IN ATTESA DEL NATALE
Domenica scorsa, 12 dicembre, è stata una giornata particolare per la nostra Provincia Congolese dei padri Dehoniani: un diacono, padre Benvenuto Lyabwenda, è stato ordinato prete a Kisangani. Aveva fatto i suoi studi di teologia (quattro anni) in Brasile.
Dopo una breve sosta “familiare” andrà a iniziare il suo servizio sacerdotale a Basoko. Questo nome suscita in me tutto un mondo di ricordi, perché ho passato in questa missione, in riva al fiume Congo, i miei primi tredici anni di vita missionaria. Padre Silvano vi ha passato solo alcuni mesi: ma sono stati sufficienti per lasciare in lui un ricordo incancellabile. “Basoko è la missione più difficile che abbiamo”, è solito ripetere. Un solo particolare: il villaggio più lontano è a 200 km dal centro. Le strade, a quel tempo, “erano” più o meno praticabili. Oggi? non ne parliamo…
Chiesa di Basoko
Padre Riccardo è andato a Kisangani per partecipare all’ordinazione di questo confratello ed è tornato l’altro ieri, venerdì notte.
La strada gli ha riservato sgradita sorpresa: un camion, impantanato dentro ad una grossa buca, e incapace di uscire. Ha avuto a sua disposizione tre ore di tempo, per praticare la pazienza. Non gli ho chiesto quanti rosari ha recitato… La nostra magnifica strada, rimessa a nuovo dai cinesi, ce la siamo goduta solo per poco più di un anno. D’ora in poi, per viaggiare, sarà opportuno (e fra poco sarà indispensabile) viaggiare con piccone e badile…e tanta pazienza.
Padre Angelo Pedrazzi sulla torre di Basoko
Il Natale è ormai vicino. E lo si vede, anche qui a Mambasa; lo si sente. Non dalle illuminazioni notturne, né dai supermercati sfavillanti di réclams, né dai pacchi regalo che riempiono i carrelli degli acquisti natalizi. Di tutto questo, qui a Mambasa, nessun segno.
Oggi, alla fine della Messa, la lettura del programma delle attività parrocchiali era più lungo del solito: da domani fino alla veglia di Natale, confessioni a domicilio per malati ed anziani il mattino, confessioni per giovani e ragazzi la sera, confessioni per adulti, ritiri per gruppi parrocchiali, prove di canto per le corali, lavoro per tutti i cristiani per la pulizia della chiesa e dintorni, assemblea dei genitori dell’Istituto Bernardo Longo; e ,dopo Natale, quattro giorni di esercizi spirituali per i giovani del movimento carismatico… Ieri abbiamo fatto alcune ore di ritiro con gli insegnanti di Mambasa e alcune scuole vicine: un’ottantina di presenze. E poi, le Messe della veglia e del giorno di Natale…
Non “ci tocca” fare gli straordinari; ma li vogliamo fare facciamo e li facciamo volentieri, perché è un servizio che permette a tanta gente di riflettere un po’ sul senso della loro vita e di aprirsi un po’ di più all’amore di Dio. Sentirsi amati da un Dio, Padre e Fratello, dona al cuore una pace .
p. Dino
1 commento:
Carissimo Dino, ho letto il programma pastorale in vista della solennità del Santo Natale della parrocchia di Mambasa.. Ho constatato che è rimasto uguale a quello degli anni addietro. Il Consiglio pastorale parrocchiale lo sa oramai a memoria. Anche qui in Italia sento che si fanno pressapoco le stesse attività; ma ho l'impressione che i cristiani italiani siano meno sensibili al mistero del Natale come evento grandioso di un Dio che si fa uomo per salvarci. Si parla troppo di regali, di ricette sofisticate per pranzi e cene, di addobbi ecc. la crisi permette di spendere meno per queste cose, ma si spende eccome; a Mambasa per il pasto del Natale la gente riuscirà a mala pena a mettere un po' di macajabo (pesce salato) per variare il sapore del sombe (foglie di manioca) che si mangia tutti i giorni; ma è meglio così se hanno più tempo per ascoltare la Parola di Dio e convertirsi.
Io accompagno la comunità dei padri, quella delle suore, tutte le CEV, tutti i movimenti, tutti i bambini, la gente che anche a Natale resterà in foresta a cercare oro con la mia preghiera.
BUON NATALE,SIKU KUU NJEMA YA KUZALIWA WAKE BUANA YESU- NERIO
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