venerdì 12 febbraio 2010

Chi parte e chi arriva!

Domani mattina, 13 febbraio, partenza per Giuseppe (dopo circa tre mesi di permanenza nell’oasi di Mambasa), Graziano e don Sergio, arrivati qui il 24 gennaio.

Un grazie ad ognuno di loro.

Giuseppe ha installato un impianto elettrico moderno nell’ospedale in costruzione.

Don Sergio, nella visita di sopralluogo ha esclamato:”ma qui siamo a Schio”!


Graziano ha lavorato nell'officina meccanica, ha creato un sistema di decantazione del gasolio e protetto la casa dai fulmini, creando una gabbia di Faraday. Sono curioso di sapere cosa succederà la prima volta che avremo un forte temporale con fulmini e saette!



Don Sergio ha trascorso le sue giornate serenamente, leggendo e pregando e amministrando saggi consigli.

Lascia un bel ricordo in noi tutti . Ma non poteva mancare un gesto simbolico. Ha posto la prima pietra di un nuovo edificio scolastico. Questo ospiterà il laboratorio di taglio e cucito, e la sala dei computer, L’attuale laboratorio di taglio e cucito diventerà la sala dei professori. Quella attuale era prevista per una decina di persone. Ora i professori sono sessanta; è logico che trovino accoglienza in una sala più spaziosa.



Accompagnerò gli ospiti fino alla frontiera (Kasindi) e poi li affiderò a un bravo tassista ugandese (Jamali) che li porterà direttamente all’aeroporto di Entebbe. Il volo per l’Europa è previsto per la sera del 14 febbraio con KLM.


Jamali non tornerà solo. L’ing. Irene Bengo dell’associazione Ingegneria senza frontiere, arriva a Entebbe verso le 22 della stessa sera. Quindi approfitterà della macchina del nostro tassista per venire in Congo. Contiamo di essere di ritorno a Mambasa lunedì sera 15 febbraio:

A chi parte: “ Grazie e arrivederci!”

A chi arriva: “benvenuta!”




Foto: 1)Giuseppe spiega a Musoy e Kasereka il funzionamento della centralina dell'ospedale (grazie a quanti hanno contribuito all'acquisto del materiale e grazie alla FIAMM per il dono delle batterie!

2) Giuseppe e Graziano davanti alle cisterne. Qualcuno sperava ci mettessimo vino. Ci dobbiamo accontentare di gasolio. E siamo sicuri che adesso sarà più pulito! Grazie Graziano!


3) Don Sergio mette la prima pietra del nuovo edificio. La sua benedizione è una garanzia che questo edificio farà del bene a tanti giovani di Mambasa!


*****

N.B.: Ho tanto materiale per il blog…Spero di smaltirlo un po’ alla volta e credo che per voi sarà materiale fresco e atteso!: Badengaydo, Nduye, cooperative, Mudjudju e la leggenda di san Silvano...Un po' di pazienza. Grazie!

17 commenti:

Gianluigi ha detto...

Grazie per il bollettino. Grazie a nome di tutti i silenziosi lettori.

Cornelia ha detto...

Grazie Mupe, nonostante le tue giornate sempre piene di impegni, hai trovato il tempo per informarci delle belle opere fatte dagli amici in questi mesi.
Buon viaggio e buon ritorno a Giuseppe, Graziano e don Sergio.
Kwa heri (arrivederci) in Italia.

Anonimo ha detto...

Caro MUPE, oltre a "CHI PARTE" e a "CHI ARRIVA", nelle "RETROVIE" c'è sempre una grande "folla" di amici e simpatizzanti (e tra questi mi ci metto pure io) che aspetta e segue silenziosa, accompagnandoti con il sostegno del ricordo, della preghiera, dell'aiuto e appoggio, non solo morale.
Tutti sono/siamo in attesa di incontrare i "tre prodi" che lunedì saranno nuovamente a casa loro in quel di Schio e che speriamo di incontrare presto per condividere la loro esperienza e festeggiare insieme, non solo il loro ritorno a casa, ma anche il compleanno di una fedelissima e convinta collaboratrice di Mambasa, che proprio ieri ha aggiunto un altro petalo alla rosa dei suoi... verdi anni.
Sono certo che te ne sei già ricordato, ma volevo semplicemnte condividere con te il "nostro" grato ricordo e augurio.
BEN TORNATI, GIUSEPPE, don SERGIO e GRAZIANO. Spero potervi incontrare presto a Schio.
Ciao, Mupe, e un fraterno abbraccio dal solito "impertinente" BICOL.doc

Anonimo ha detto...

Dopo qualche giorno che non aprivo il blog ho letto il resoconto degli ultimi avvenimenti di Mambasa.
Una ventata di aria buona!
Non ho potuto evitare di confrontare gli ottimi risultati della missione, con le sconfortanti notizie diffuse negli ultimi giorni qui in Italia: speculatori, distruttori di risorse pubbliche, persone che si felicitano delle possibilità di guadagno che nascono dopo un terremoto.. Centinaia di milioni di euro sprecati con la scusa del G8.
Pensare a tutte le cose si possono fare con una briciola di quello che è sprecato sulla tavola dei potenti.
La speranza viene da lontano, da quanto è realizzato in Congo, grazie alla buona volontà di alcuni, ed alla sapiente direzione di P. Silvano (a proposito, anche se in ritardo, auguri per i quarant'anni di missione e per l'onomastico!).
L'atmosfera della celebrazione del 7 febbraio, leggendo il commento di padre Dino, che saluto, mi ha fatto venire in mente la frase di Pietro: “Signore, è bello per noi restare qui; se vuoi, farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia”.
Le buone notizie del blog servono a rialzare le braccia e drizzare la schiena, e viene voglia di partire, e partecipare direttamente alla vostra opera gioiosa.
Emanuele da Pieve di Curtarolo.

