mercoledì 13 gennaio 2010

Per il Centro Monsignor Grison

Viaggio improvviso e rapido per padre Silvano: è partito ieri per Beni, allo scopo di preparare l'arrivo di due containers, previsto per i prossimi giorni. Sono stati spediti via Mombasa (porto del Kenya); la loro destinazione è Kisangani.

Avakubi: ponte (pericolante) sul fiume Ituri

Contengono materiale elettrico ed idraulico per il Centro Monsignor Grison, che noi, Dehoniani, stiamo costruendo alla periferia di Kisangani, nel villaggio di San Gabriele. Il Centro Monsignor Grison esiste già dal 1964, come casa di ritiri e incontri formativi, ma è in via di rifacimento ed ampliamento: sarà un importante centro di accoglienza e di formazione umana e cristiana per la città di Kisangani. Questa conta più di un milione di abitanti, ma è totalmente sprovvista di simili strutture.
I due containers stanno per arrivare a Beni; ma tutto lascia prevedere che il loro viaggio Beni-Kisangani (750 km) sarà piuttosto avventuroso e incerto. Tutto a causa di un ponte: quello che attraversa il fiume Ituri in località Avakubi. Le strutture metalliche sono vetuste e non consentono il passaggio di veicoli il cui peso complessivo supera le sei tonnellate. Siamo quindi costretti a fermare i containers a Beni, sdoganarli in questa città, svuotarli e ricaricarne il contenuto su altri camion. Questi proseguiranno fino ad Avakubi, dove saranno a loro volta svuotati. Qui la nostra camionetta Land-Cruiser farà la spola tra una riva e l'altra del fiume fino a trasloco completo. A questo punto non resterà che l'ultimo tratto di strada: Avakubi-Kisangani. Evidentemente è impossibile per i padri di Kisangani seguire tutto questo traffico, a una tale distanza. Daremo loro una mano, noi di Mambasa; e volentieri, poiché ne abbiamo i mezzi. Il Signore non mancherà di aiutarci.
Ma il problema delle strade rimane cruciale: i ponti cadono o minacciano di cadere; i militari posti alla loro sorveglianza si lasciano corrompere (volentieri) e fanno passare veicoli in grande sovraccarico; le autorità non intervengono. Il tratto di strada Kisangani- Beni è stato rifatto totalmente lo scorso anno, ma già ora cominciano a formarsi dei buchi enormi. Qua e là hanno cominciato a fare un po' di manutenzione, ma questa si riduce al taglio delle erbe. Le buche e le erosioni rimangono lì, tranquille, ogni giorno più grandi e più numerose. Specchio pietoso di un paese che non riesce ad alzare la testa e cominciare a camminare.


Metto qui di fianco la foto del ponte sul fiume Epulu. Ricordate: il vecchio ponte (previsto per 25 tonnellate) era caduto il 27 novembre, schiacciato da un camion e rimorchio di almeno 60 tonnellate. Il nuovo ponte è stato rifatto in tempo record: 13 giorni, mi diceva il direttore tecnico dell'Anas che ho incontrato recentemente a Kisangani.
Fa' piacere dare queste notizie. Speriamo diventino più frequenti.

P. Dino

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie, Mupe Dino, per tenerci informati "in tempo reale"; grazie a Gianluigi x aver tempestivamente messo sul blog la tua comunicazione...
Voglio sperare che Mupe Silvano abbia a prendersi cura un po' anche della sua salute, non solo dei conteiners... in arrivo.
Oggi, con Mupe Nerio, sono stato da Narciso Pross che sabato parte per Kisangani (con moglie, 1 figlia e... un'altra persona di cui non ricordo il nome): buon viaggio ai partenti.
Un saluto a tutti i frequentatori del BLOG da parte dei nostri confratelli (specialmente dagli anziani e malati) di Bolognano che abbiamo visitato prima di rientrare alla base.
Un saluto e un ricordo per tutti... dal solito "Don Pedro" (per gli amici dei tempi che furono).

Cornelia ha detto...

“Miracolo a Epulu”, viene ricostruito un ponte in 13 giorni!!
Questa volta le ragioni economiche hanno sconvolto la tradizionale lentezza africana; inoltre, il ponte si trova in una Riserva Naturale sotto la protezione dell’UNESCO, una ragione in più per accelerarne la ricostruzione.
In conclusione, tutto è bene quel che finisce bene.
I viaggiatori ne possono beneficiare, compreso i tanti invitati alla grande festa di Mambasa.
Il vento ha girato... speriamo porti frutti duraturi!

Anonimo ha detto...

Non rieco ad immaginare come sia possibile trasbordare sul ponte di Avakubi il contenuto di due container con una camionetta Toyota. L'Office de Route che ha così celermente riparato il ponte a Epulu non potrebbe fare opera di consolidamento anche ad Avakubi?
E che notizie ci sono sugli altri ponti: quello sulla Lindi ad Bafwasende e quello sulla Tshopo in particolare?
Coraggio, comunque. Il Signore ci aiuta! Nerio