sabato 1 ottobre 2011

Due novizi a Senigallia

Ventiquattro ore per una visita lampo di P. Nerio e P. Dino a Senigallia.

Incontro con qualche amico e visita del chiesa delle Grazie, del magnifico dipinto del Perugino, con rapida visita del Museo di Storia della Mezzadria.

Nel Chiostro cinquecentesco foto ricordo.


Tante chiacchiere e non pochi progetti. Speriamo di darne conto più avanti.
Per ora solo un saluto a tutti i lettori.

I “due novizi” ringraziano gli amici che li hanno accolti e Mgr. Kapitula, “maestro dei giovani chierici”.

p.Nerio e p. Dino

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Il trio ..Lescano! Chi canta meglio di voi.Dino,no!Nerio l'ho sentito pontificare nella cattedrale di Mambasa e tu Gianluigi,una cavatina dal Barbiere ...scherzo!!!!!!
grazie di aver sbloccato il blog fermo da giorni e attendiamo le nuove idee sortite dal vs incontro.
un abbraccio Giando

Gianluigi ha detto...

Il blog, caro Giando, lo hanno sbloccato loro, i "giovani chierici" in visita pastorale. Hanno l'accesso come tu hai quello al sito web di Schio finalmente riaperto (anche se me ne avevi annunciato la morte solo un mese fa!).
Come tu sai il sottoscritto è sospeso "a divinis" per il caso CESVI. Sullo stesso le gerarchie vaticane hanno steso, da quasi otto mesi, un pietoso velo di silenzio.
Posso però sempre commentare, da libero cittadino,anche se vedo bene che ai commenti fuori dal coro non si risponde (la cosiddetta regola di Don Peppe!). Inoltre "d'ordine dei superiori" pubblico quello che mi viene inoltrato da terzi. Come hai fatto anche tu.

Anonimo ha detto...

Carissimi tutti,
ringrazio Gianluigi per l'accoglienza davvero fraterna. Ha dedicato ventiquatt'ore per "educare" i suoi due amati chierici. 1.visita al suo giardino di casa dove abbiamo potuto gustare giuggiole, corbezzoli e vedere piante rigogliose curate con amore.
2.Alla sera cena con "paellia" assieme a Paolo Formiconi nipote di Don Enzo e altri amici della missione di Mambasa. La "paellia" era squisita e ha attutito la ruvidezza della discussione sulla "jatropha".3. Al mattino dopo visita al lungo mare di Senigallia, deserto e illuminato da un sole ancora da estate piena. 4.Poi visita alla cittadina di Senigallia che Gialuigi, con orgoglio, ci ha presentato come il bastione dell'anticlericalismo (quello sano!!??)- Siamo andati a pregare al cimitero ebraico che si trova accanto al convento dei francescani dove c'è la chiesa con il quadro di cui sopra. E là, nell'antico convento, c'è anche il museo della "mezzadria". La vista degli attrezzi, delle foto dell'epoca che mostrano campi e case e cose "nostrane", ci hanno fatto tornare all'epoca della nostra infanzia. Dino ed io siamo del Veneto e la mezzadria l'abbiamo vista, anche se al suo epigono: era un tempo "bello" e abbiamo avuto nostalgia.
5.Poi scorribanda sulle colline marchigiane dove abbiamo respirato con tutta l'anima l'incanto di quelle terra ondulata, quella che ha reso così fine l'anima di Leopardi.
6.Dulcis in fundo, un pranzo in famiglia preparato con maestria e amore da Piera. Grazie, Piera!!!
Grazie Gianluigi, grazie Paolo. Nei nostri pensieri e anche nelle nostre partole sono stati presenti Don Enzo, Sango Polo, P. Luigi Noacco e naturalmente anche Mpe Silvano, Mwalimu Deo, Suor Luisa, Suor Raffaella, Suor Giovanna Bona, Suor Anna Clara, Marco e il suo bellissimo cane e gli aviatori. Vivi o defunti in quelle ore eravamo tutti insieme. Bellissimo!!! Grazie, Gianluigi!! La Missione di Mambasa-Nduye è una bella famiglia. Dino ed io non dimenticheremo quelle ventiquatt'ore magiche. Giando, mi porti ancora a Senigallia???? Nerio