Gianluigi ha detto...

Visti i primi commenti, in qualità di "pastore informatico pro-tempore" (e solo per questo blog) vorrei sottolineare che con questi primi tre interventi si comincia ad apprezzare un uso corretto di questo strumento. Quindi spero che molti si avvicinino e ne comprendano la sicura utilità.
Esortazione finale: "Telefonate e scrivete di meno; usate invece questa bacheca!"
Se non siete d'accordo con le mie opinioni scrivetelo qui. AMEN

Anonimo ha detto...

Quanto entusiasmo e non solo:la convinzione che insieme,lavorando insieme,"cooperando"un termine a me caro,si superano anche i problemi che,vero Silvano,a volte nella realtà congolese sembrano insuperabili.
LUI (!)la chiama provvidenza,noi del Nord EST,"aiutati che il ciel ti aiuta"!L'importante è esserci e far sentire a Silvano,Dino,e tutti gli altri che NOI ci siamo.
Grazie Giuseppe,il Veterano,Don Sergio,il saggio,Graziano,il Gaudente....si perchè se la mente soffre...il corpo non deve patire!Bravi,e che Dio ve ne renda el merito!
Giando

celina ha detto...

La missione di Mambasa è proprio una calamita: gente che va, gente che viene e tutti si trovano molto bene. Sono proprio contenta che hai cosi' tanti amici che pensano a te, ri ricordano, ti aiutano, pregano per te e ti vogliono un grande bene. Tra questi ci sono anch'io, lo sapevi? Ora lo sai.....
Ti auguro un grande bene e di fare cose smpre più belle anche con l'aiuto di questi amici fedeli.
Celina

giandp ha detto...

Gianluigi,sei unico,e anche se nella gerarchia ecclesiastica non è ancora "ufficialmente"riconosciuta,lancio un sondaggio per nominarti :"PASTORE INFORMATICO"
Faremo a Schio la cerimonia solenne di investitura.D'accordo!?
Giando

Gianluigi ha detto...

A parte il sicuro e suadente fascino della "cerimonia di investitura", immagino con ricche libagioni come s'usa dalle parti di Schio, sono certo, caro Giando, di non averne le capacità. Non si può accedere agli ordini religiosi senza essere stato in seminario...ma solo come me in sacrestia!(parlo dell'informatica) Se c'è un filo di vero è che purtroppo il destino dei "profeti" è quello d'essere "voce che grida nel deserto". Molto spesso temo di "dare scandalo" e sapessi tu quante volte mi lego le mani per sfuggire alla tentazione della tastiera del PC.

Gianluigi ha detto...

A giudicare dai commenti siamo sette, i magnifici 7 !, quelli che leggono e commentano i report del Mupe.
Visione più ottimistica: sette che scrivono e sette che leggono: totale 14.
Pensare che quando è in Italia Padre Silvano gira come una trottola tra amici, parrochie, conoscenti, confratelli e monsignori,anime in pena e grintosi benefattori.
Che ora nessuno gli metta un cenno di saluto, due righe di solidarietà a me sembra incredibile. Mupe dicci la verità, li evochi con qualche seduta spiritica!

Gianluigi ha detto...

notizie della sera (dall'Italia ovviamente).
Ho parlato ora con Lilia Longo che verrà da voi fra un mese circa. Le ho raccomandato di dormire sotto la zanzariera. Ai miei tempi non c'era l'abitudine e quando mi sono beccato la malaria (da vivax...che sf....)ho capito la sola compressa per la profilassi era troppo poco o addirittura inutile.

Gianluigi ha detto...

Questa sera essendo passate le 23 si può dire BUONA NOTTE A TUTTI !

Gianluigi ha detto...

E' sabato sera: cerco d'immaginare cosa faranno i nostri a Mambasa e chi andrà domani a Nduye.
Quali i problemi del giorno? I soliti purtroppo.
Gli amici in Italia, magari quelli che sono rientrati nei giorni scorsi perchè non si fanno vivi su questo blog?
Fosse per me concederei subito una bella indulgenza (100 giorni a riga scritta!).

Anonimo ha detto...

Caro Gianluigi, hai dimenticato gli anni che hai trascorso al seminario di Mandombe dove hai messo le basi per accedere all'ordine di pastore informatico. E' grazie a quel periodo di formazione(ricordi la grande pzzanghera melmosa dove andavamo a fare il bagno?) che ora sei in grado di fare il pastore informatico. Imbastiremo una cerimonia un giorno per 'ordinarti'come si deve! Ciao Nerio

Gianluigi ha detto...

Come no! Ricordo benissimo la "grande pozzanghera melmosa" e credo che a breve, appena ripescata l'immagine, pubblicherò - senza licenza dei superiori! - la scandalosa immagine.
Caro p. Nerio sei ancora in tempo per bloccarmi rivolgendoti al garante per la Privacy. In Vaticano però...trattandosi di un prete!

Anonimo ha detto...

Pubblica pure. Samo dopo il Concilio. Non ci saranno scandali Ciao

ilaria ha detto...

KULISESSE MUPE!
Incredibile a dirsi ma i problemi con la connessione ce li ho avuti anch'io, e -confesso- che ho anche un pò girovagato in queste settimane di assenteismo puro!
Ho fatto una puntatina nel tuo Veneto natio, tra il Carnevale veneziano e la grappa di Bassano!
Visto che l'amarula è finita vado di Nardini...e propongo un brindisi ai tuoi 40 anni! (lo dicevo io che mentivi sull'età)!
un grande abbraccio a te e al MUNGINI MAMBASA!
LALLA SALAMA :-)
Ilaria