venerdì 17 settembre 2010

A conferma...

Sono a Milano, dopo un viaggio-lampo in Tunisia.
Una lunga e solida amicizia con una famiglia di Gorgonzola mi ha fatto accettare l'invito di partecipare, come amico e sacerdote, alla celebrazione del 15° anniversario di matrimonio di un loro figlio, che assieme al fratello, ha una attività industriale in quel paese.

Un'occasione ottima per vedere un luogo mitico studiato e sognato fin da piccolo sui banchi della prima media: Cartagine. Questa non è solo la città dei Fenici, di Annibale, ma è anche quella di Perpetua e Felicita, di Cipriano, di san Agostino, di Tertulliano.
Le emozioni sono state forti soprattutto nell'anfiteatro dove hanno subito il martirio Felicita e Perpetua.
Le rovine della cittadella punica, le terme di Antonino Pio, le centinaia di mosaici dell'epoca romano-cristiana ti riportano facilmente a quel periodo storico e te lo fanno rivivere.
Bellissimo anche il mare di Hammamet e soprattutto bellissima e caldissima l'amicizia di questa famiglia.
Un pensiero riconoscente anche al vescovo cattolico di Tunisi (ho celebrato due volte nella cattedrale di questa città).
Ho apprezzato l'ordine, l'efficenza e laq modernità della nuova fabbrica dei due fratelli.
Per tutto questo, grazie!
Tornato a Milano ho avuto la felice sorpresa di vedere il post di Dino sul battesimo di Angèle.
Ne sono felicissimo.
Credo siano pochi i bambini che alla sua età manifestano anche esternamente e con tanta spontaneità i primi segni di religiosità, anche se ingenua. Quando viene in cappella, si inginocchia, fa il segno della croce (a volte come i cattolici, altre volte come gli ortodossi), manda con la manina un bacio a Gesù, canta danzando (stupendamente!) i canti sentiti in chiesa.
Parliamo spesso di Angèle, ma credo dovremmo parlare altrettanto spesso di Mama Maria, la sua mamma adottiva. La sua tenerezza, la sua attenzione, il suo rispetto per Angèle sono commoventi: non l'ho mai vista sgridare o picchiare Angèle. Se deve farle delle osservazioni, le tocca la guancia con un dito e le dice delicatamente:"Angèle, adabhu! "(Angèle, sii educata!). Parla così ad una bambina di 3 anni!
Da l'impressione di aver avuto in consegna qualche cosa di prezioso.
Grazie anche a te, mama Maria.
A conferma di quanto ha scritto padre Dino nel suo post, ecco l'ultima foto che ho fatto ad Angèle.
Pochi istanti prima di partire da Mambasa, ero entrato in cappella. Mi ha seguito spontaneamente assieme a Shabani. Si è messa in ginocchio dietro di me in atteggiamento di preghiera. Non ho resistito a farle una foto mentre faceva il segno della croce. (Shabani sembra un po' meno convinto e concentrato!)
Mi piace pensarla così. Quando la rivedrò, al ritorno in missione, probabilmente il segno di croce lo farà meglio. Spero conservi la stessa spontaneità e lo stesso candore.

(Ho tanto materiale in riserva...ma voglio rispettare il consiglio del nostro esperto informatico a cui rivolgo un grazie sincero per la sua costante attenzione a questo blog!)


Non resisto solo alla tentazione di pubblicare la foto dell'anfiteatro di Cartagine...Chiudete gli occhi e sognate!)

A presto!

foto: Angèle in cappella con Shabani
Cartagine: resti dell'anfiteatro romano

4 commenti:

Silvano Ruaro ha detto...

A Carmen Faceni!
Non era difficile capire di chi si trattasse: Daniele e Carmen..Kinshasa!
Bei ricordi degli inviti nella tua casa con la presenza di fr. Camillo e di padre Paolo Ravasio. Ricordi : "il plat unique" di padre Paolo? E la tua visita-sorpresa a Parigi?
Grazie di tutto!
Quando ci vediamo?
Un saluto caro a Daniele, Dimitri e Ivana e a te!

Gianluigi ha detto...

Il report non fa una piega e spero che possa risvegliare quanti sono sopiti e distratti.
Senza però dare l'assalto a Mupe Silvano che ufficialmente sarebbe in Italia per le vacanze...

Anonimo ha detto...

Caro Padre Silvano, Bentornato! Felicissima di saperti fra noi e di augurarti BUONA VACANZA o meglio, DI GODERTI I TEMPI, I LUOGHI, E GLI AMICI,AL MEGLIO!
Con affetto Vanda

Anonimo ha detto...

Ben arrivato Mupe.
Un abbraccio
Marta