giovedì 8 marzo 2007

una lettera di otto anni fa!


Carissimo don Enzo,

il 25 marzo scorso hai festeggiato i tuoi 50 anni di sacerdozio. Certamente le cose a te più care te le avrà dette Dio Padre per mezzo di Gesù Cristo, suo Figlio, nell’amore dello Spirito Santo.
Dall’infanzia lui ti parla e ti dice «cose» bellissime che, ora dopo cinquant’anni di celebrazione eucaristica, di adorazione di Gesù Ostia e di ministero a servizio dei fratelli, ti entrano nel cuore come un vento dolcissimo.
Ti hanno circondato parenti, amici e confratelli, che con te hanno lodato Dio Padre per le sue meraviglie.
Permetti che a questa festa (anche se in ritardo) ci uniamo anche noi: missionari, cristiani e abitanti tutti di Nduye e Mambasa. Hai speso 6 anni del tuo sacerdozio con noi.
Hai insegnato le scienze esatte ai nostri alunni.
Tu sai quanto bisogno ci fosse di una presenza come la tua, perché «Mavuno» prima e l' IBL dopo potessero svolgere degnamente il loro compito. E tu ti sei sacrificato con slancio, rispondendo generosamente all’appello di Gesù. Non è facile per noi italiani vivere in mezzo alla foresta,dove le strade sono acquitrini, dove ci si trova senza telefono, senza posta, senza strutture sanitarie attrezzate, e per il cibo bisogna accontentarsi ed avere uno stomaco resistente. Tu hai accettato tutti questi disagi con un po’ di apprensione, ma fiducioso. E tutto finì bene.
Ti vediamo ancora puntualissimo davanti alla porta dell’aula, in attesa di entrare in classe. Negli intervalli gli alunni ti circondavano per chiedere chiarimenti, certo, ma soprattutto per stare con te. Per loro eri un modello, un amico. Sapevano che li amavi.
Non hai avuto modo di apprendere il kiswahili, per cui non potevi svolgere un intenso lavoro ministeriale. Ma eri sempre pronto a celebrare l’Eucarestia al centro di Mambasa, permettendo così ad un altro missionario di celebrare nei villaggi lontani. Al mattino eri sempre con noi alla celebrazione eucaristica e alla sera per l’adorazione. Immancabilmente alle 12 entravi in chiesa per pregare a lungo da solo.
Questo tuo pregare ci ha indicato la persona di Gesù. Sei stato un vero missionario tra di noi : non tanto con le parole, ma con il tuo vivere ci hai annunciato Gesu.
Il tuo amore per noi lo si è visto dalla tua disponibilità ad accoglierci, ad ascoltarci, ad aiutarci, e dal tuo modo di guardare a lungo i numerosissimi bambini che giocavano nel cortile della missione.
Ci hai lasciato con tanta nostalgia, quando le forze fisiche non erano più sufficienti per il lavoro missionario. Ma, tornato in Italia, ci sei rimasto vicino. Noi abbiamo avvertito l’aiuto delle tue preghiere, specialmente nei momenti difficili delle recenti guerre civili.
Eri felicissimo di ricevere notizie da Nduye e Mambasa. E quante volte ci siamo commossi nel ricevere il tuo aiuto.
Per tutto questo, carissimo don Enzo, permetti di unirci a te nel ringraziare il Signore per questi 50 anni di sacerdozio. Permettici anche di dirti «grazie» per il grande bene che ci hai fatto. La ricompensa te la darà Colui per il quale vivi. Noi ti diciamo solo che ti vogliamo bene.

P. Silvano, P. Nerio e P. Gianni

da “Una sola Famiglia”, n. 89, luglio 1999

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