Chi può arrivare a Nduye...? (1)
Nota: questo messaggio è stato scritto dal mio confratello p. Gauthier dopo il viaggio a Nduye, il 14 agosto. A questa prima parte, ne seguirà un'altra...
Chi può arrivare a Nduye...?
-Chi può arrivare a Nduye e restare impassibile di fronte alla bellezza prodigiosa della natura?
-Chi può arrivare a Nduye e non essere trasportato dal verde che copre la terra, gli alberi e le colline?
-Chi può arrivare sulla collina sulla quale è collocata la missione e non ammirare la bellezza lussurreggiante della foresta equatoriale e non esclamare che Dio è il più grande stilista e il più grande sarto?
-Chi può arrivare sul pianoro dove è costruita la missione e non essere inebriato da un panorama paradisiaco inaspettato in mezzo alla foresta equatoriale?
-Chi può arrivare a Nduye e non restare stupito di fronte a questo verde panorama che si schiude progressivmente ogni mattino vincendo lentamente la nebbia che copre tutta la foresta e che si richiude ogni sera con un tramonto unico al mondo?
-Chi può arrivare a Nduye e non riconoscere il coraggio eroico e l’intuizione estetica di colui che ha scelto questo posto?
-Chi può arrivare a Nduye e non essere colpito dalla semplicità, dall’ospitalità e dalla allegria dei Pigmei che costituiscono la maggioranza degli abitanti?
-Chi può arrivare a Nduye e dimenticare i ritmi misteriosi della loro musica?
-Chi può arrivare a Nduye e non essere sopreso dalle pietre utilizzate per la costruzione degli edifici, pietre ricavate dai macigni con il fuoco?
-Chi può arrivare a Nduye e non ammirare gli edifici che si ergono diritti e solidi dopo oltre cinquant’anni e che hanno sfidato le guerre, i saccheggi, l’abbandono, l’assenza del pastore e tutte le intemperie?
-Chi può arrivare a Nduye e non raccogliersi in ginochhio davanti alla tomba del suo eroico e fedele costrutture e pastore che riposa in tutta semplicità nella sua chiesa?
-Chi può arrivare a Nduye e non apprezzare quest’opera, testimonianza della forza, del genio e della fede di padre Bernardo Longo e dei suoi collaboratori: suore, catechisti, insegnanti?
-Chi può arrivare a Nduye e rimanere indifferente al racconto del martirio di padre Bernardo, il cui ricordo è ancora vivo nelle parole e nel cuore della sua gente?
-Chi può arrivare a Nduye e non ascoltare gli omaggi di gratitudine che non solo gli
abitanti , ma anche tutti i suoi ex-allievi intonano senza tregua in suo onore?
-Chi può arrivare a Nduye e non essere testimone della nostalgia intessuta di amarezza dei Pigmei che deplorano l’abbandono e la degradazione dell’opera di padre Longo?
-Chi può arrivare a Nduye e restare sordo alle grida di questi amici di padre Longo che sono abbandonati alla loro sorte?
-Chi può arrivare a Nduye e non sentire la voce di padre Longo che sussurra: “Non puoi aiutarmi a restaurare questa opera”.
4 commenti:
Grazie a p. Gauthier per questo delizioso scritto così ricco di sentimenti. Grazie da uno che a Nduye c'è arrivato nel lontano 1971 (ricordi P. Silvano?).
Carissimo p.Gauthier,
non ti coosco personalmente, ma solo attraverso le notzie che mi comunica p.Silvano. Mi unisco a lui per dirti grazie di questa tua bellissima e poetica descrizione di NDUYE, missione tanta cara ai dehoniani "italiani" e che io nella mia breve visita a Mambasa nel gennaio 2002, purtroppo, non sono riuscito a visitare per impraticabilità delle strade. Grazie, di cuore, nella speranza di poter leggere presto altre comunicazioni-informazioni sul "rifiorire" della missione proprio a partire dal centenario della nascita di p.Bernardo Longo.
Un abbraccio fraterno e amico dal piccolo fratello "italiano" p.Angelo p.
Ciao a tutti! e ciao a P. SIlvano! Sono ILARIA, di Cambiago...figlia del Giacomo Sala! Irrompo nelle vostre interessanti discussioni per un'informazione di servizio: quando saranno pronte le descrizioni dei progetti della missione? Ne avrei bisogno perchè faccio parte di un'associazione che sostiene le attività dei padri, e per le iniziative natalizie mi piacerebbe divulgare a tutti il link a questo blog per sensibilizzare maggiormente le persone che collaborano con noi o che decideranno di farlo. Rispondete a: crazyila79@yahoo.com, per favore!Grazie mille e buona giornata a voi!
ciao a tutti.
Sono Pierangelo Barzaghi di Inzago(Milano)
Ero a Nduye negli anni di Padre Samuele Testa ed ho conosciuto padre Silvano quando era procuratore a Kisangani.
Con il nostro gruppo di Inzago, abbiamo partecipato direttamente alla costruzione di alcuni progetti sul campo:
Piantagione di palme da olio,costituzione di una cooperativa con gli abitanti,scuola dei pigmei e molto altro ancora.
Ho letto quanto scritto da P.Gauther e mi ha commosso, non tanto perchè in quegli anni avevamo qualche anno di meno e molti ideali, ma perchè il mal d'Africa è una mallattia che non svanisce tanto facilmente.
Vorrei poter evere qulche notizia sulla missione, e chissa mai che si possa costruire qulche cosa assieme.
Ciao e Grazie a tutti.
Pierangelo indirizzo di posta ferrec@libero.it
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