martedì 3 novembre 2009



Dopo la Messa, ci siamo recati sul posto dove è stato ucciso padre Bernardo...

3 novembre 1964 – 3 novembre 2009

Oggi ricorre il 45° anniversario della morte di padre Bernardo Longo. Ormai è diventata una tradizione: a Mambasa oggi è giorno di preghiera, di ricordo e di festa. E pur allontanandoci sempre più dal primo 3 novembre, aumenta la partecipazione della gente e il ricordo di padre Bernardo si radica sempre di più nel cuore di tutti.

Questa mattina, alle 8,30 c’è stata la celebrazione della Santa Messa all’aperto, davanti alla Chiesa della Beata Maria Clementina Anwarite, poco distante dal luogo dove padre Bernardo è stato ucciso.
Molta gente, soprattutto ragazzi delle scuole. La Messa era ben animata. La corale dell’Istituto Bernardo Longo ha scelto con cura i canti; alcuni erano stati composti per la circostanza. Padre Silvano all’omelia, ha ricordato la vita, l’opera, il carattere di Padre Longo sviluppando due frasi del Signore: “Se il grano caduto in terra non muore, resta solo; ma se muore porta molto frutto” e “ Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per le persone che ama”…
L’opera di padre Longo continua e si è sviluppata. A noi di continuare con lo stesso suo spirito: il coraggio della testimonianza della propria fede, l’amore del lavoro, la tenacia, l’onestà.

Quest’anno, nel programma c’è stata una novità. Dopo la Messa ci siamo recati in processione proprio sul posto dove padre Longo è morto. Si trova all’incrocio delle strade che portano, in direzione Nord a Nduye, in direzione Ovest à Kisangani, in direzione sud a Beni e in direzione Est a Bunia.

Papà Tau (che tutti noi conosciamo con il nome di Montpellier) che era stato alunno di padre Longo ha raccontato con tanti particolari e citando i nomi dei vari personaggi gli ultimi istanti della sua vita, le sue ultime parole:” la morte non è la fine, è un sonno”…e il suo coraggio, la sua fede, le sue parole di perdono verso colui che lo uccideva. Tutti noi ascoltavamo in silenzio. Un silenzio reso ancora più solenne quando tutti sono stati invitati a un minuto di preghiera e di raccoglimento in ricordo di quegli avvenimenti.

A un certo punto il miei occhi si sono incontrati con quelli di Deogratias Syauswa uno dei più fedeli allievi di padre Longo e che da oltre 40 anni è responsabile dell'officina meccanica della scuola e della missione. Il suo sguardo era denso. Ci conosciamo e lavoriamo assieme dal 1970. Probabilmente in quel momento pensavamo la stessa cosa: "Padre Silvano, non aver paura; non è la tua opera; è l'opera di padre Bernardo" . Confesso che non sono riuscito a sostenere il suo sguardo: quanti ricordi, quanta sofferenza e quanta dignità in quello sguardo!

Anche i passanti si erano fermati stupiti! Ci è nata l'idea di un piccolo ricordo proprio in quel posto. Che padre Longo continui a vegliare su di noi e la sua opera!

foto: luogo dove padre Bernardo ha offerto la sua vita!

8 commenti:

Cornelia ha detto...

Lo scorso anno ho avuto la fortuna di partecipare alla Messa a Nduye, dopo la celebrazione, ho visitato la tomba di p. Bernardo Longo e mi sono unita alle preghiere della gente, trascinata dalla loro fede e devozione.
Celebrare oggi la ricorrenza del 45° anniversario della morte è una ricarica di entusiasmo per continuare questa opera, nonostante le innumerevoli difficoltà, convinti che p. Longo e Mama wetu vegliano su di loro. Anche noi dovremmo imparare a fidarci di più di Loro…

Silvano Ruaro ha detto...

Sapeste come fa bene al cuore, vedere che qualcuno ci segue, ci invita a continuare, ci ricorda che dobbiamo fidarci della Madre di Dio e Madre nostra (Mama wetu) e che possimo contare sull'aiuto di Padre Bernardo che ha dato inizio a questa opera e l'ha modellata con il suo esempio: di fede, di preghiera, di lavoro. La sua morte ne ha garantito la fecondità, e la continuità...
Grazie a chi ci è vicino (karibu).
Non è una verità scontata...Ci piacerebbe sentirlo di tanto in tanto!

