martedì 28 ottobre 2008

Il richiamo di Nduye



Lunedì scorso P. Claudio ha voluto andare a Nduye, in visita alla missione di P. Longo e in pellegrinaggio alla sua tomba. Ma non è andata liscia : arrivati al km 40, la Land Cruiser s’é intanata in un gran buco. Per tirarla fuori c’è voluta un’ora e mezzo di lavoro. E la strada brutta non faceva che cominciare : gli ultimi venti km si annunciano molto duri. Che fare ? Dopo tre ore di attesa, quando avevano ormai deciso di rientrare, ecco una moto arrivare. Si negozia con il conduttore, e P. Claudio può finalmente appagare la sua voglia di vedere, almeno una volta in vita sua, la missione edificata dalle fatiche e dalla santità di Padre Bernardo. Qui tutto parla di lui e testimonia del carisma che lo ha animato e sorretto. Un invito, una provocazione, per noi suoi fratelli minori e continuatori della sua opera.
P. Claudio riparte da Mambasa mercoledì. Viaggiamo insieme sulla strada Mambasa-Mangina-Beni. Si procede lentamente, ma senza pericoli di rimanere impantanati. A Beni, impossibile di trovare un aereo per Kisangani. Il padre dovrà andare fino a Goma e di li’ raggiungere Kisangani. Ma i suoi diciotto anni passati come missionario in Mozambico gli hanno insegnato sufficientemente la virtù della pazienza. Buon viaggio, p.Claudio e grazie.
Io rientro a Mambasa, passando per Komanda. Per strada vediamo dei gruppi di fuggiaschi che rientrano verso i loro villaggi, confortati da notizie di una calma ritrovata. Ringraziamo il Signore. E che Dio (e gli uomini) accordi loro la pace.
E l’accordi anche a tutti voi, carissimi amici di Mambasa, la pace e la gioia del cuore
P. Dino

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grazie, p.Dino, per questa tempesiva comunicazione e per la tua/vostra testimonianza di fedeltà all'opera di p.Bernardo Longo. Ti/vi ricordo e accompagno con la preghiera, specie nella santa messa.
P.Angelo