sabato 2 febbraio 2008

Come aiutare l'Africa ... al supermercato!

Un paio di giorni fa ero al supermercato. Mi sono avvicinato ai banchi della frutta per comperare delle mele e delle pere. Un grande cartello, un po' strano, spiccava tra gli altri. Vedete qui la foto.


Africa! cosa c'entra l'Africa? In basso a destra la firma dell'iniziativa: toh! non poteva essere che il CEFA. Si questa organizzazione che per me, per i miei ricordi della fine degli anni '60 equivale a Padre Angelo Cavagna. Il prete dehoniano di Bologna, il GLM di allora, l'occasione che di fatto mi ha poi portato, come volontario, a Nduye nel lontano 1971.

In cosa consiste l'iniziativa? Se acquistate una cassetta, diciamo circa tre chili di pere IGP Emilia e Romagna "30 centesimi verranno destinati al progetto CEFA Il Seme della Solidarieta". Un progetto di www.cefaonlus.it per insegnare a coltivare la terra, lavorarla, seminare e raccogliere frutti nel Sudan.

Ancora una volta quindi, dopo il mio precedente post scritto per la Pasqua del 2007, lancio un appello ai pochi o molti lettori di questo blog, a tutti gli amici e confratelli di Padre Silvano.
Diamoci da fare per trovare un oggetto, una ditta, una occasione di vita quotidiana a cui agganciare almeno uno dei tanti e buoni progetti di Mambasa e di Nduye. Quante possibilità ci passano tutti i giorni sott'occhio e magari non sappiamo coglierle!
Aiutate questa idea a crescer con una segnalazione, uno spunto, un contatto.
Da parte sua Padre Silvano ed altri dello staff cercheranno, molto presto, di mettere a posto dal punto di vista burocratico ed amministrativo le realtà missionarie che da Padre Longo ad oggi si sono sviluppate in moltissime concrete realizzazioni. Sappiamo che occorre purtroppo adempiere ad alcune formalità per costituire una ONLUS e/o una ONG. Mi sento di dire, confermi padre Silvano?, che quanto prima possibile anche questo passo sarà fatto.

6 commenti:

Silvano Ruaro ha detto...

carissimo Gianluigi, in questi giorni siamo inguaiati o stregati da qualche "mufumu" (stregone): Skype non funziona e da ieri anche Yahoo...Sto finendo la correzione degli esami di Storia della "Prima Liceo Scientifica e Magistrale ( a poposito sai cosa significa "Faraone?") e ho avuto la tentazione di guardare il blog...Sorpresa. Gianluigi è in agguato...Capisci che sono perfettamente d'accordo con te...E' finito ( o quasi) il tempo delle elemosine in Chiesa...Aiutare l'Africa non è solo questione di carità...
Mi fermo qui...Padre Antonio Panteghini, p. Cavagna ( e nessuno dei due è giovanissimo) l'hanno capito...
Ciao, Gianluigi e grazie.
Un saluto agli amici di Senigallia:
Cecco, Italo, Paolo, Vanda...Piera, Marco,Livia, Sylvia
Adesso continuo contento la correzione...e sarò più indulgente
con i miei alunni.
Buona notte...

Anonimo ha detto...

Come non apprezzare la tua capacità di leggere nella realtà i segni importanti che possono aiutarci a migliorarla, caro Gianluigi!
In questa direzione ricordo o segnalo che, a Senigallia Giovedì 7 febbraio alle ore 21,15, a S. Rocco, abbiamo l'intervento di SERGE LATOUCHE sul tema " la scommessa della decrescita". L'incontro è stato organizzato da scuola di Pace e ci aiuterà una volta di più a capire i tempi che stiamo vivendo e ad esserne profeti
Serge Latouche è un emerito professore di scienze economiche dell'università di Parigi. Cito solo il titolo di uno dei suoi numerosi libri: "Come sopravvivere allo sviluppo".

Anonimo ha detto...

Come non apprezzare la tua capacità di leggere nella realtà i segni importanti che possono aiutarci a migliorarla, caro Gianluigi!
In questa direzione ricordo o segnalo che, a Senigallia Giovedì 7 febbraio alle ore 21,15, a S. Rocco, abbiamo l'intervento di SERGE LATOUCHE sul tema " la scommessa della decrescita". L'incontro è stato organizzato da scuola di Pace e ci aiuterà una volta di più a capire i tempi che stiamo vivendo e ad esserne profeti
Serge Latouche è un emerito professore di scienze economiche dell'università di Parigi. Cito solo il titolo di uno dei suoi numerosi libri: "Come sopravvivere allo sviluppo".

Anonimo ha detto...

Caro Gianluigi sono Piero di Inzago io non ti conosco, ma dopo avere letto alcuni tuoi interventi, è come se ti avessi conosciuto da sempre.
Anche io in tempi più remoti e sicuramente più tranquilli per il Congo,sono stato più volte a Nduye come volontario con altri amici.
Però l'idea di fare ancora qualche iniziativa a favore di Nduye mi coinvolge e mi prende molto.
Attualmente sono presidente di una cooperativa di consumo a Inzago, e vorrei provare a proporre in consiglio quakche iniziativa che non sia la solita raccolta di fondi, che produce forse qualche donazione momentanea, ma che non aiuta a prendere coscienza di tutto il resto.
L'dea che ho visto in fotografia, mi sembra interessante e praticabile, previa verifica con il nostro consorzio, che in altre occasioni è stato sensibile ai problemi dell'Africa.
Fammi sapere se la cosa potrebbe avere uno sviluppo futuro.
Ciao.
Pierangelo da Inzago

Anonimo ha detto...

D'accordo sulla possibilità di agganciarsi a qualche organizzazione, come proposto da Gianluigi sul blog. Mi fa piacere sentire "dalla sua viva voce" che Silvano sta bene, anche se, come il sottoscritto, ha fatto il tagliando di controllo!
ciao da Giorgio di Senigallia

Gianluigi ha detto...

In breve solo per chiedere a Pierangelo da Inzago (oggi P.Silvano m'ha detto che ti contatterà!) la sua mail scrivendo al mio recapito: gianluigi.mazzufferi@tin.it
Il motivo: dobbiamo sentirci tra noi e con altri che possono aiutarci nel portare avanti questo tipo di iniziative. Credo ci siano molti spazi da sondare.
Ed ancora per Giorgio di Senigallia. Per ripetere a lui, affinché tutti lo sappiano (la nostra forza è la pubblicità!) che l'iniziativa di un collegamento costante con Nduye e Mambasa, che caldeggiamo con la nostra parrocchia, deve vedere la luce e non può morire solo perché ad oggi Don Peppe ancora tace!