venerdì 27 novembre 2009

Ecco la prova!

"Cose da non credere..."!


Oggi mentre eravamo a tavola, verso le 13 ci chiama per telefono il nostro Padre Provinciale da Kisangani e ci chiede se veramente il ponte sul fiume Epulu è già riparato. Il motivo è che abbiamo dei Padri a Kisangani che devono venire verso Mambasa e andare al nostro noviziato di Kiragho. Ci sembra impossibile. Ma per aver la coscienza tranquilla decidiamo di mandare una delegazione a vedere.


Vanno: p. Gauthier, Giuseppe. Enrico e Claudio. Una buona occasione anche per verificare se il lavoro fatto dai nostri meccanici sulla Nissan (problema marce) è affidabile!


Ritornano...a testa bassa e con qualche foto!
Eccone una!

Quanto tempo ci vorrrà per ripararlo?

Ci consoliamo con una buona notizia: i meccanici hanno fatto un buon lavoro!

foto: il camion ( la motrice in primo piano) e il rimorchio con il container nell'acqua! (foto Giuseppe Prosdocimi)

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Mercoledì scorso ero proprio ad Epulu, di ritorno da una visita ad un villaggio (Salate). Volevo ritornare a casa; ho dovuto lasciare la nostra vettura Feroza nel giardino del Conservatore della Riserva-Epulu ed ho attraversato il fiume su una piroga minuscola e instabile. Due persone alla volta e non di più. Una folla di gente, accalcata sulle due sponde assisteva, apparentemente senza troppa emozione, alla scena. Io mi sentivo ribollire dentro per questo "disastro", che castigherà chissà per quanto tempo tutta una regione (da Butembu, da Beni, da Bunia, da Kampala, fino a Kisangani e Kinshasa). Una cosa che mi ha lasciato stupito e quasi incredulo: la reazione debolissima, senza sdegno, senza passione, da parte di quasi tutti
quelli con i quali mi capitava di scambiare qualche parola. Quasi la cosa non li interessasse... Si vede, qui, che la strada dello sviluppo e della dignità è ancora molto, molto lunga. Ma scoraggiarsi non serve a niente.
Un carissimo saluto a tutti.
P. Dino

Gianluigi ha detto...

Ed ancora nel secondo post non si dice se e quanti sono stati i feriti o i morti. Speriamo nel miracolo, ma visto che sui camion spesso viaggiano in tanti appollaiati c'è di che temere.

Anonimo ha detto...

ho trovato altre immagini del camion che ha provocato il crollo del ponte sul fiume Epulu, sul sito .. http://www.bonoboincongo.com/

..che rimanda alla cartina dove sono indicate le concessioni per l'estrazione del legno ...
http://www.flickr.com/photos/teresehart/4138789232/

Secondo quanto afferma il sito non dovrebbe esserci alcun camion carico di legname proveniente da quell'area, perchè non sono state rilasciate concessioni in un raggio di diverse centinaia di chilometri.

emanuele agugiaro

Anonimo ha detto...

Ci sarà chi si rallegrerà di questo disastro. Infatti gli okapi non saranno disturbati dai rumori dei mezzi di trasporto. Come è difficile accontentare tutti!!! I prezzi dei fagioli delle patate, degli ortaggi diminuiranno a
in Kivu...ma a Kisangani aumentaranno: così i coltivatori Nande guadagneranno meno e gli abitanti di Kisangani avranno solo sombe.... ma il legno lo hanno tagliato dove a Batama???? Spero non a Salate? Per cinque anni ho scritto alle autorità della riserva per poter tagliare un pò di alberi per i banchi della chiesetta di Salate....senza avere risposta. Di disastri come questo ci inquietiamo solo noi, P.Dino, P.Gauthier, P.Silvano.... Vorrei sentire i commenti di Papa Lonu, degli insegnanti della scuola Mama Directrice in testa, dei catechisti, dei carsmatici,boulloneurs.... Dino provasma parlare con loro e fammio sapere cosa ti dicono. Ciao, Nerio

Anonimo ha detto...

Che dire di questo disastro. Qualcuno sarà contento così gli okapi nonsaranno disturbati dai rumori del traffico. Dino hai provato a chiedere cosa ne pensa Papa Lonu, gli insegnanti con mama Direttrice in testa, i catechisti, i carismatici, les mamans Légionnaires ecc. Hai parlato con loro? Coraggio. Il legno lo avevano tagliato a Batama, quindi fuori riserva spero!!!!! Saluta tutti. Nerio

Unknown ha detto...

E'un momento duro per tutti"GLI AMICI DI MAMBASA",il ponte non è che l'immagine macroscopica di quelle che sono le difficoltà d3ell'impegno dei nostri MUPE,dei volontari che ora numerosi si stanno dando da fare.
Silvano,gli antichi Romani facevano ponti di legno,reticolari,con avanzamento bilaterale,e sopra passavano le Legioni.Certo,su questi ponti,NON dovranno passare i camion dei Mercanti del Tempio,nè i militari,deve essere il ponte della pace.
giando

Silvano Ruaro ha detto...

Grazie, Giando,
sei grande. Ci dai delle idee e del coraggio. Domani vado a Beni a prendere il trinciatutto, il muletto...e altre cose importanti per continuare. Al ritorno farò il giro delle cooperative e ti manderò qualche foto. Sembra ci siano buone prospettive per il mais.
Grazie di cuore...Mi ispirerò ai Romani e stai tranquillo che sui nostri ponti passeranno solo...angeli che annunciano la pace.
Per Nerio: il legname l'avevano tagliato verso Nia-Nia.
Ciao a tutti! e sempre avanti! e se fanno crollare i ponti passeremo a guado sulle spalle di san Cristoforo! Duc in altum!
Per Gianluigi: non ci sono stati morti. Starò più attento a questi particolari in futuro; ma mi auguro che simili incidenti non succedano più!

Anonimo ha detto...

C' qui Franco l'idraulico Franco. Ha visto il ponte dell'Epulu rotto. E' diventato bianco. Se c'è un attacco da Beni come si fa a scappare a Kisangani. Ti saluta tanto. Si domanda se i volontari guidati da Giuseppe vanno avanti con i lavori.Ciao da Franco Coraggio (Cazzola) e Nerio