venerdì 26 novembre 2010

QUATTRO PASSI ALL’ARIA APERTA

Oggi ero stanco di accogliere gente in ufficio. Ho approfittato di un momento in cui non c’era nessuno in attesa, per scappare via e rifugiarmi nella natura. Magnifica, qui a Mambasa.


Eccovi qualche foto.

Il deposito delle assi, che prima era in città, in una vecchia officina che scorticava il riso, ora è stato spostato vicino alla nostra falegnameria. Evidentemente abbiamo dovuto assicurare una protezione contro i ladri, divenuti sempre più numerosi e più sfrontati anche a Mambasa.



Le nostre api. Le avevamo dimenticate per troppo tempo. Una settimana fa’ sono andato a vederle e mi sono vergognato: la foresta aveva invaso tutto il prato e coperti tutti gli alveari. Il nostro Ubeling ha mandato un gruppo di pigmei per fare una prima, grossolana, pulizia. Nonostante la nostra incuria, ho trovato due alveari fortissimi. Purtroppo il nostro Bude ha dimenticato questo impegno che si era preso. Ti ricordi, Aldo? Sono tentato di andare a prendere io stesso il miele, che certamente è abbondante dentro alle arnie.





Lo chiamerei Annibale. Il nostro torello, arrivato solo da circa un anno nel nostro pascolo, si trova perfettamente a suo agio. E’ veramente beato tra le sue mucche. E i vitellini, nuova generazione, sono già due.








Piantagione di Jatrofa. Non è certamente un successo. Non posso vantarmi di mostrare a Giando (che tiene così tanto al jatrofa) questa foto, testimone di piante rachitiche e di terreno incolto.

Giando, riprendiamo da zero, o quasi. E riprendiamo con le zappe. Spero che fra qualche mese la nostra piantagione sarà completamente trasformata.


Un saluto amico a tutti da padre Dino

1 commento:

Anonimo ha detto...

mistridGrazie Dino per quello che scrivi e per le foto....ho provato tanta emozione e solo tu e pochi altri possono capire perché.
Quante volte anch'io mi sono sentito triste nel vedere che cose iniziate, che davano speranza fallivano. Perché non c'è nessuno dei nostri cristiani che riesca a tenere in ordine gli alveari, una mini piantagione di ajatrofa, custodire onestamente un deposito di assi e tante altre cose? Non c'è risposta a questa domanda. Però hai ragione incomincia ancora da capo, ma non da solo, Per le api ci sono altri che possono fare qualche cosa. Silvano ed io abbiamo speso una barca di soldi per far prendere il diploma di veterinario ha un certo Blaise... perché non può guadagnarsi da vivere con l'apicultura? Dov'è finito? Di nuovo grazie per questo tuo articoletto. (Per Gianluigi: lo so che non si dice articoletteo
dimmi tu come si chiama. Nerio