L'incontro con il Vescovo di Senigallia
Siamo stati ricevuti dal Vescovo di Senigallia, Mons. Giuseppe Orlandoni. Avevamo chiesto di incontrarlo in quanto ci sembrava importante anche la conoscenza personale con Padre Silvano Ruaro, pur sapendo che era già a conoscenza di molti aspetti delle missioni di Nduye e Mambasa e degli antichi collegamenti con la Diocesi.
Ciò grazie a Don Enzo Formiconi che aveva prestato la sua opera, in due diversi periodi, come professore in quelle scuole.
L'impressione di chi scrive è che l'occasione sia stata assolutamente opportuna e credo, per entrambe le parti. Di certo Mons. Orlandoni ha avuto l'occasione di raccogliere la testimonianza di fede e di vita del nostro Padre Silvano, che ha riassunto brevissimamente il lungo cammino dei dehoniani a Nduye-Mambasa dopo la morte di Padre Bernardo Longo.
Al contempo specie i due supporter presenti (Vanda ed il sottoscritto) hanno cercato di evidenziare una indilazionabile necessità. E' urgente infatti fare in modo che quasi quarant'anni di collaborazione, di impegno di aiuti, di iniziative sviluppatesi tra le regione dell'Ituri, cuore del continente nero piuttosto dimenticato, e la Diocesi di Senigallia - non siano cancellati. Il progressivo affievolirsi delle iniziative, ed anche l'invecchiamento di quanti ancora si dedicano con un certo entusiasmo a questi progetti, pone una grave ipoteca.
Mons. Orlandoni ha poi lasciato nelle mani di Padre Silvano un segno di concreta solidarietà non prima di assicurare che interesserà Don Carlo Paolucci, responsabile della Pastorale Missionaria Diocesana.
Qui si ferma il nostro racconto. Si ferma in quanto speriamo, tra breve, di dar conto di fatti nuovi, di iniziative concrete che possano consolidare quel ponte con il Congo che aprirono, per la prima volta i nostri due concittadini in partenza per la Missione Cattolica di Nduye.
nella foto: il Vescovo mons. Giuseppe Orlandoni ed il nostro Padre Silvano
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