lunedì 31 marzo 2008

IN COMUNIONE CON PADRE BERNARDO


E’ così che ho vissuto questa domenica in Albis.

Stamattina, mentre viaggiavamo in macchina verso Nduye, la nostra sentinella Trentsìs (deformazione locale del francese Tarcisse – Tarcisio) mi diceva di un vago ricordo (a quel tempo non aveva che tre anni) di padre Bernardo, che dava loro, bambini, delle caramelle. Naturalmente padre Bernardo non si limitava a distribuire caramelle. A Nduye, durante 14 anni di lavoro infaticabile, ha costruito moltissimo: ha costruito case di abitazione per padri e suore, la chiesa, le scuole, i laboratori; ha costruito soprattutto uomini e cristiani. Di questi ne incontro moltissimi qui a Mambasa e anche quando esco per visitare i villaggi. Padre Bernardo è il grande punto di riferimento; è motivo di orgoglio per tanti che si considerano suoi figli spirituali.

Sono entrato nella chiesa di Nduye con una certa emozione: è padre Bernardo che l’ha costruita; è qui che egli celebrava la santa messa; è su questi banchi che iniziava alla fede schiere di catecumeni e di cristiani; è davanti a questo altare che passava ore in preghiera, soprattutto il mattino presto, prima di iniziare la sua giornata, intensissima di impegni e di fatiche; è di questa statua che padre Bernardo era affezionatissimo, la statua di Colei che egli amava chiamare Madre di Dio, “Mama wa Mungu”.

“Come il Padre ha mandato me, così io ho mandato voi”. Queste parole di Gesù, proclamate nel Vangelo di oggi, le ho messe spontaneamente in relazione col Padre Bernardo e la sua missione. Una missione vissuta con una grande coraggio e generosità; una missione esemplare, feconda, di cui stiamo ancora raccogliendo i frutti. E’ la stessa missione di Gesù: tramite Padre Bernardo, essa si trasmette a noi : “Questa missione – dicevo ai cristiani - è affidata anche voi, alla vostra comunità cristiana”. Una comunità, questa di Nduye, che attende di essere servita ed accompagnata un po’ meglio, per poter vivere in maniera più piena quanto il Vangelo ci propone. La comunità cristiana di Gerusalemme, stando alla lettura di oggi, poteva seguire assiduamente gli insegnamenti degli apostoli, partecipare ogni primo giorno della settimana alla Frazione del Pane...Non è così, qui a Nduye

Lo scorso anno il Vescovo di Wamba, dopo una interruzione di una ventina d’anni, ci riaffidava la cura pastorale della Parrocchia di Nduye, fondata da Padre Bernardo. Evidentemente, questa decisione esprime una missione, una attesa che chiede di essere corrisposta. Per ora la risposta della nostra comunità religiosa di Mambasa e della nostra Provincia Congolese è certamente solo parziale e non soddisfa né i cristiani, né noi e, credo, neppure il Padre Bernardo. Infatti la nostra presenza a Nduye è ancora irregolare, saltuaria.

Durante la messa ho invitato i cristiani a pregare per questa intenzione: che il Signore ci faccia capire quello che egli aspetta da noi e che ci dia l’intelligenza e la forza di realizzarlo. Padre Bernardo non può tirarsi indietro, perché è parte interessata: ci darà una mano con la sua intercessione.

Padre Dino.

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