Ieri sera avevo promesso di ritornare sull’argomento del Natale “coraggioso” dei ragazzi della scuola elementare Umbero I° di Curtarolo. Lo faccio, con i duplice scopo: di ringraziare gli insegnanti egli alunni di questa scuola e anche per far conoscere a questi chi ha beneficiato del loro impegno.
Non è stato difficile scegliere i destinatari. Domenica, 2 gennaio,-qui in Congo festa dell’Epifania - ero a Nduye per la Messa. Come al solito ho fatto un giro “kule ngambo” (sull’altra collina, rispetto a quella dove si trova la casa dei padri e la chiesa) e ho visto l’internato vuoto. Ero abituato a vedere tantissimi bambini Pigmei correre e giocare nei vasti cortili. Silenzio e desolazione, resi ancora più impressionanti da un sole cocente e dalla natura riarsa. Siamo nella stagione secca! Ho chiesto al direttore dell’internato la causa di questo silenzio. Mi ha risposto che non c’era più nulla da mangiare per i bambini e questi avevano abbandonato internato e scuola. Ho subito pensato al dono e al sacrificio dei bambini di Curtarolo. Avevo saputo da Lilia Longo, la nipote di padre Bernardo, che appunto questi scolari avevano preso sul serio l’iniziativa a favore dei Pigmei. Non ricordavo esattamente la somma raccolta. Ho promesso di devolvere questi soldi per questa finalità. Giunto a Mambasa ho chiamato Michel Zongoli che è il responsabile per tutto il territorio di Mambasa della Pastorale dei Pigmei e gli ho detto che poteva disporre di 1.085€ ( il controvalore in dollari era, a quella data, di circa 1.440 $) per far ritornare i bambini all’internato e per dar loro da mangiare. Finora ho gli ho dato 1.000 $ ( 500 $ il 5 gennaio e 500 il 27 gennaio). Restano quindi ancora a sua disposizione 440 $! Giorni fa, il 28 gennaio ero a Nduye e poco prima di pranzo i nostri “eroi” stavano sbucciando la manioca e nel pentolone bollivano i fagioli. Erano felicissimi…
E’ sempre possibile e opportuna questa “ rendicontazione” pubblica?
Vi assicuro che anche il nostro tempo è contato ed arrivare a tutto è difficile. Inoltre alcune persone preferiscono “fidarsi” e addirittura conservare l’anonimato. Qualora ci fosse richiesto perché si tratta di doni della comunità (scuola, parrocchia, associazione) e il responsabile deve a sua volta rendere ragione, cercheremo di farlo. Se poi viene un ragioniere-segretario/a a darci una mano, ne saremo felici. (Dettaglio: nell’ultimo consiglio pastorale alcuni cristiani hanno detto che scriveranno ai nostri superiori perché mandino altri due o tre preti, perché quelli che ci sono qui non bastano! Mi domando dove…li troveranno?!)
Dato che ci siamo…aggiungo un piccolo dettaglio “familiare”. Una mia nipote, insegnante, ha raccolto nella sua scuola, sempre in occasione del Natale, 300 € per i bambini di Mambasa. Come ho usato questi soldi? Ho comperato 40 lamiere ondulate per una scuola a 25 Km (Some). Questa scuola è costruita con pali e fango. Le lamiere ondulate, offerte da questi ragazzi di Marano Vicentino sostituiranno le foglie che durano sì e no due o tre anni, facilmente sollevate dagli uragani e che non impediscono alla pioggia di aprirsi dei varchi sempre più larghi.
Resta la domanda per i nostri amici di Nduye? Quando le razioni saranno finite, cosa succederà?!
Grazie, cari ragazzi di Curtarolo e di Marano e grazie ai vostri insegnanti!
foto: Shabani e Angèle...a scuola! Avranno tutti i bambini la possibilità di studiare?
2 commenti:
Ringrazio p. Silvano del primo passo. A mio parere questo sforzo di trasparenza dovrebbe tendere ad aumentare la fiducia di tutti. Quindi potrebbe anche incrementare la raccolta. Non è così?
Chiunque voglia conservare l'anonimato ha pieno diritto di farlo, ma questa scelta non impedisce di scrivere qui, a caratteri cubitali, che N.N. ha destinato quella quantità di risorse per una determinata finalità. Se possibile occorre in genere "far vedere"!
Spero che questo sforzo sul cosiddetto progetto "Open Mission" però non debba farlo solo lui, il solito Mupe.
...sono in piena sintonia, perchè oggi più di sempre,le persone desiderano conoscere/verificare l'utilità concreta del loro gesto. Ma...resta il problema delle risorse.
C'è da augurasi che presto qualcuno/a si renda disponibile per i compiti di segreteria.
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