giovedì 7 dicembre 2006

Questo invece...un esempio da seguire!

Chiesa Virtuale
L'iniziativa dei gesuiti australiani
Vocazioni pescate in Rete
di Monica Vignale

L'età media dei sacerdoti della Compagnia di Gesù è troppo alta. Così a Melbourne hanno avuto un'idea: reclutare nuove leve attraverso internet. E funziona
Folgorati sulla via di internet, hanno deciso di entrare in seminario e tra non molto prenderanno i voti. Succede a Melbourne, dove la vocazione arriva online.Il sito www.jesuit.org.au, il portale austrialiano della Compagnia di Gesù fondata 500 anni fa da Ignazio di Loyola, ha lanciato in rete una insolita campagna di «reclutamento religioso» per fronteggiare il calo di vocazioni che investe uno dei più grandi ordini della Chiesa, dove l'età media dei sacerdoti è fra le più elevate e urge promuovere l'interesse dei giovani per la vita ecclesiale.Da qui lo slogan ideato e proposto sul web: «A calling, a life, the Jesuits, not just a career» (Una chiamata, una vita, i gesuiti, non solo una carriera).Una campagna acquisti in piena regola, dove però in palio non c'è un contratto di lavoro ma un contratto con il Padre celeste e, verosimilmente, la garanzia di un posto in paradiso.L'insolita iniziativa sta cominciando a dare i frutti sperati. Il rettore del collegio teologico di Melbourne, padre Micheal Smith, ha dichiarato che l'annuncio online ha portato già cinque aspiranti gesuiti a rispondere all'appello: «Ci hanno detto che la maggior parte delle persone che potrebbero essere interessate non usa i giornali ma internet per cercare un'occupazione, e noi ci siamo adeguati» ha dichiarato il religioso al quotidiano The Sydney Morning Herald.In quanto a difficoltà, la trafila per diventare gesuiti non è da meno delle abituali selezioni di lavoro.I requisiti sono tanti e specifici: occorre essere «fortemente motivati», ovviamente cattolici, con uno «spiccato amore per Cristo», un livello di istruzione universitario, il desiderio di «lavorare per la Chiesa», una personalità «aperta», la disponibilità a «crescere nell'amore per Dio», la capacità di «lavorare duramente».I fortunati in possesso di tutti i requisiti fissati nero su bianco dal portale possono presentare domanda allegando i certificati di battesimo e cresima.Severa la selezione, che prevede quattro incontri con altrettanti sacerdoti per verificare l'effettiva vocazione dei candidati e accertare che la chiamata ricevuta tramite internet non sia un fuoco di paglia (o un modo per ovviare alla disoccupazione). E poi prova psicologica ed esame medico.Quelli che vengono accettati cominciano l'addestramento: due anni di noviziato, rigorosi studi di teologia e i famosi esercizi spirituali che caratterizzano la Compagnia religiosa. Alla fine arrivano i voti temporanei, e solo dopo quelli perpetui.«Non è una provocazione» spiegano sul sito «ma un metodo contemporaneo per suscitare attenzione nei confronti della vita religiosa».E intanto qualcuno già definisce le vocazioni online un «miracolo del web».

(articolo tratto da PANORAMA n° 49, 7/12/2006, pag. 91)
(copiato tal quale per facilitare la lettura agli utenti del blog che si trovano in Congo)

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