martedì 4 novembre 2008

Cosa sta succedendo in Congo?

Mi è stato chiesto di scrivere, per uso interno, due righe su quanto sta succedendo in questi giorni in Congo. Mi scuso di non essere molto bene informato e preciso. Spero di poterlo fare in seguito. Questa comunicazione serva almeno a tranquillizzare i familiari e gli amici dei nostri confratelli e sia un invito alla preghiera.

Se qualcuno fosse interessato, può consultare, via internet queste fonti: Digitalcongo e http://www.radiookapi.net/.




Da una settimana giornali e televisione parlano, ancora!, della guerra nel Nord-Est del Congo.

Dove esattamente?



Guardando una carta geografica vediamo che Goma e Rutshuru, teatri degli scontri fra le truppe del generale filoruandese Laurent Nkunda e l’esercito regolare del Congo (FARDC), si trovano lungo la linea dei Grandi Laghi, proprio a ridosso del Ruanda. Le nostre missioni più vicine sono il noviziato di Kiragho (a 15 km da Butembo), dove c’è padre Nerio Broccardo e Mambasa dove c’è padre Dino Ruaro; un po' più lontano c'è la missione di Babonde dove operano i padri Gianni Lamieri e Renzo Busana.
Per il momento nessuna delle tre è minacciata dalla guerra, anche se non sono da escludersi migrazioni di rifugiati verso queste località. Kiragho dista da Goma circa 250 Km , Mambasa circa 450 e Babondo più di 700.

Conseguenze di queste guerre: morti, saccheggi, violenze sulle donne, esodo massiccio delle popolazioni, (si parla di diverse centinaia di migliaia di persone), coprifuoco.

Quali sono le cause? A chi giova questa guerra?
Cito da Global Witness del 1 novembre:” L’attenzione internazionale anche ad alto livello provocata dai recenti avvenimenti è la benvenuta. Ma le iniziative diplomatiche a breve scadenza non porteranno ad una pace durevole se non ci si impegna a risolvere le cause che sottendono questi conflitti. Gli interessi economici connessi alla guerra in questa regione sono uno dei motivi chiave delle parti in conflitto.
Il Nord e il Sud Kivu, dove si trova questa zona, sono ricchi di minerali, in particolare di: cassiterite (minerale dello stagno), oro e coltan. Il commercio di questi minerali è la causa soggiacente della guerra che dura dal 1998. I gruppi armati e anche i soldati dell’esercito congolese, fanno il commercio di questi minerali, da anni, nella illegalità e nella più totale impunità. Impongono tasse alla popolazione civile, rubano denaro e minerali sulle strade e ai posti di frontiera”

E l’articolo di Global Witness continua: "Fintanto che ci saranno dei compratori disposti a partecipare a questo commercio, direttamente o indirettamente, con questi gruppi armati responsabili dei gravi attacchi ai diritti dell’uomo, questi gruppi non avranno alcuna ragione di deporre le armi”.

Dietro c’è anche un’utopia: la creazione di un grande impero Tutsi che comprenda almeno il Ruanda e i due Kivu. Paul Kagame, il Presidente del Ruanda, si serve di Laurent Nkunda per tentare di realizzare questo sogno.
Ma probabilmente ci sono più in alto dei potenti protettori. Come si spiega che Nkunda si muova liberamente pur essendo colpito da un mandato di cattura internazionale, accusato di crimini contro l’umanità? E chi fornisce al Ruanda e a Nkunda le armi?

E’ di ieri (sempre su Digitalcongo) questa notizia: Verso la creazione della Repubblica dei Grandi Laghi. Nkunda installa la sua Amministrazione a Ruthsuru. I ribelli del CNDP di Laurent Nkunda hanno installato un'amministrazione, sabato, 1 novembre a Ruthsuru. Atto che prova con evidenza la creazione della Repubblica dei Grandi Laghi all’Est del Congo, con l’appoggio del Ruanda”.

(affare da seguire…con attenzione!).

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