sabato 7 febbraio 2009

07.02.1970....07.02.2009!

I numeri che vedete sopra...sono due date importanti della mia vita...
Il 7 febbraio 1970, alle 6 del mattino arrivavo in Congo per la prima volta. Oggi inizio il quarantesimo anno di vita missionaria. Un po' emozionato lo sono e credo, a ragione...
Sono passati 39 anni: un lampo. Non perdo tempo in bilanci, esami, rimpianti: ringrazio il Signore per questa scelta...e ricordo le tante persone che mi hanno accompagnato e aiutato. Tutto è Grazia!, anche gli avvenimenti tristi, terribili: la guerra del 1976-77 e soprattutto quella del 2002-2003...La nube del giorno più nera,
è quella che vedo più rosa
nell'ultima sera...
Stanotte ho rivissuto quei momenti...dalla partenza da Bruxelles, con padre Carlo Biasin, in un clima polare. Nevicava! L'arrivo a Kinshasa alle 6 del mattino. Dall'asfalto dell'aeroporto si alzava una vampata di calore umido...ed eravamo con i vestiti invernali. L'avventura con il tassista che non sapeva dove fosse la nostra casa...L'inquitudine di padre Natale e di fr. Camillo che pensavano ci fossimo persi...
Oggi, 7 febbraio 2009...occupato in attività pastorali, ma non proprio quelle previste nel 1970!

Ieri, finalmente abbiamo fatto il recinto della cooperativa Umoja. La rete, che avevo comperato a Kampala al mio arrivo il 30 dicembre, era rimasta dalle Suore Orantes di Beni...e per due volte i nostri chauffeurs...l'avevano dimenticata.

E oggi è arrivato anche un altro ospite: un giovane torello (potrei chiamarlo Radi: lampo, fulmine ) che sostituisce il precedente, morto il mese di ottobre. Penso che Giando e Anna oggi festeggeranno!
Alla missione c'è un clima un po' speciale: i ragazzi sono seri, impegnati. Le aule illuminate, alla sera sono strapiene di studenti...E' il periodo degli esami di febbraio. Fa piacere vedere che gli studenti si impegnano.

Fra poco parto per Nduye. Avrò occasione ancora una volta di pregare sulla tomba di padre Longo...che è stato l'ispiratore e il modello della mia vocazione missionaria congolese e che mi è sempre stato accanto. Guardando indietro sono obbligato ad ammaterlo...e lo ringrazio.
Il viaggio, in moto, sarà duro perchè la strada è veramente orribile. In teoria siamo nella stagione secca,, ma piove quasi tutti i giorni. Voi parlate di "effetto serra", qui si parla di "ulozi" (stregoneria!). Chi avrà ragione?! Speriamo che le stagioni rientrino nell'ordine, altrimenti la gente non saprà più quando deve preparare i campi e seminare...Già abbiamo avuto un problema in novembre e dicembre: le cavallette che hanno devastato i campi di riso...Se adesso la gente non semnina perché i campi non sono pronti, andremo incontro alla fame...
Ma continuiamo.
Vorremmo soprattutto continuare a portare, distribuire...speranza!
Per quanti anni ancora? Non è importante! L'importante è che Lui, al suo arrivo, ci trovi vigilanti e al nostro posto!
Conto anche sul vostro ricordo e la vostra preghiera...
E scusate se le foto di oggi non sono molto ...devote! Ma fanno parte della vita e faranno contente tante persone: Giando, Anna, Gianluigi, Sandro...e altri anche se non sono veterinari...
Ciao e a presto...
E grazie a chi ci ha incoraggiato a continuare a tenere aperta questa finestra!



5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Silvano,bello il torello,raccomanderemo a Dominique di tenerlo sotto controllo e verificare che faccia il suo dovere.grazie per la rete di Umoja ne avevano proprio bisogno per poter lasciare liberi i polli.Per i tuoi 40 anni d'Africa penso sia l'augurio di tutti pensare alla grande festa dei 50,intanto continua!!!!
Scherzo,ma con l'impegno di tutti i tuoi tanti amici sono sicuro che tante altre belle cose si vedranno a Mambasa.
Mando un messaggio per l'amico dell'Università di Piacenza:abbiamo urgentissimo bisogno di un consulente agronomico per sviluppare il settore coltivazioni soja e mais delle cooperative.
La mia mail è :giando@linkyway.com,grazie e,Silvano,non fare lo strambo con la moto!!un abbraccio Giando

Gianluigi ha detto...

I gusti cambiano:c'era un tempo, all'inizio degli anni '70, in cui caro Padre Silvano perdevi la testa per una giovenca! Ed io con te, lo ammetto. Cercherò presto la foto per chi non l'abbia mai vista.
Oggi i torelli sono belli davvero, ma è tutt'altra cosa da quello strano quadrupede, magro magro, piccolo piccolo che ci fece commuovere quando scoprimmo che era pure incinta e partorì un bel vitellino anche lui davvero mini, pezzato bianco e nero.

Anonimo ha detto...

Dalla foto "Radi" dimosta, con decisione e fermezza, che non vuole intrusi nella "famiglia".
Puo' star tranquillo p. Silvano che senz'altro fara' il suo dovere.
Un caro saluto e risentirci a presto.

Sandro

Anonimo ha detto...

Inizia il tuo 40° anniversario di Missione è una tappa importante, ma sempre una tappa, il “giro” continua e sai che su noi, puoi sempre contare.
Tagore mi suggerisce l’augurio che ti vorrei fare in questo momento:
“ Credevo che….
Le provviste fossero finite
e fosse giunta l’ora di ritirarmi
nel silenzio e nell’oscurita’.
Ma ho scoperto che la Tua volontà
Non conosce fine per me.
E quando le vecchie parole sono morte,
nuove melodie sgorgano dal cuore;
dove i vecchi sentieri son perduti,
appare un nuovo paese meraviglioso”.

Cornelia

Anonimo ha detto...

Ciao Padre Silvano.
E' la prima volta che scrivo dopo il tuo soggiorno in iTALIA-
Nelle tute considerazioni africane ho letto con piacere che hai citato Padre Biasin.
Ho avuto modo di conoscerlo proprio sul finire degli anni 70.
Di lui ho un bel ricordo perchè sono stato suo ospite per alcuni giorni nella sua missione.
Tempi belli verrebbe da dire, anche perchè ognuno di noi aveva almeno quasi 30 anni di meno e la voglia di cambiare il mondo era un valore a cui tutti noi credevamo.
Oggi ti ritrovi a ripercorrere ancora le stesse strade di Nduye quasi a dover ricominciare tutto da capo.
Ma non è così perchè dalla tua parte c'è la certezza che non sei da solo.
Molti di noi amici vecchi e nuovi ti sono vicini, ancora pronti come allora a darti una mano.
40 di missione sono una vita che ti fa dire che è bello spendere la proporia vita per un dono più grande che è l'amore che lui ha per ognuno di noi, e permetti per te in particolare.
Auguri ed in bocca al lupo per i nuovi traguardi che ancora una volta come allora, saprai sicuramente tagliare.

Con Amicizia PIERANGELO di Inzago