mercoledì 23 giugno 2010

“ANDATE A LAVORARE ANCHE VOI… NELLA MIA VIGNA”

Ieri mattina non ho avuto la presenza di spirito di uscire di casa con la macchinetta fotografica. Purtroppo. Quando sono arrivato sulla strada che scende verso il corso d’acqua Binase, e mentre andavo sempre più avanti, mi sono reso conto che lo spettacolo meritava di essere fissato e condiviso: penso che erano alcune centinaia i cristiani venuti con le loro macette, zappe e badili per tagliare erbacce, scavare i canali laterali di scorrimento, colmare buche ed erosioni che rendevano penosa (e vergognosa) la nostra strada. Era un impegno che ci eravamo presi come comunità cristiana e una promessa fatta all’Amministratore di Mambasa: in occasione del cinquantesimo anniversario dell’Indipendenza del nostro paese, volevamo riparare, almeno in parte e secondo le nostre possibilità, la strada che attraversa il nostro quartiere Binase. Partecipazione massiccia dunque e molta buona volontà. I risultati? Abbastanza modesti…se vogliamo esser obbiettivi. Per lavori del genere sono necessari bull-dozers, scavatori, camion… I prossimi giorni tuttavia il nostro trattore trasporterà della limonite per dare un po’ più di consistenza a quello che i nostri cristiani hanno fatto (e continueranno a fare).

Abbiamo lavorato anche alla rotatoria prossima agli Uffici dell’Amministratore, per preparare il luogo dove dovrebbe essere eretta una stele in memoria del martirio di P. Benardo Longo. A lavori già iniziati e nonostante una lettera di domanda di autorizzazione e relativa risposta dell’Amministratore, stanno sorgendo delle difficoltà a causa di pannelli stradali che abbiamo divelto. Si vedrà.

Questi giorni sono veramente pieni.

Padre Silvano ne ha fatto l’esperienza in occasione della chiusura dell’anno scolastico, seguendo scrutini chilometrici e ascoltando rapporti e lamentele di professori .

P. Gauthier ha seguito folti gruppi di ragazzi che, finiti ormai gli impegni scolastici, fanno delle giornate di riflessione.

Stiamo terminando il catechismo, e facendo pomeriggi di riflessione per preparare i nostri i catecumeni, che domenica prossima riceveranno il battesimo (poco meno di duecento). Naturalmente ci saranno anche le Prime Comunioni, (con relative prime confessioni). Il martedì seguente (29 giugno) avremo le cresime.

Questa mattina ero a Tobola dove ho battezzato 16 catecumeni. Domenica scorsa P. Silvano ha battezzato a Nduye e io a Manjombo. Domani P. Gauthier andrà a Bandisolo e io a Some, sempre per battesimi e prime comunioni. E’ la fine dell’anno scolastico e anche le comunità cristiane raccolgono i frutti del lavoro svolto. Chi se la sente di fare una preghiera per questo scopo, farà un’opera buona per i nostri ragazzi e un gran favore a noi.

Questa sera ho fatto delle foto alla nostra chiesa, dove Famba e amici stanno continuando i lavori: ve ne mando una, perché possiate farvi un’idea di come sarà la nostra chiesa, una volta che avrà rivestito per intero l’abito nuovo.

La notizia più importante ve la do’ alla fine: Franco e Giuliano sono partiti quest’oggi, poco dopo le 12.30. Soddisfatti per l’ottimo lavoro compiuto e per la vita serena e amichevole condivisa in comunità; ma con una visibilissima punta di dispiacere a causa della partenza, arrivata troppo presto. Padre Silvano li ha accompagnati fino a Beni e a Kasindi. Non mancherà di parlarcene con la sua consueta freschezza e passione.

P. Dino

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Dino, ho visto le foto del "salongo". Purtroppo al lavoro ci sono solo le donne...quella scattata alla rotonda mostra una decina di donne con solo due uomini di cui uno è un prete (P. Gauthier). Gli uomini dove sono andati? Succedeva sempre così anche quando ero a Mambasa: solo le donne rispondevano all'appello, quando c'era da lavorare. Ma non scoraggiamoci, continuiamo ad dire che la chiesa è una famiglia dove tutti debbono contribuire a farla vivere e crescere.

Ho visto che il tetto della chiesa è per metà rifatto. Compliementi! Quante lamiere occorrono per completarlo? Io penso circa trecento: sbaglio?

Stiamo aspettando di vedere qui in Italia due tecnici che hanno lavorato così bene là da voi. Avranno delle belle cose da dirci.

Speriamo che le celebrazioni del cinquantesimo dell'indipendenza del Congo siano un momento per crescene nella pace e nell'unità per ripartire con slancio verso il progresso e la libertà vera.
Nerio

Silvano Ruaro ha detto...

Sono tornato ieri sera dal viaggio alla frontiera. Mambasa-Beni-Kasindi-Beni-Mambasa in 30 ore.
E' stata dura, soprattutto il tragitto Beni-Kasindi e ritorno. Nel ritorno ho portato il resto dei pulcini comperati a Buniuka (Butembo).
Il giorno prima, martedì, a Kasindi c'erano stati disordini in seguito all'uccisione, con arma da fuoco, di un verificatore delle dogane. In questo caso gli animi si...riscaldano e bruciano pneumatici, chioschi e anche qualche ufficio. Non mancano mai colpi -in aria, spero - di kalashnikov.
Avevo nascosto la notzia ai due viaggiatori. L'ho comunicata a loro qualche minuto prima di lasciarci alla frontiera con l'Uganda, a pericolo scampato. Franco è rimasto allibito.
Una paura retroattiva!
Sono partiti bene. So che sono arrivati a Kampala e che adesso sono all'aeroporto di Entebbe, accompagnati dal fido Katembo.Auguro loro un buon viaggio e ripeto il nostro grazie sincero!
Domani prendo il controllo dei lavori della strada.Non voglio che Nerio...sorrida sotto i baffi!
Ciao. Anche i lavori del tetto procedono bene! Anime generose venite allo scoperto!