domenica 22 giugno 2008


Mercoledì 18 giugno

Alle ore 9 la comunità (Dino, Gauthier, Jean Paul e Silvano) si incontra con il padre Provinciale e il suo consiglio (Wilson, Matteus, Albert, Pontien e François).
All’ordine del giorno i 3 soggetti che hanno motivato questa “spedizione” straordinaria, unica nella storia della missione di Mambasa.
1 – l’acquisto di una vecchia piantagione di caffè appartenente a un greco. Si tratta di un terreno (ormai invaso dalle erbe) di circa 200 ettari, con alcuni edifici nella piantagione stessa e due qui in città.
Visto che questa piantagione non è molto lontana i membri della delegazione vanno a fare un sopraluogo rapido.

2 – L’accettazione o meno di un’opera nuova a Kinshasa che consiste nella direzione e gestione di un pensionato universitario a favore di giovani studenti che si impegnano a esercitare la loro professione in uno spirito cristiano e che vogliono essere a servizio della Chiesa.

3 – La ripresa della missione di Nduye e l’orientamento che si vuole dare a questa nuova partenza.

Il dialogo è stato aperto, franco. Sono emerse anche le difficoltà: economiche e soprattutto di personale.
Ma tutti eravamo animati da tanta speranza e ottimismo.

Alcuni membri del Consiglio non avevano mai visto la missione di Nduye.
E allora, di nuovo in macchina per una visita lampo, ma molto significativa per noi, per la gente e soprattutto per il capo-villaggio. Il Consiglio Provinciale dei Preti del Sacro Cuore si sposta da Kisangani a Nduye: il capo non credeva ai suoi occhi e alle sue orecchie. Il suo appello era di una semplicità estrema, quasi ingenua: "ritornate qui, fate qualche cosa per questa gente e soprattutto per i Pigmei."
Mi è sembrato di percepire tanta emozione negli occhi e nelle parole di alcuni padri quando, assieme al capo abbiamo visitato un villaggio di Pigmei.
(foto: i padri del Consiglio provinciale a Nduye, con l'immancabile capo!)

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