho sentito via mail, però a Giando non saranno capitati tutti i guai di p. Silvano. Dov'è finito quindi?

Anonimo ha detto...

Un'altra notizia utile per i "cacciatori di energia alternativa" è stata pubblicata oggi sul sito del Corriere della Sera: http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/energia_e_ambiente/11_marzo_29/foglia-artificiale-energia-francesco-tortora_c20e2f38-59f5-11e0-b755-6c1c80e280c5.shtml
Le possibilità offerte dalla tecnologia sono infinite, quella suggerita da Gianluigi (cibo dalla paglia) mi sembra un pò impegnativa, considerato che gli impianti in costruzione costano milioni di euro.
Sicuramente bisogna scegliere, programmando per tempo, individuando una soluzione semplice, riproducibile, sostenibile (anche economicamente).
Emanuele

Gianluigi ha detto...

Emanuele tutte le notizie vanno bene e possiamo sbizzarrici nella caccia delle novità. Forse però non servono e magari sono anche controproducenti per la realtà del Congo.
In linea di massima - fatte ragionate eccezioni - io sono per soluzioni ben collaudate e che siano sempre a portata della tecnologia e delle gente del luogo. Si vede infatti che un solo "ingranaggio" può bloccare per anni un macchinario!