sabato 9 gennaio 2010

1 gennaio 2010: Cinquantesimo della Parrocchia di Mambasa (seconda parte)

Il 21 dicembre cominciavano, al mattino, le visite agli ammalati, e nel pomeriggio le confessioni per i cristiani: ragazzi, giovani, adulti, nelle due chiese di Mambasa.

Il Natale segnava un traguardo e una breve sosta.. Il 27 dicembre, festa della Sacra Famiglia, ci sono stati dei matrimoni e dei battesimi. Subito dopo iniziava la preparazione materiale: preparazione delle stanze per accogliere gli ospiti, il salone per il buffet, l’altare, gli acquisti vari.
Nel frattempo nel pomeriggio si svolgevano delle gare sportive fra i giovani della parrocchia contro delle selezioni di giovani dei villaggi , e alla sera…la missione risuonava di canti, danze, suoni (o rumori) di chitarre e batterie, nei tanti ambiti "concerti"!

Gli ospiti sono giunti da Kisangani, Butembo il 30 dicembre. Anche in questo caso la tensione è subito calata. I confratelli e i sacerdoti diocesani si sono adattati facilmente ai disagi causati dalla mancanza di strutture di accoglienza adatte e in numero sufficiente. L’importante era avere un letto o semplicemente un materasso…Le suore, giunte numerose, le native di Mambasa e quelle che avevano lavorato in parrocchia, hanno trovato alloggio nella comunità delle nostre suore. Mi domando ancora come abbiano potuto ospitarle tutte.
Per fortuna il cibo e il buon umore non mancano a Mambasa. Per l’occasione abbiamo “sacrificato” l’enorme toro che era bello da vedersi, ma innocuo! In un anno : un figlio e nessun lieto evento all'orizzonte.

E’ già stato sostituito!


Ospiti di onore erano il padre Provinciale, padre Wilson Hobold e il Vescovo, Mgr Janvier Kataka. Quest’ultimo, reduce da un intervento chirurgico in Italia, è stato oggetto di particolari attenzioni e gesti di affettuosa e sentita riconoscenzada parte nostra e dei cristiani. Nonostante il suo stato di convalescente non ha voluto mancare a questo appuntamento. Per noi è stato un segno di stima per il lavoro fatto in questi anni. E credo che lui non abbia avuto rimpianti.


Restava un’ultima incognita: la meteorologia. Il tempo era variabile e quasi ogni giorno le nuvole scaricavano degli scrosci d’acqua resi ancor più impressionanti da tuoni e fulmini.

Purtroppo la notte di Natale due fulmini sono caduti sulla casa mettendo fuori uso inverter e computer…

Nonostante questa incertezza abbiamo preparato l’altare, la rampa di accesso e il palco per il Vescovo e i concelebranti…Nessuno, forse per scaramanzia, osava parlare di pioggia, anche se questa parola- diventata un incubo - non ci dava tregua un momento…
(segue...)
* * *
Foto: visione dell'altare e della tribuna
danzatrici (Joyeuses)

1 commento:

Gianluigi ha detto...

Un foto del toro (da vivo) ce la potevate anche far vedere!