la parola a padre Dino
Carissimi amici,
é passato ormai un mese da quando Monsignor Kataka Janvier, Vescovo di Wamba, é venuto qui a Mambasa. La visita aveva un duplice scopo : aprire ufficialmente l’ispettorato delle scuole cattoliche di Mambasa, con p. Silvano come ispettore responsabile e, in secondo luogo, presentare il sottoscritto ai nostri cristianidi Mambasa come loro parroco. Padre Silvano vi ha già parlato della sua nomina e anche delle preoccupazioni e grattacapi che questa gli procura. E’ una nuova responsabilità e una nuova sfida, che egli affronta con la consueta forza e passione e, cosa inevitabile quando c’é amore e passione, anche con sofferenza.
La presentazione del nuovo parroco é avvenuta domenica, 11 novembre, ad Avakubi, una vasta e simpatica spianata, ombreggiata da numerose palme, con al centro un altare, coperto da una tettoia di ondulati trasparenti. C’erano almeno duemila cristiani. Prima dell’offertorio, il Vescovo mi ha messo fra le mani una grossa chiave : essa mi ha fatto pensare a Colui che é si definito la « porta dell’ovile » e che era al tempo stesso pastore delle pecore. Io sono chiamato a rappresentarlo, qui a Mambasa. E poi mi ha messo sulle spalle la stola, simbolo del servizio pastorale del parroco. Stola come « grembiule » : il servizio appunto. Spontaneamente mi sono sentito prendere da una certa paura e ansia. Ma subito ho pensato che questo servizio che il Signore mi affida é soprattutto un dono suo : poter servire Dio nei fratelli é proprio un dono, occasione e mezzo di crescita per me e per gli altri.
La settimana seguente, dal 14 al 16 abbiamo fatto qui a Mambasa una riunione di tutti i catechisti della nostra parrocchia e anche della parrocchia di Nduye. Un’ottantina di catechisti e catechiste sono venuti da vicino e da lontano (i villaggi più distanti sono ad oltre cento km da Mambasa). Lo scopo era quello di aprire l’anno di catecumenato con un momento forte che potesse motivarli di più in questo servizio ecclesiale che é stato loro affidato ; e poi contribuire anche alla loro formazione. Il servizio del catechista é particolarmente importante per i nostri cristiani, soprattutto nei villaggi sperduti in mezzo alla foresta , dove egli é chiamato non solo a fare il catechismo ai catecumeni, bambini e adulti, ma anche ad animare tutta la vita cristiana della comunità. Ma dobbiamo dire che tre giorni di formazione sono insufficienti, soprattutto quando tocchiamo con mano il loro grado di preparazione : veramente troppo approssimativa e troppo lacunosa. E’ non c’é da meravigliarsi, perché la maggioranza di loro non ha seguito che pochi giorni di preparazione prima di cominciare il loro servizio di catechista. A conclusione di questi tre giorni ci siamo riproposti di lavorare di più in questo settore, organizzando degli incontri più regolari e più prolungati. Molti catechisti li desiderano e loro per primi ne sentono il bisogno.
In questi giorni abbiamo poi proceduto a rinnovare i vari servizi ecclesiali esistenti nelle comunità di base del centro e abbiamo eletto il nuovo consiglio pastorale parrocchiale. Devo dire che c’é nei nostri cristiani molta disponibilità ad assumere dei servizi nella parrocchia. E’ raro che uno dica di no. Ad essere sinceri, alle volte non é assente un certo orgoglio o desiderio di apparire, al quale manca poi una adeguata volontà di impegno fattivo. Ma in altri si nota un vero amore di chiesa e un desiderio sincero di impegnarsi per gli altri. Prendiamo i nostri cristiani cosi’ come sono (del resto anche loro, e soprattutto il Buon Dio, devono accettare noi preti cosi’ come siamo, con le nostre debolezze e le nostre miserie) : insieme cercheremo di costruire la chiesa di Dio, con il desiderio e la volontà che sia e diventi sempre più una comunità di fratelli e di sorelle e un segno di speranza offerto a tutti.
P. Dino
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