sabato 8 gennaio 2011

Vanda sul libro per don Enzo

Dibattuta fra le diverse linee assunte dai miei amici del gruppo di D. Enzo, nel guardare al libro mi chiedo quale sia la linea più saggia.

Quella che sostiene che il libro raccoglie gli scritti su D. Enzo ed è un libro di memorie, destinato a rimanere chiuso nel gruppo di chi lo ha conosciuto, per cui ha già raggiunto il suo risultato, giudicato molto positivo, oppure in chi sostiene che dal libro emerge un modo di essere prete e una capacità di avvicinare le persone che andrebbe fatto conoscere in questi tempi in cui l'educazione alla vita è sempre più emergenza.

Il libro non ha nessuna ambizione di fornire un metodo educativo eppure dalle sue pagine trasuda un modo di rapportarsi che fa riflettere, mi riferisco alle pagine sulla Calabria e non solo. Egli aveva fuso con naturale maestria la razionalità (laureato in scienze naturali credeva profondamente nell'importanza della conoscenza, non ha caso aveva imparato l'uso del computer) con la sfera emozionale (capacità di farsi prossimo ad ognuno) riuscendo in tal modo a coniare uno stile educativo.

Mi vengono in mente le parole della sua poesia: "Solo dentro le cose il movente ha valore. -Solo il valore nascosto ma vero sempre presente-" ( da Mambasa 4 luglio 1993, pag.246)


(nella foto a lato una delle " riunioni di redazione" per il libro; Vanda è la prima a destra.

Mi sembra insomma che i giovani presbiteri, ma anche gli educatori in genere potrebbero trarre dalla lettura del libro qualche suggerimento e qualche ispirazione. Non un metodo da far proprio, la vita non si sofferma ad ieri e non vuole )il ripetersi di vecchie cristallizzazioni.

Don Enzo stesso non vorrebbe questo. Aveva capito infatti come erano necessarie la tensione e lo sforzo per accedere a volute più alte. Si interrogava sempre sul se si stesse facendo il meglio o se ci si fosse seduti un po'. Era preoccupato, per esempio, che l'incontro con i preti del martedì mantenesse una progettualità spirituale spiccata e viva e non diventasse un incontro fra amici da concludersi in un momento conviviale.
Se questa seconda tesi potesse trovare consenso, il libro potrebbe trovare una diffusione più ampia fornendo, con la sua diffusione e relative offerte, energia per aiutare gli studenti di Mambasa e continuare l'opera di D. Enzo.

Aggiungo una ulteriore riflessione che nasce pensando a Gianluigi ed a un'altra possibile modalità di promuovere il libro: il rinnovamento tentato da D. Enzo nella linea del Concilio Vaticano II.
D. Enzo aveva capito che la "Parola" va continuamente rivisitata per estrapolarne contenuti nuovi che emergono con l'evoluzione dei tempi e della coscienza umana via via più capace di leggerne il valore simbolico, e tuttavia non ha forzato più di tanto, nè si è messo contro la sua chiesa perché aveva capito l’importanza dell’”aurea via di mezzo” e che solo dall'interno poteva gettare la sua semente.



Quanti fossero interessati ad una copia del libro potranno acquistarla direttamente nel sito www.ilmiolibro.it oppure richiederla, con una mail, ad uno dei due indirizzi seguenti:

  • Paolo Formiconi – via Tagliamento, 2/A – I 60019 Senigallia (AN), tel. 071.7929694, e-mail: pformiconi@libero.it
  • Gianluigi Mazzufferi - strada del Cavallo 88 - I 60019 Senigallia (AN), tel. 071.7923218, e.mail: gianluigi.mazzufferi@tin.it

3 commenti:

Anonimo ha detto...

E' possibile acquistare una copia del libro in occasione dell'Epimissio, sabato 15 gennaio a Milano?
Emanuele

Gianluigi ha detto...

Domanda quanto mai opportuna che mi rallegra.
Cerco di rispondere prima di tutto dicendo che dal profondo Sud, qui da Senigallia, non credo verrà nessuno all'Epimissio.
La prima ipotesi che avanzo è che p.Nerio (o chi per lui ordini subito via web, quindi sul sito indicato) alcune copie del libro e le consegni a chi è interessato. Sempre chiedendo un libero contributo per Mambasa! Di regola i libri ordinati dalla tipografia ( www.miolibro.it )arrivano in 3 o 4 giorni lavorativi.
Oppure, caro Emanuele (visto che sei tra i più attivi) perchè non procedi tu stesso?
Non spedisco copie da qui, se non la singola a chi non riesce a fare diversamente, in quanto noi i libri li ordiniamo, 10 o 20 per volta, quando sono prossime o abbiamo già delle richieste. Quindi li mettiamo in busta e li spediamo singolarmente per posta, nota bene, come "piego di libri". Così è più economica la spedizione che costa soltanto 1,28 Euro (il libro pesa un po' meno di un chilo, 750 g per l'esattezza).
Spero che il tuo commento e la mia risposta diano la stura a tanti altri che quindi decideranno subito di attivarsi per avere una copia.

Anonimo ha detto...

Io sono tra gli amici di don Enzo quello che sostiene che il libro ha già raggiunto il suo scopo di ricordarlo, con una discreta diffusione tra i suoi amici e conoscenti, che sicuramente vi troveranno molto della sua personalità, dei suoi insegnamenti e della sua testimonianza.
Certo, se un domani qualcuno volesse scrivere la sua biografia troverà nel libro molto materiale da cui prendere spunto, oppure se qualcuno volesse scrivere la storia della diocesi di Senigallia, non potrà tralasciare le preziose testimonianze su come don Enzo si è attivato per il rinnovamento della chiesa dal suo interno, nello spirito del Concilio, soffrendo nel silenzio per le incomprensioni cui andava incontro, ma riuscendo gradualmente a formare lo spirito e l'animo di tanti altri preti che oggi seguitano ad ispirarsi ai suoi metodi ed ai suoi esempi.
Molti sono stati i momenti in cui lui si è sentito realizzato, soprattutto nella sua esperienza di insegnante e sacerdote nella Missione di Mambasa o nella sua dedizione di assistente e guida spirituale delle ragazze-madri. Ma un altro suo grande merito è stato quello di aver considerato anche l'Italia una terra di missione, dove, più che evangelizzare, era necessario testimoniare la propria missione sacerdotale come servizio agli altri, seguendo il suggerimento del Vangelo "Sono venuto per servire".
In conclusione, non cercherei in don Enzo e nel libro su di lui un metodo di accostarsi alle persone o di utilizzare metodi didatticamente validi, quanto piuttosto i valori morali e lo spirito di dedizione che devono improntare la vita di ognnuno e, in particolare, di quelle persone che si sono proposte nella vita di essere "insegnanti" per gli altri, per veicolare sia le conoscenze sia, e in primis, i veri valori umani e spirituali, che ci rendono uomini e poi credenti.