NUVOLE ALL’ORIZZONTE
Già da un po’ di tempo siamo disturbati da notizie che ci vengono dalla vicina città di Bunia e territorio circostante. Si parla di ripresa della guerra da parte di gruppi armati locali, che sarebbero pero’ sostenuti dal di fuori; si fanno i nomi di Rwanda e Uganda, ma è difficile avere delle notizie sicure.
Pochi giorni fa’ alcuni nostri lavoratori si erano allarmati a causa di notizie provenienti da Nyakunde (circa 60 km da Bunia e 140 km da Mambasa) e da Marabu, non lontano da Nyakunde. I due centri sarebbero caduti nelle mani dei ribelli e l’esercito regolare sarebbe in fuga.
Ho telefonato a Bunia, ad un missionario amico nostro. Egli ha confermato che Nyakunde e Marabu sono nelle mani dei ribelli cosi’ come tutta la zona circostante. La città di Bunia (192 km da Mambasa), al momento, è ancora calma
I ribelli sarebbero un miscuglio di gente scontenta, venuta un po’ dappertutto. Molti antichi militari, già smilitarizzati, si sono lasciati arruolare di nuovo. Si tratterebbe di piccoli gruppi, molto mobili e quindi difficilmente identificabili e raggiungibili dall’esercito. Sarebbero guidati da un capo proveniente dalla tribù degli Ngeti. Naturalmente la gente ha cominciato a scappare. Il padre mi diceva che verso Ngeti ci sarebbero già 12.000 sfollati. I preti della parrocchia di Badia sono scappati a piedi e si sono rifugiati a Bunia.
Notizie abbastanza gravi, dunque, e allarmanti.
Per fortuna esse sono state rettificate da altre, che ho sollecitato dal nostro amico Katembo, che molti di voi conoscono; di solito egli è molto bene informato. In realtà l’esercito regolare ha scacciato i ribelli, che si sono rifugiati in foresta con il loro bottino, frutto dei saccheggi fatti. Qualcuno mi diceva, proprio poco fa’, che hanno saccheggiato l’ospedale di Nyakunde.
Al momento tutti I centri importanti sono controllati dall’esercito; la strada è libera e il traffico ha ripreso regolarmente anche sulla strada fra Komanda e Bunia.
Possiamo tirare un sospiro di sollievo: le cose non sono gravi come si temeva. Tutte queste notizie pero’ disturbano e una certa inquietudine comincia a serpeggiare fra la gente.
Hanno già avuto il loro calvario in un passato ancora recente (2003-04) e anche solo l’eventualità di ritornare a tali esperienze suscita ansia e preoccupazione. Si comprende quindi benissimo in loro una certa tendenza all’allarmismo. Per quanto ci riguarda, siamo tranquilli. Anna, superata con un po’ di pena la malaria, si trova ora ad avere un appetito di cui lei stessa è stupita. Ma non corre certo il rischio di ingrassare.
Siamo nelle mani di Dio e continuiamo serenamente la nostra vita di ogni giorno.
Un saluto amico a tutti.
p. Dino.
2 commenti:
Grazie per le informazioni di prima mano.
Anche in Italia si sentono notizie un po’confuse sulla ripresa della guerriglia e
poiché quest’estate sono passata da quei luoghi: Komanda, Bunia sono particolarmente sensibile a quanto sta accadendo lì ed interessata alla questione.
Coraggio padre Dino stai reggendo il timone della barca con grande maestria, sappi che tanta gente ti è vicina e ti sostiene con la preghiera.
Mambasa è Mambasa …. e quando la conosci non la puoi dimenticare.
Cornelia
Carissimi,
vi seguo con ansia e con la preghiera. Purtroppo le mie apparizioni sul blog finora sono state rare. Mi riprometto, quando avrò un momento di pausa, di ricuperare, facendo un piccolo riassunto del mio pellegrinare qui in Italia,
Sono in tanti a seguirvi.
Auguri anche di buon lavoro.
p. Silvano
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