Silvano Ruaro ha detto...

Caro Gianluigi, oggi mi hai mandato questa mail riferendoti al mio commento di...stanotte:
"Non è una verità scontata...Ci pèiacerebbe sentirlo di tanto in tanto"!
Tu mi domandi: "Cosa vorresti dire? Scrivilo che poi lo stampo grande grande!"

Risposta: non mi sembra diffcile capire:penso farebbe piacere a me e ai confratelli sapere che qualcuno legge e condivide...Forse lo fate...ma...!

Nel libro " Le conversazioni notturne a Gerusalemme" si fa questa domanda al Card. Carlo Maria Martini (buon onomastico, padre!): "Quale domanda rivolgerebbe a Gesù, se ne avesse la possibilità?
Risposta: "Gli domanderei se mi ama, nonostante io sia così debole e abbia commesso tanti errori; io so che mi ama, eppure mi piacerebbe sentirlo ancora una volta da lui" (pag. 11)
Gianluigi, è chiaro?!

Gianluigi ha detto...

Mi confesso di fronte a tutti.
Si la domanda l'ho fatta a bella posta. Non m'aspettavo la citazione del Card. Martini, tutto il resto si.
Cari amici che leggete, se leggete, è tempo di adeguarsi a queste nuovi mezzi di comunicazione e quindi di dare qualche piccolo aiuto a P. Silvano, confratelli e collaboratori anche con la tastiera. Si, la tastiera del computer. Vi assicuro che bastano due minuti, anche ai più sprovveduti, per mettere un commento breve, per mandare un saluto, per esprimere un sentimento.
Quando ero a Nduye io, agli inizi degli anni '70, la posta arrivava, se tutto filava liscio, ogni 15 gg. Adesso c'è il telefono, la televisione satellitare, c'è Internet ed è altra cosa.Comunque si tratta di vivere sempre in mezzo alla foresta dell'Ituri (che non è nemmeno la più sperduta periferia di una cittadina italiana dove comunque arriva anche l'ambulanza del 118).

Anonimo ha detto...

Silvano, c'ero anch'io nella wanza davanti al Santuario di Anwarite per la Messa in commemorazione di P. Longo. Ho guardato la foto e ho visto tanti volti noti e i Kanzu dei servants. P: Bernardo continua a sostenerci, si vede.
Ho parlato ieri sera con Suor Anna Brunelli; è a Verona per assistere le sorelle ammalate. Ha detto che gli piacerebbe tornare non in Congo ma a Nduye. Le ho detto che a Nduye ci saranno le Suore di Bunia. E' rimata sorpresa e Felice. Domenica 8 Ottobre con altre consorelle sarà a Curtarolo per la chiusura del mese dedicato a P. Longo. Ci andrà con altre suore ex Nduye. Ci sarà anche p. Roberto Ardini. Saluti a tutti P. Nerio

Anonimo ha detto...

sono felice di sapere che le Pie Madri della Nigrizia saranno a Pieve di Curtarolo domenica prossima 8 novembre, lì ricorderemo ancora una volta il nostro amatissimo padre Bernardo Longo.
leggere il blog è per me un abitudine, serve per caricare le batterie vedendo che, quotidianamente, l'opera missionaria prosegue e supera ogni difficoltà.
emanuele del Gr.Missionario di Pieve

Anonimo ha detto...

Pensavi che non ce l'avremmo mai fatta ad arrivare fino ad Nduye; pensavi che i nostri "fondo schiena" non avrebbero resistito ai profondi buchi che ci sono sulla strada che porta alla Missione fondata da Padre Lonfo...e invece, ti abbiamo stupito Mupe, vero?!

Una tiepida sera di agosto, il chiar di luna...
...seduti in cerchio davanti alla tua stanza ad ascoltarti raccontare la vita di Padre Longo;
di un uomo che ha fatto di Nduye, di Mambasa la sua casa, che ha fatto e donato tanto, anche alle persone considerate ultime tra gli ultimi...
...quanti ricordi...sempre vivi e sempre presenti!

Un abbraccio enorme Mupe, a te e a tutta Mambasa!

p.s.
finalmente anche i miei polpastrelli hanno ripreso possesso della tastiera...sempre vicina, non solo con il cuore!

Chia ha detto...

"uraca", mis on scordata di frimare ilc ommento precedente!!!
sono la Chia!