martedì 9 ottobre 2007

Un saluto da padre Dino!

Carissimi, sono ormai due settimane che sono entrato a fare parte della comunità di Mambasa; è giusto quindi che anch’io dia un segno di vita. Era il 25 settembre il giorno in cui arrivavamo qui, P. Nerio e io. Nerio, per raccogliere le sue ultime cose e per lasciarmi le consegne della Parrocchia, e io per incominciare un nuovo servizio e una nuova vita qui a Mambasa. Sono contento di trovarmi qui. Per quanto tempo? Non lo so, e neanche mi importa molto saperlo. Resterò qui fin quando il Signore vorrà. All’inizio c’è spontaneamente un po’ di apprensione, legata all’ambiente nuovo, alle incognite dell’inserimento, alla lingua che conosco ancora male e che, ad una certa età soprattutto, sarà più difficile assimilare; apprensione legata anche ai limiti personali che sento di avere. Ma nella mia vita missionaria ho avuto talmente tante prove della vicinaza del Signore e del suo aiuto, che non posso dubitare di lui e della sua assistenza. Per cui debbo dire che comincio questa nuova tappa della mia vita con ottimismo e con fiducia. Questa fiducia diventa più facile se guardo alla comunità nella quale mi trovo; siamo in quattro: p. Silvano, P. Gianpaolo Amuli, il diacono Gauthier e io.
Dopo questi pochi giorni che ci troviamo assieme, credo proprio che il Buon Dio ci ha fatto il regalo di una buona comunità; è un augurio, una preghiera e al tempo stesso un impegno: che possiamo realizzare fra noi una vera fraternità, fatta di fede, di passione per la nostra gente, di coraggio, di volontà di collaborare, per meglio aiutare la nostra gente. Spero che anche quelli fra voi, che vorranno venire qui a Mambasa, si troveranno a loro agio e contenti di condividere per qualche tempo la nostra vita e il nostro lavoro. Domani farò la mia prima uscita sulla strada che conduce in direzione di Bunia. P. Nerio, rientrando dal suo ultimo viaggio mi diceva:”Ho lavorato per sedici anni su queste strade impossibili. Adesso che le hanno messe a posto e che si viaggia veloci, me ne vado, lasciando il posto a te. Che fortuna che hai”! Personalmente non mi faccio illusioni. Le piogge torrenziali e l’incuria totale non tarderanno a riconsegnarci delle strade che ci faranno soffrire e piangere. Ne vedremo ancora di belle…
Un grazie sincero per la vostra vicinanza e la vostra amicizia
Ciao.

P. Dino

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Carissimo Dino,
auguroni per il tuo nuovo campo di lavoro, che del resto conosci già. Non ti spaventare per lo stato delle strade dell'Ituri... Non credo siano peggiori di com'erano nel 2002.
Ti ricordo e ti sono vicino.
Saluti ai confratelli di Mambasa, specie all'amico Silvano.
Ciao. Angelo

Gianluigi ha detto...

caro P. Dino,
leggere questa tua prima comunicazione sul blog mi ha riempito di gioia. Come sai credo che questo possa essere lo strumento adatto per mantenere i contatti con le tante persone che pur fisicamente lontane ti (vi) sono vicine. E spero anche che serve per concretizzare quanto di utile serve a tutta la vostra "missione".
Oggi c'è un motivo in più per essere lieti: è un anno che abbiamo avviato questo esperimento di comunicazione sul web,questo blog possibile grazie ad Internet. Oggi leggiamo il tuo primo "post"!
E' bello pensare quanta strada ancora possiamo e dobbiamo fare, tutti assieme. Come si dice avanti? KARIBU, mi pare.

Silvano Ruaro ha detto...

caro Gianluigi,
auguri di buon compleanno del blog...
Dobbiamo andare avanti e incoraggiare i timidi. Dovresti forse scrivere un post per spiegare che inviare un commento non è poi la fine del mondo...Qualuno mi dice che non ci riesce...Spiegaglielo (che brutto!) tu...
Karibu...si dice a una persona che bussa alla porta, per dirgli di entrare. In questo senso significa: "Avanti!"
Andare avanti si dice: "kuenda mbele" o "kuendelea..."
Vedo che avresti bisogno di rituffarti nelle acque di Nduye o dell'Epulu...Credo che senti un po' di nostalgia: haiko hivi?
Ciao. Silvano

Anonimo ha detto...

carissimo padre silvano,

è da tempo che non ti sento: il prof. martinelli desidera venire a concludere la sua opera e dice che sarebbe disponibile tra febbraio e marzo. occorrerà incomincaire a prevedere perchè sarà bene che tu abbia terminato i lavori.
sarebbe bene che continuassi ad avere una corrispondenza con lui e tenrelo aggiornato sui lavori.
non ho piu saputo nulla sulla chiesa di s.ambrogio.
puoi rispondermi sulla mail su cui puoi dirmi cose personali e spirituali... che mi aiutano a procedere!
ti saluto, buona domenica anche da daniele che ti scrive!!

sarebbe augurabile che tu possa venire al piu presto qui a milano, le ragioni sono molte...
ciao don antonio

ps: l'altro giorno, s. daniele comboni ti ho pensato molto insieme a tutti i missionari che ho visto in questi viaggi con don antonio: spero di vederti presto
ciao
daniele

Anonimo ha detto...

Caro padre Silvano,
mi chiamo Giovannino faccio parte da circa un anno del gruppo missionario della parrocchia Cristo Redentore di Sassari, il nostro parroco è don Mario Simula, che lei conosce bene.Un po’ di tempo fa, so che lei è stato in visita alla nostra parrocchia, non ho potuto conoscerla personalmente ma spero ci sia un’altra occasione per farlo. Seguo il suo blog da un po’ di tempo, l’ho scoperto quasi per caso mentre cercavo la posizione geografica di Mambasa,
Confesso che sono tra quelli che legge sempre ma non scrive mai, ma dopo i rimproveri e le “minacce di scomunica” del coordinatore del blog Gianluigi,ho deciso di “convertirmi”. Prima dell’estate in verità avevo scritto a nome del gruppo missionario in risposta a una richiesta di un pezzo per la vostra officina meccanica, ma evidentemente avevate già risolto il problema perché non abbiamo avuto risposta. Il nostro gruppo ha ripreso da poco gli incontri periodici dopo la pausa estiva, la nostra coordinatrice signora Rosanna mi ha incaricato di tenere i contatti col suo blog, naturalmente lo faccio volentieri, la novità è che oltre a leggere….. dovrò anche scrivere…..
Bene….in questo mese dedicato alle missioni le siamo particolarmente vicini anche con le nostre preghiere, le facciamo un in bocca al lupo per il suo lavoro, sperando che riesca a superare sempre le difficoltà che incontra sul suo cammino. Un saluto e un abbraccio da tutto il gruppo missionario di Sassari.