giovedì 6 dicembre 2007

BADENGAIDO 2. " Mti ya mbali"


Ma a Badengaido c’è ancora tanto da fare.
A fianco della scuola precedente, non ancora finita del resto, ci sono questi altri ruderi che hanno la pretesa di chiamarsi “scuole”...
Sono entrato in una di queste, solo, mi sono seduto su un pezzo di legno, che serve da banco...Ho sentito una profonda tristezza, la mia impotenza, un sentimento che confinava con lo scoraggiamento.
Fuori la gente, mi aspettava. Un momento di silenzio imbarazzante.
Il capo ha preso la parola: “Padre, non so se stanotte dormirò...Sono talmente riempito di gioia vedendo lei fra noi. Quando veniamo a Mambasa per le riunioni siano accolti alla missione e ammiriamo le scuole. Faccia qualcosa anche per noi. Noi diciamo : Mti ya mbali hawezi kuiua nyoka (un bastone che è lontano da te non può uccidere il serpente)...Voleva dire: prima eri lontano e non potevi aiutarci, adesso sei vicino e ci puoi aiutare ...”
Avrei voluto dire: vi aiuterò...Ma avevo paura di ingannarli.
Mi sembrava più giusto dire: “con l’aiuto di Dio farò tutto quello che potrò”.
E ho detto questo.

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