domenica 13 febbraio 2011

Ho fatto un sogno...

Tranquilli, non è solo un sogno, ma un sogno che sta diventando realtà.

Sono stato a Bunia il 9 febbraio. Avevo un programma pieno: Incontro con l'Ispettore del lavoro per depositare la lista degli operai per l'esercizion 2011; incontro con il direttore dell'INPS per pagare i contributi per le pensioni (state tranquilli, non ci sarà mai il ritorno: le pensioni sono una chimera); visita ai vari uffici dei rappresentanti della Pubblica Istruzione: non ve li descrivo tutti: peggio di un labirinto; e...dulcis in fundo, incontro con la Speriora Generale delle Suore Servantes di Gesù.
A questo incontro mi ero preparato con disposizioni d'animo differenti.
Con le autorità amministrative e scolastiche qualche volta avevo dovuto anche alzare il tono della voce. Con la madre generale, sr. Angèle, è stato un incontro sereno, scontato.
Noi ne avevamo parlato in comunità ed eravamo arrivati a questa conclusione: per ora è impossibile che uno di noi resti in maniera permanente a Nduye. D'altra parte senza una presenza religiosa stabile, è difficile programmare attività durature ed efficaci in favore dei Pigmei. Se le Suore Servantes accettassero di stabilirsi a Nduye a condizione di una nostra "assistenza" regolare, per esempio un giorno o due alla settimana - preferibilmente il sabato e la domenica - questo permetterebbe di iniziare le attività: le suore potrebbero occuparsi dell'ospedale, della scuola, della formazione delle ragazze pigmee, e un'inizio di scuola artigianale per i ragazzi...

Quando ho esposto le nostre idee e le nostre proposte, sr. Angèle le ha accettate subito, con un grande sorriso."Siamo missionarie e quindi dobbiamo andare dove c'è bisogno... Se i due vescovi, di Bunia e di Wamba sono d'accordo, noi siamo disposte a partire quanto prima...!"
Il 10 mattina sono corso dal vescovo di Bunia, Mgr. Dieudonné Uringi, per la stessa ragione. Nessuna difficoltà, nessuna obiezione... Lui è d'accordo: aspetta solo una lettera di domanda da parte del vescovo di Wamba. Il dialogo breve - ha trovato un buco per me nella lista delle sue udienze e quindi non potevo abusare della sua gentilezza - è stato molto cordiale, amichevole.Voleva anche che mi fermassi a pranzo con lui.Ma io volevo rientrare presto a Mambasa: non avevo più bisogno di nulla.
Resta l'ultima tappa, poi il sogno sarà realtà.
Amici di Curtarolo, preparatevi! insieme rimetteremo a posto la casa delle suore e comincerà una nuova vita per Nduye.I bambini di Curtarolo hanno dato l'esempio con i loro lavori di Natale: voi cercate di non essere da meno.
Grazie!

Al più presto contatterò il Vescovo di Wamba, Mgr. Janvier Kataka, e poi vi terrò informati...
A presto...con la speranza d una bella notizia!

foto: i piccoli eroi di Curtarolo!

5 commenti:

Gianluigi ha detto...

Inizio ringraziando p.Silvano per il "report" scritto oggi anche se forse era più stanco e provato del solito. Come potete intravedere le difficoltà non mancano, anche se lui dipinge tutto in rosa!
Da parte dei tanti amici e conoscenti gli si potrebbe dare una mano virtuale, anche solo con due parole di saluto e d'appoggio. Non vi pare?
Spero anche che gli altri religiosi e laici che sono con lui una volta tanto si facciano vivi e scrivano due righe. Questa tribuna è libera ed aperta a tutti e costituisce una forma di appoggio e d'incoraggiamento reciproco.
Non mettete la fiaccola sotto il moggio!

Anonimo ha detto...

Eccoci!
Padre Silvano mi aveva telefonato giovedì sera, ma per un disguido non siamo riusciti a parlare.
Venerdì mi ha richiamato, pensavo volesse un aggiornamento sull'acquisto dei ricambi per i camion, ma invece.. mi ha dato la buona, ottima notizia: era raggiante per il consenso ricevuto dalla Madre Generale delle Suore Servantes ad inviare alcune sorelle a Nduye!
Già in estate, prima di settembre, in modo da preparare per tempo l'inizio dell'anno scolastico.
Il viaggio, che la comunità laica e cristiana di Curtarolo sta programmando, per visitare la missione di Padre Bernardo Longo, per progettare la sistemazione degli edifici in modo da renderli abitabili, si è fatto ancora più urgente e carico di significato.
Ci siamo lasciati e lui mi ha detto..
arrivederci A PRESTO!
Emanuele

Anonimo ha detto...

Avendo potuto parlare con suor Angèle qualche tempo fa', ero molto ottimista sul risultato dell'incontro che P. Silvano doveva avere con lei. Ma la notizia che egli mi ha inviato per telefono da Bunia mi ha rallegrato moltissimo. Adesso aspettiamo l'accordo del Vescovo di Wamba, che P. Silvano conta di poter incontrare durante il suo imminente viaggio a Kinshasa. Gli daremo un colpo di spalla con una preghiera particolarmente motivata, perché dubbi o reticenze, se ci fossero, possano essere superati in modo positivo. Ma di una preghiera e di un sostegno amico, ne abbiamo bisogno tutti noi che rimaniamo qui e anche gli amici che già collaborano e collaboreranno per il rilancio della missione di Nduye. Vogliamo fare un buon lavoro: buono, non solo a nostro giudizio, ma soprattatutto agli occhi del Padre.
P. Dino

Cornelia ha detto...

Nel 2008 durante la mia visita a Nduye ho avuto l’occasione di visitare la casa delle Suore e constatare la desolazione degli edifici vuoti, sterpaglie e rovi ovunque… pensare che fra poco rifiorirà la vita a Nduye è una notizia grande!
Gli Amici di Curtarolo stanno già riscaldando i motori per la grande corsa della solidarietà. Grazie!!!

Anonimo ha detto...

Che gioia caro P.Silvano sentire tutto questo entusiasmo non solo da parte tua ma anche degli amici di Curtarolo! E' così importante aiutare questa parte di umanità ad entrare nel mentale e credo che Don Enzo, che da sempre lo aveva capito, stia lavorando dall'alto perchè il suo libro continui ad essere richiesto e quindi a fornirvi un pò di aiuto anche finanziario.Ha tutti voi che lavorate per questo progetto un grande abbraccio di luce e di amore Vanda