domenica 14 giugno 2009

14 giugno - Corpus Domini

Perché temete, uomini di poca fede...?


Coincidenza o altro?


Stamattina, il primo pensiero, alzandomi, è stato quello di scostare la tendina - anche se non ce n'era bisogno perché è quasi trasparente - per scrutare il cielo. Completamente coperto!


Alle 8 dovevamo cominciare la Santa Messa all'aperto e l'abbiamo fatto. Le palme che di solito servono a ripararci dai raggi di sole...oggi erano solo di ornamento.
Tantissima gente per questa celebrazione. Corale, chierichetti, gruppo delle joyeuses (le bambine vestite di bianco, che danzano durante i canti), lettori...ognuno adempie il suo ruolo con dignità, devozione, impegno. Le suore - 4, mi aiutano - per distribuire la comunione.


Arriva il momento della processione...


Dimenticavo: il cielo si mantiene coperto: solo di tanto in tanto un raggio di sole ci da una nota di incoraggiamento.


Dopo una lunga spiegazione sulla disposizione dei vari gruppi e quartieri, la processione si snoda lentamente da Avakubi (la cattedrale...all'aperto) verso la chiesa parrocchiale.


Si segue un tratto della strada Mambasa-Beni, si passa davanti all'Istituto Bernardo Longo.


Qui c'è una prima sosta. Il Santissimo viene posto su un piccolo altare bene addobbato con rami di palma. Si prega: si affidano a Lui, tutti gli abitanti di Mambasa: anziani, ammalati, genitori, giovani, bambini. Una buona occasione per ribadire il tema svolto durante la predica: "In mezzo a noi, nel nostro villaggio c'è Qualcuno che non conosciamo, che dimentichiamo".
Una prima benedizione nelle 4 direzioni: nessuno, a Mambasa, potrà dire stasera che Lui non lo ha visto.


Si riprende il cammino, lento, accompagnato da canti eucaristici che...sembrano più veri.


Ho avuto netta questa impressione; in chiesa questi canti hanno sapore di cantilene che si ripetono distrattamente. Cantati sulla strada...sono una testimonianza di fede, un invito per i tantissimi curiosi che forse hanno un segreto desiderio di unirsi a noi. Ho sorriso quando ho scorto uno "Zaccheo" su un albero che somigliava al sicomoro. Dopo un po' non c'era più: probabilmente era sceso e si era messo a seguire Gesù.



Dopo questa prima sosta, i responsabili della processione mi chiedono se dobbiamo andare subito in chiesa. Non capisco il perché e chiedo di continuare secondo il programma.


Seconda sosta a un incrocio importante, proprio nel cuore del villaggio: preghiera, intenzioni varie, benedizione a 360 gradi...Riprendiamo. Passiamo a fianco del campo sportivo. Adesso capisco il perché della domanda dei "fabbriceri": accorciare la processione. Le nuvole si fanno più oscure. Qualche goccia comincia a cadere...Se ne accorge solo il celebrante che chiude la processione. Gli altri sono già tutti in chiesa, gremitissima.
Tutti cantano...
E' veramente bello.
Dopo la solenne benedizione, vorremmo uscire: sono le 11,45!
Ma non si può: fuori piove a dirotto!
Ma siamo contenti.
I bambini cominciano a giocare...Chi oserebbe impedirglielo, in presenza Sua?

foto:
- sosta e benedizione
- folla
- nella chiesa parrocchiale, alla fine della processione!

3 commenti:

Gianluigi ha detto...

Si sente che chi ha scritto ci crede davvero! Grazie, è un aiuto per tutti.

Anonimo ha detto...

Bella questa testimonianza “alla luce del sole”.
La processione che si snoda lungo le strade di terra rossa nei quartieri di Mambasa, che si ferma ai crocicchi, quasi a voler richiamare a chi è distratto che Gesù c’è ancora e desidera entrare nelle loro capanne, nelle loro famiglie per essere un segno di speranza.
Anche noi partecipiamo a questa festa e non dobbiamo dimenticarlo...
Cornelia

Anonimo ha detto...

Caro Silvano , leggendo il racconto di questa splendida giornata non possiamo fare a meno di paragonarla a quella che si è svolta da noi ; vedere l'amore con cui la gente viaggia per chilometri per giungere alla Messa ( sfidando sia il tempo poco clemente , sia le strade che sappiamo bene essere tutto tranne che liscie e scorrevoli) ci scalda il cuore : la processione del Corpus Domini che si è svolta nella nostra parrocchia aveva un seguito di circa 35 persone , e se solo la messa dura un paio di minuti più del dovuto , metà dei partecipanti guarda con insistenza l'orologio ! Ci auguriamo che il vostro esempio sia una faro nella nostra vita quotidiana e ti ringraziamo per la passione con cui scrivi sul tuo blog : in questo modo , con la tua piccola finestra su Mambasa , anche noi partecipiamo un po' alla vostra gioia.
Grazia e Roberto