lunedì 9 febbraio 2009

La Via crucis dei kumba-kumba

Questa parola non ha nulla che fare con la Macumba.
I kumba-kumba sono i portatori che trasportano le mercanzie sulle biciclette.
Si incontrano ogni giorno, soprattutto sulle strade impossibili, dove le macchine non passano.

Sono i carovanieri moderni che riforniscono i villaggi lontani. A mio parere meriterebbero un monumento. Se la gente in tanti villaggi ha ancora la possibilità di avere il sale, il sapone, il petrolio...lo deve a questi ragazzi che fanno una vita infernale.
Ecco Kasereka e Kambale incontrati ieri sulla strada di Nduye.
Facevano parte di una carovana di 7 kumba kumba.
Venivano da Butembo, diretti a Watsa, dove in questo momento ci sono violenze, saccheggi, scontri armati fra i guerriglieri di Kony (l'armata del Signore) e gli eserciti regolari di Sudan, Uganda e Congo.
Corrono il rischio di farsi confiscare tutto da questi soldati.
Mi sono fermato per lasciarli attraversare la pozzanghera d'acqua che ci separava. Ho chiaccerato con loro, ho chiesto se potevo fare delle foto. Hanno accettato senza difficoltà. Erano gentili e sorridenti. E non hanno perso la loro calma anche quando la bicicletta di Kaseraka si è rovesciata. Ci sono voluti 4 volontari per rimetterla "in piedi".
Mi hanno chiesto dapprina di riservare una foto per loro, poi, mentre mi preparavo a partire mi hanno detto che non avevavo più un soldo. Contentissimi di ricevere 100 Franchi ciascuno.
700 Franchi = 1 dollaro! Erano tutti riconoscenti!

Ecco alcuni dati reali:
lunghezza del percorso: oltre 670 km (andata...semplice)
Durata viaggio: 30 giorni circa.

Peso trasportato: fra 180 e 200 Kg. Kambale che vedete nella foto in alto trasportava oltre 200 Kg.

Dove dormono? Dove capita, sotto qualche tettoia, all'apert0,al freddo...


Penso che ogni commento sia superfluo.

Sì, è vero anche noi soffriamo su queste strade; ieri ho preso anche un bel acquazzone...
Ma quando penso a loro mi vergogno di lamentarmi...



Kasereka, Kambale e amici,che Dio vi accompagni e che possiate trovare ogni sera qualcuno che vi da un po' acqua, una tettoia e un po' di fuoco...



* * *
Foto: in alto: Kambale e i suoi 2oo Kg
in mezzo: Kasereka e la ? caduta!
in basso: umoja ni nguvu=l'unione fa la forza!





5 commenti:

Gianluigi ha detto...

Come sempre grazie a te, Mupe Silvano, per queste testimonianze che credo facciano riflettere un po' tutti. Anche noi affaccendati ed affannati in mille altre cose. Serve, eccome, questo blog!

Anonimo ha detto...

Stasera il nostro gruppo missionario si è riunito ,naturalmente abbiamo parlato dei nostri bravi missionari;siamo fieri ed orgogliosi di potervi dare una mano.Io ho pensato a te caro Silvano,quanto hai fatto e continui a dare con generosità. Certo 39 anni di missione sono tanti , io ti auguro tanta salute per poter continuare con entusiasmo,amore e dedizione le tue opere. Si P. Longo è stato il tuo ispiratore ,ma tutto il resto è frutto del tuo costante impegno e della tua volontà. Grazie Silvano per tutto cio che ci trasmetti continua cosi. Ti vogliamo bene e ti sosteniamo .Giuliana

Silvano Ruaro ha detto...

Carissimo P. Silvano ho letto il tuo articolo sui Kumba-Kumba e devo dire che queste cose non le ho viste in Mozambico. Ti faccio gli auguri per i tuoi 40 anni di missione e ti ringrazio per quello che fai; sicuramente il Signore ti troverà pronto e al tuo posto, anche se questo giorno è ancora lontano. Io ti ricordo tutti i giorni alla messa perchè il Signore ti sostenga e irrobustisca la tua vocazione. P.Elio parte sabato sera per la sua nuova missione, oggi è andato a Bolognano per la giornata dell'ammalato. Tomè ha creato problemi per la data dell'ordinazione perchè vuole andare in Angola perchè arriva il Papa, allora si farà con il nunzio e altri vescovi. Ti saluto caramente e ti ricordo sempre.Camillo Lonati

Nota di p. Silvano: come vedete questo commento è stato fatto da Camillo Lonati, di Bareggio, che è cognato del nostro nuovo vscovo Mgr. Elio Greselin ( di Schio!!!). Mi ha mandato questo messaggio su...Skype, dicendo che non sa come fare per scrivere direttamente un commento.
Penso che Gianluigi potrebbe dare delle utili indicazioni...

Gianluigi ha detto...

Come si commenta sul blog?
A richiesta provvedo, anche se già fatto in precedenza!

Si legge il post, cioè lo scritto che c'interessa. Alla fine si vedrà scritto in rosso la parola "commemti". Si clikka su questa parola (la freccia del mouse i si trasforma in manina) e, magia, s'apre una finestrella sulla sinistra del monitor. Su questa c'è scritto "lascia un tuo commento".
Allora posizionato il cursore qui s'inizia a pigiare sulla tastiera quel che si desidera.
Finito lo si rilegge e corregge a volontà. Andrebbe sempre messa in calce la firma, il recapito, magari anche la località da cui si scrive. A meno che l'utente non sia già registrato (per questo chiedete come fare al vicino di casa!). Poi si clikka di nuovo in basso sul rettagolino arancione in cui c'è scritto "pubblica commento". Se prima di pubblicare si ha voglia di dare un'occhiata a come comparira sul blog basta andare, a fianco, del "pubblica commento" dove c'è un ulteriore rettangolino, azzurro, con scritto "anteprima".
Fine.
Se avete superato la prova avrete anche pubblicato il commento.
Non vi assicuro un futuro nella Silicon Valley, ma forse P. Silvano una piccola induulgenza ve la rimedia!
Altre soluzioni possibili sono quelle di farsi aiutare da qualcuno che sia meno sprovveduto di voi, oppure di mandare il testo ad uno qualsiasi che frequenti il blog. Magari non a P. Silvano che ha altre gatte da pelare, ma a P.Angelo a Milano, oppure a me a questa solita mail: gianluigi.mazzufferi@tin.it
Infine se qualcuno ha difficoltà insormontabili mi telefoni pure allo 071 7923218 per l'assistenza o per dettare quanto vorrà pubblicare. Lo farò subito (sto solo concordando i giorni d'indulgenza che mi sarano riconosciuti).

Anonimo ha detto...

Caro Silvano , ieri sera Grazia ed io abbiamo visionato le cassette girate in Africa nei numerosi anni passati. Tra queste abbiamo visto anche quella dell' ex-Zaire , quando ti abbiamo portato le due fuoristrada partendo dal Kenya con Padre Samuele.
Sono passati molti anni , ma il ricordo di Nduye ed Epulu è ancora vivo e pensiamo sempre con grande piacere a quello che ci mostrato ... mi sembra ancora di vedere i kumba-kumba arrancare con le biciclette stracariche nelle buche tra Komanda e Mambasa.
Ho letto che stai cercando finanziatori per le tre aule della famosa scuola nella foresta : ti auguro veramente di cuore che qualcuno se ne faccia carico , per alleviare la sofferenza della tua povera gente.
Ti saluto caramente , inviandoti un grande abbraccio anche da parte di Grazie.
Roberto