"Ogni ofelé...
Da qualche giorno, penso a questo proverbio milanese: “ogni ofelè, el fa el so misté” Ogni artigiano fa il suo mestiere.
Dopo pensamenti e ripensamenti, all’inizio scacciati come tentazioni o come vigliaccheria, ma presi sul serio quando si sono trasformati in incubi che mi impedivano di dormire, ho deciso di affidare la fine dei lavori dell’ospedale a due fratelli greci di Bunia.
Di fronte al loro preventivo ho avuto un momento di vuoto. Ma non avevo un’altra alternativa. Ho detto di sì.
E sinceramente non mi pento.
In circa 5 settimane i lavori hanno progredito enormemente e sono fatti a regola d’arte. Per questo ho pensato che forse anche in futuro sarà bene che ogni “ofelé faccia el so’ misté”.
Certo, non disponendo di un conto presso la Banca Mondiale, non potrò sempre rivolgermi alla ditta Tambakis et frères, ma terrò conto di questa esperienza!Prevediamo la fine dei lavori per metà luglio.
Poi, ma già adesso con alcuni amici ci stiamo pensando, cercheremo le attrezzature perché l’ospedale non sia solo un gioiello nella foresta, ma sia anche la casa del Buon Samaritano in cui tutti trovano sollievo, amore, e possibilmente guarigione. Abbiamo bisogno di una sala parto, di una sala operatoria e di un laboratorio per analisi. Chi è interessato, può chiedermi la lista del materiale necessario: lista fatta da un bravo medico missionario, p. dr. Gian Maria Corbetta che ha un ospedale, a Mungbere, a 190 km da Mambasa. “ Qui c’è gloria per tutti” – diceva scherzosamente il mio professore di greco quando interrogava qualcuno che non era particolarmente brillante in quella materia.
Un augurio a tutti quelli che sabato saranno a Curtarolo! Sono certo che non se ne pentiranno!
I cinque “esploratori” giunti a Mambasa e a Nduye, sono ripartiti entusiasti: non toccavano più terra!
Il volo da Mambasa a Bunia, sorvolando Nduye, traduceva bene il loro e il mio stato d’animo.
Fantastico!
Grazie a tutti voi! E a presto, con altre foto recentissime.
2 commenti:
Il racconto di questa nuova esperienza con l'ausilio di un costruttore esterno ha molto valore, secondo me. Non tanto e non solo per p. Silvano, ma ad esempio per gli "innominati" che non avendo mai precisato o smentito quanto da me scritto circa tre mesi fa, di fatto confermerebbero la sostanza della mini-inchiesta. Cioè di aver speso, quanto meno con poca accortezza, tante significative risorse destinate ai Pigmei.
Ti avevo proposto, in diverse occasioni, di dare il lavoro di costruzionidella missione agli "ofelé", ma non ci siamo mai decisi a percorrere questa strada perché, come dici bene. le cifre che ci domandano sono da capogiro (ntalo ya bango eswaka, penza").
Ma ora che ci siamo decisi a prendere un'impresa, facciamo i conti da veri contabili. Tutto sommato l'impresa non costa molto di più. Non pensi? Nerio
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